Italferr accelera sul Bim

Italferr spinge sull’utilizzo del Bim. E punta a lanciare la prima gara di esecuzione pensata con il supporto di strumenti digitali già nel corso del 2018. Al momento sono in preparazione due progetti che potrebbero passare dall’innovativa procedura: la tratta Apice-Irpinia della Napoli-Bari e il collegamento ferroviario tra la rete nazionale e l’aeroporto Marco Polo di Venezia. Si tratta di un passaggio importante: mai una grande infrastruttura nel nostro paese è andata in gara con una procedura di questo tipo.
A parlare della novità è stato Andrea Nardinocchi, direttore tecnico di Italferr: «Da diverso tempo stiamo lavorando sul Bim: è evidente che per noi si tratta di un’opportunità importante. Il nostro obiettivo non è seguire solo il progetto ma tutto il ciclo di vita di un’opera, passando anche per la fase negoziale, per quella di costruzione e quella di gestione e manutenzione». La digitalizzazione, in questo senso, potrebbe dare una grossa mano. Il problema, però, è che il Bim verticale, quello che riguarda gli edifici, è già molto sviluppato, mentre quello orizzontale, per le infrastrutture, deve ancora fare molti passi in avanti.
Da diversi mesi, allora, Italferr ha iniziato lo sviluppo di piattaforme che le consentano di utilizzare il Bim a pieno regime per le sue opere. «Vista la nostra dimensione, dobbiamo porci nella posizione di trainare il comparto, digitalizzando i nostri processi. Avendo 1.200 dipendenti, ovviamente, non dobbiamo pensare solo alla progettazione ma anche alle procedure interne». È iniziato così lo sviluppo di un modello che, senza entrare nei dettagli tecnici, sta progressivamente passando dalla teoria alla pratica. Per sperimentare lo strumento, alcuni progetti sono già stati sviluppati sia nella modalità tradizionale che in ambiente Bim. Gli interventi pilota sono stati due: la riqualificazione dell’impianto di manutenzione della stazione di Firenze Romito e il potenziamento dell’impianto di manutenzione di Bologna Centrale. Poi, sono stati sviluppati due preliminari di tracciati ferroviari: il quadruplicamento della tratta Pieve Emanuele-Pavia e il raddoppio della Strassoldo-Bivio Cargnacco. Adesso, per procedere su questa strada, si sta lavorando a due definitivi per infrastrutture molto rilevanti: la tratta Apice-Irpinia dell’Alta velocità Napoli-Bari e il collegamento dell’aeroporto di Venezia alla rete nazionale.
Entrambe le progettazioni sono in corso di realizzazione e saranno chiuse nel 2017. A quel punto sarà possibile fare le gare: eventualmente, anche appalti integrati. E l’obiettivo sarebbe attivare, con una prima assoluta in Italia, le gare Bim nel corso del 2018. Ma non solo. Nel 2019, per dare seguito a questo percorso, sarebbe possibile anche utilizzare il Bim per la direzione lavori. Anche se, dice ancora Nardinocchi, «aspettiamo di capire quali saranno le evoluzioni del quadro normativo». Un riferimento al decreto ministeriale che dovrà fissare la road map di implementazione delle nuove procedure digitali, attualmente fermo al Mit.

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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