Parte la Commissione BIM

Audizioni di imprese e stazioni appaltanti. Gruppi di lavoro sui temi più delicati. E progetti pilota per avviare una fase sperimentale. Parte da questi tre tasselli la commissione Bim, appena costituita con un decreto in seno al ministero delle Infrastrutture. La riunione di insediamento della struttura si è tenuta lo scorso 28 luglio: in questo modo, il processo che porterà all’introduzione del Building information modeling nel nostro paese si attiva a pieno ritmo.
La commissione sarà presieduta da Pietro Baratono, Pietro_Baratono_1provveditore alle opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna, tra i primi a sperimentare in una struttura pubblica italiana l’innovativa metodologia di progettazione. Accanto a lui, un’altra decina di componenti, tra i quali ci saranno Antonella Nicotra, vicecapo del legislativo del Mit, Bernadette Veca, direttore generale per la regolazione del ministero e Maria Lucia Conti, provveditore di Toscana, Umbria e Marche. Il ministero, dopo un periodo di stasi, ha deciso di accelerare, piazzando la base per il lavoro futuro già prima della pausa estiva. Così, gli esperti della commissione si sono riuniti ieri per fare il punto sui prossimi passi.
Il primo gradino sarà la costituzione di alcuni gruppi di lavoro, che avranno il compito di approfondire le diverse questioni poste dal Building information modeling. I fronti da analizzare sono almeno sei: la parte tecnica, per verificare in che modo rendere il Bim digeribile a professionisti, imprese e stazioni appaltanti; la parte normativa, per analizzare i profili di incertezza nascosti tra le pieghe delle leggi italiane; la parte strategica, per studiare come implementare concretamente il Bim nel nostro sistema di stazioni appaltanti; la parte formativa, per approntare la strada più rapida per consentire un rapido aggiornamento di tutti i soggetti coinvolti; la standardizzazione, per verificare tutte le metodologie oggi disponibili; i rapporti internazionali, per mettersi in contatto con chi sta facendo un lavoro simile in altri paesi.
Una volta costituiti i gruppi di lavoro, gli esperti della commissione apriranno un ciclo di audizioni: nel decreto tra i soggetti da sentire sono citati, a titolo di esempio, Oice, Rfi, Anas, Ance, Anie, Anima, Federlegno arredo, Federbeton, Federcostruzioni, Finco, Uni e Anci. A valle di questa fase, poi, saranno individuati dei progetti pilota: alcune stazioni appaltanti cominceranno a sperimentare il sistema, mettendo a disposizione di tutti la loro esperienza. Tutto questo sarà fatto in una prospettiva di medio termine: il lavoro della commissione, a supporto delle PA, durerà almeno tre anni.
(Fonte: Il Sole 24Ore)

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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