Opere ferroviarie, sostenibilità e digitalizzazione: opportunità e prospettive future in un convegno

Venerdì 10 giugno, nella cornice dell’Aula Rogers del Politecnico di Milano, si è tenuto il convegno “La digitalizzazione per una maggiore sostenibilità di opere ferroviarie”, organizzato da CIFI (Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani) in collaborazione con Harpaceas e il Politecnico di Milano. L’incontro è stato l’occasione per approfondire argomenti come digitalizzazione, sostenibilità, sviluppo territoriale legati al mondo delle infrastrutture ferroviarie, grazie al contributo di personalità di rilievo, rappresentanti di organi governativi ed esperti di settore.

Perché parlare di digitalizzazione e sostenibilità delle opere ferroviarie?
Il trasporto ferroviario riveste un ruolo di primo piano nelle scelte di mobilità europee dei prossimi anni. Il Green Deal Europeo (Green Deal), presentato dalla Commissione europea nel dicembre 2019, si propone infatti di ridurre i livelli delle emissioni nocive dei trasporti, registrati nel 1990, del 90% entro il 2050. Secondo uno studio dell’Agenzia europea dell’ambiente, il treno è il mezzo più sostenibile per il trasporto di passeggeri e merci. L’impatto benefico che la digitalizzazione può portare in questo ambito può essere evidenziato da diversi punti di osservazione. Considerando un’ipotetica infrastruttura da progettare o da riqualificare se esistente, essa presenta tematiche quali la metodologia, la progettazione, la collaborazione, il cantiere digitale, la gestione, la manutenzione e fruizione, la tracciabilità. In ognuna di queste, esistono aspetti/effetti positivi dati dalla digitalizzazione e se ben perseguiti, consentiranno di poterne accrescere il “valore”.

Il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del Prof. Daniele Rocchi, Delegato del Rettore per le Relazioni con le Imprese del Politecnico di Milano, dell’Ing. Giorgio Spadi – Preside della Sezione CIFI di Milano e dell’Ing. Luca Ferrari, Chief Executive Officer di Harpaceas. “Non penso che si possano ancora nutrire dubbi sul fatto che la digitalizzazione costituisca il modo più efficace per gestire i dati relativi alla vita di un’infrastruttura, alla sua performance in relazione allo scopo, agli impatti che essa genera rispetto all’ambiente, al sociale e all’economia. Oggi abbiamo a disposizione una gamma enorme di tecnologie hardware e software per “digitalizzare” le infrastrutture. il deficit, semmai, è sul fronte metodologico e dei processi e sulla reale volontà di fruirne. È lì che dobbiamo concentrare la nostra attenzione in questo momento”, ha affermato l’Ing. Luca Ferrari, Chief Executive Officer di Harpaceas prima di passare la parola all’Ing. Andrea Dari, Editore e Direttore di Ingenio, che ha moderato l’intero evento.

L’Ing. Pietro Baratono, Presidente II Sezione Consiglio Superiore LL.PP e Rappresentante MIMS Comitato Speciale PNRR, è stato il primo relatore ad intervenire, presentando le principali azioni del MIMS in termini di digitalizzazione e sostenibilità e portando alcuni esempi di stazioni appaltanti pubbliche che credono fortemente nei vantaggi della digitalizzazione.

A seguire, il Dott. Roberto Minerdo, Chief Public Affairs & External Communication Officer di Hyperloop Italia e Chairman di Emoby, ha piacevolmente stupito la sala parlando del Mobility as a Service (MaaS) e dell’integrazione con i nuovi sistemi di trasporto come ad esempio Hyperloop.

Si è parlato anche dell’esigenza di professionalità in grado di supportare il sistema Paese nel processo di trasformazione e rilancio​; secondo la Dott.ssa Claudia Bugno, Founder & Managing Director di Futuritaly, la digitalizzazione del settore ferroviario​ è un’​ opportunità di prevenzione del rischio​ che implica collaborazioni sempre più forti non soltanto tra pubblico e privato, ma anche tra territori.

​La digitalizzazione è un abilitatore della nuova mobilità, secondo l’Ing. Paolo Guglielminetti, Partner, PWC Italia – Global Railways & Roads, che ha portato sul palco i numeri della nuova mobilità post pandemia: calo della quota degli spostamenti sistematici dei lavoratori, riduzione della distanza di spostamento, percentuali di utilizzo dei mezzi di trasporto (privati, pubblici e in sharing).

Il tema della digitalizzazione è stato poi affrontato dal punto di vista economico e sociale e da quello tecnologico.  Coinvolgere gli stakeholder è di grande importanza mentre si progetta e costruisce, perché la visione ideale dell’accettazione sociale è il lavoro collettivo. Secondo il Dott. Andrea Minerdo, General Manager Sales di Harpaceas, l’accettazione sociale è il risultato di un processo durante il quale le parti interessate e gli sviluppatori di progetti lavorano insieme per decidere una serie di condizioni che devono essere soddisfatte.

Dal punto di vista tecnologico, l’ing. Paolo Sattamino, General Manager Technical di Harpaceas, sostiene che la digitalizzazione può dare un enorme contributo nei riguardi della sostenibilità lungo tutto il ciclo vita di un’infrastruttura ferroviaria in termini di metodologia e organizzazione digitale, (Pre)Progettazione digitale​, collaborazione e interoperabilità digitale​, cantiere digitale​, gestione, manutenzione e fruizione digitale​, tracciabilità.

Ulteriore ambito preso in esame durante ilconvegno è stato quello legale. L’Avv. Davide Maresca, Avvocato e Professore di Diritto Europeo della concorrenza e delle imprese, ha parlato della configurazione giuridico finanziaria dei parternariati pubblico privati, con particolare focus sulla digitalizzazione delle opere infrastrutturali.

 

 

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Lavoro nel settore della comunicazione b2b da alcuni anni sia per testate giornalistiche che agenzie di comunicazione. Focus della mia attività è il confronto quotidiano con le nuove modalità di gestione ed elaborazione delle informazioni, le nuove tecnologie digitali, le trasformazioni in corso nelle professioni e nell’industria.


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