Il BIM per impianti Olimpici più sostenibili

Costruire stadi e strutture che possano vivere anche dopo le Olimpiadi significa imparare lezioni sulla legacy e sul ruolo della tecnologia nella creazione di edifici sostenibili. L’edizione 2024 dei Giochi Olimpici di Parigi ha portato una ventata di innovazione, a cominciare dalla cerimonia di apertura sulla Senna (e non allo Stade de France) e dalla scelta di costruire un solo nuovo impianto sportivo, l’Aquatics Centre.

Molte città risentono per anni delle conseguenze dell’aver ospitato i Giochi, con costruzioni che lasciano il segno anche dal punto di vista dei costi finanziari e dell’impatto ambientale. Si dice che Atene dopo vent’anni debba fare i conti con edifici abbandonati, mentre a Rio de Janeiro ci sono voluti otto anni per iniziare a mantenere alcune delle promesse fatte. Nel 2022, Londra è stata oggetto di critiche per i suoi sforzi di rigenerazione dell’area all’interno e intorno al Parco Olimpico.

Un anno dopo Londra 2012, un sondaggio della BBC ha rivelato che più di due terzi della popolazione britannica riteneva che gli 8,77 miliardi di sterline spesi per i Giochi fossero valsi la pena. Una ricerca del governo di allora sosteneva che le Olimpiadi erano state responsabili di una spinta di 9,9 miliardi di sterline nel commercio e negli investimenti. A tutti gli effetti, si trattò di un successo, ma anche con questo clima di ottimismo e di rilancio finanziario, il problema dell’eredità degli edifici dopo l’evento non poteva essere ignorato. Mentre la maggior parte degli impianti è ancora oggi in uso, lo stadio olimpico ha impiegato quattro anni per essere riaperto come impianto multiuso, occupato principalmente dal West Ham Football Club. La riconversione dello stadio ha comportato un aggravio di 323 milioni di sterline e ancora oggi permangono dubbi sulla sua sostenibilità finanziaria.

Ospitare le Olimpiadi è costoso e impegnativo, soprattutto quando si tratta di stadi e infrastrutture. Parigi ha cercato di risolvere questo problema utilizzando le strutture esistenti per la maggior parte degli eventi. L’Aquatics Centre è l’unica nuova costruzione, ma secondo il Legacy and Sustainability Plan dell’organizzatore è già stato destinato alla trasformazione post-giochi in un impianto sportivo multiuso.

Come progettare, costruire e gestire le strutture per un certo numero di anni e a garantire che soddisfino non solo gli obiettivi a lungo termine per gli eventi sportivi, ma anche gli obiettivi di sostenibilità? Il BIM, l’AI e i gemelli digitali stanno oggi rapidamente rimodellando il settore delle costruzioni e il caso di Parigi ne evidenzia i benefici.

Parigi 2024 è stata certamente un enorme passo avanti nella giusta direzione per la creazione di eventi sportivi a basse emissioni di carbonio. Riutilizzo e riciclo sono state le parole d’ordine per lo sviluppo degli stadi. Il BIM e i gemelli digitali sono ora l’unica strada efficiente e percorribile per il futuro, non solo per mantenere basse le emissioni di carbonio, ma anche per consentire agli eventi di essere effettivamente a basso impatto ambientale.

mm

Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial