Ampliamento e riqualificazione del Terminal del Golfo di La Spezia

Il nuovo Terminal del golfo di La Spezia verrà integralmente riqualificato grazie all’uso della tecnologia BIM. Un’area di 120 mila metri quadri, 85 milioni di euro di investimento, un maxi intervento progettato dallo studio ingegneristico Exa Engeneering: un team composto da sole sette persone che ha potuto gestire il complesso appalto grazie all’uso integrato di tre software Bim: Tekla Structures, Cpm e Revit.
Exa Engeneering, che con questo progetto ha vinto “The Plan Award 2016”, è riuscita così a realizzare il raddoppio degli spazi portuali messi a disposizione dalla società Terminal del Golfo. E già ad aprile 2018 partirà la totale riorganizzazione del Terminal che prevede la demolizione delle strutture esistenti, l’innesto di nuove interfacce viarie sulla nuova gronda portuale e la riqualificazione dell’intera area che sarà collegata al quartiere cittadino di Fossamastra.

Integrazione con la città, fra tradizione e modernità.
Il nuovo progetto prevede un’area portuale di più di 120.000 metri quadri dotata di circa 770 metri di banchine operative. L’infrastruttura del nuovo Terminal è concepita per avere un elevato standard produttivo, con sistemi logistici in grado di controllare ogni fase di lavoro: la gestione delle merci, la sicurezza delle persone e l’impatto sull’ambiente. Sono state previste infatti nuove soluzioni eco-compatibili, come il sistema cold ironing per le navi all’ormeggio, le gru Ssg, Rtg, Rmg ad alimentazione elettrica e il potenziamento del collegamento intermodale con l’area retro-portuale di S. Stefano.
Il disegno generale del nuovo Terminal è figlio dei vincoli territoriali e normativi, nonché del confronto continuo con la committenza e i suoi operatori: il flusso delle merci sulle banchine diventa la spinta generatrice per la disposizione delle stive e dello scalo ferroviario lungo direttrici parallele alla nuova banchina di testa; la nuova viabilità si allontana dalla città (ora le merci passano su viale S. Bartolomeo, nel quartiere di Fossamastra) e si collega alla nuova gronda portuale e al suo sistema doganale d’ingresso.
Nell’ottica di integrare il Terminal con la città, nel progetto le attività portuali saranno separate da quelle amministrative. La nuova barriera doganale antifonica (progetto di Policreo), spostata verso mare, restituisce alla città l’area destinata alle attività non sottoposte ai vincoli doganali, donando così ampio respiro al quartiere di Fossamastra. E’ stata allargata la fascia di rispetto alberata lungo la ferrovia e i nuovi edifici sono stati pensati per promuovere la riqualificazione già avviata del quartiere. Gli edifici del personale seguono le linee guida del recente sviluppo urbano (darsena Pagliari, Marina di Pagliari, ponte di Pagliari, viadotto di viale S. Bartolomeo) e si inseriscono nel contesto considerando la tradizione operaia del quartiere, da sempre legato alle attività industriali e lavorative (ex Iutificio Montecatini, terminal portuali, palazzo direzionale Chiolerio).
A livello funzionale, il Terminal è suddiviso in quattro macroaree: gli spazi operativi costituiti dalle banchine e dalle aree di movimentazione, il gate d’accesso con le funzioni doganali, l’area dei servizi tecnici e l’area del personale.

Il nuovo terminal visto da vicino
Il Terminal prevede vari edifici operativi funzionali ai piazzali di movimentazione e alla regolamentazione dell’accesso delle merci. I nuovi edifici sono progettati in carpenteria metallica e rivestiti in pannelli ondulati di colore blu che ricordano le onde del mare. Esternamente all’area operativa doganale si colloca l’edificio amministrativo, la sede del personale operativo e l’ingresso pedonale al Terminal. Le strutture sono state pensate per soddisfare le esigenze del piano di sviluppo economico del TdG che prevede l’occupazione a pieno regime di 300 persone.
L’edificio principale del Terminal è costituito da una struttura in cemento armato su tre livelli di circa 800 metri quadri di superficie. Al piano terra sono previsti la mensa e gli spogliatoi, mentre i due piani superiori accoglieranno gli uffici amministrativi, la sala di controllo, le sale riunioni e gli uffici dirigenziali.
La forma scatolare dell’edificio, per quanto condizionata dal taglio delle due aree urbane a cui guarda, il porto e la città, richiama l’idea del “contenitore”, il “Teu”: unità minima su cui è organizzato l’intero. Marchiato, come i teu, con l’acronimo della compagnia, l’edificio si schiude per mettere in relazione le due forze motrici: il mare, fonte di ricchezza, e la comunità, fine e ragione di ogni investimento. Mentre il fronte città è caratterizzato da uno schermo solare, formato da lame verticali in vetro strutturale che riflette – come un caleidoscopio – lo spazio urbano, il fronte mare, è contraddistinto da un frangisole con una texture che specchia le cataste dei contenitori del Terminal. Il secondo edificio, destinato al personale di servizio, è sviluppato su due livelli di circa 340 metri quadri ciascuno.
L’ingresso pedonale infine, concepito come segno identificativo del luogo di lavoro, è totalmente rivestito sui fronti principali con le tipiche vetrate industriali “a compasso” d’inizio ‘900, simbolo di un legame trasparente tra città e porto.

La progettazione BIM: tre programmi in uno
Il progetto del Terminal del Golfo di La Spezia  è stato sviluppato e realizzato integralmente in ambiente BIM. EXA Engineering ha utilizzato il software Tekla Structures per la progettazione architettonica e strutturale, mentre per la realizzazione del computo metrico è stato scelto il programma CPM di STR-TeamSystem che ha consentito di effettuare un calcolo integrato già in fase di modellazione. La parte impiantistica è stata sviluppata col programma Autodesk Revit dallo studio tecnico Fabrica, una società esterna che ha potuto operare in perfetta sincronia e comunicabilità con Exa Engeneering. Il BIM semplifica l’intero processo progettuale, è più facile trasferire informazioni, interfacciarsi con gruppi di lavoro esterni, inoltre c’è sempre un modello di riferimento visibile a tutti”, afferma l’ing. Sebastiano Tonacci, il BIM manager di Exa Engeneering che ha coordinato il team composto da cinque ingegneri e due geometri. “Grazie al BIM“, aggiunge Tonacci, “si riesce a tenere sotto controllo l’intero processo produttivo. In questo progetto si è ottenuto un controllo preciso di tutti gli elementi che compongono le varie parti: dalla geometria della banchina portuale ai dettagli degli edifici a servizio del Terminal”.

I progettisti
EXA Engineering è una società di ingegneria nata nel 1998 con sede a La Spezia. La società si rivolge principalmente a imprese di costruzione, aziende ed enti pubblici, con l’obiettivo di fornire una struttura di supporto capace di affrontare e risolvere le molteplici problematiche connesse alla progettazione e alla realizzazione di opere civili, infrastrutturali e marittime. Il metodo progettuale è basato sull’uso della tecnologia BIM che Exa Engineering ha adottato nel 2011 per realizzare tutti i suoi progetti. In particolare lo studio utilizza tali sistemi informatici principalmente per la modellazione strutturale e architettonica e per il calcolo del computo. Lo studio è composto da sette professionisti provenienti da diversi settori, tutti formati in ambiente BIM. Questa complementarietà di mansioni, unita nell’uso del BIM, è la chiave per soddisfare i bisogni di una committenza diversificata. La società è gestita dai suoi due soci fondatori; l’ing. Sabatino Tonacci e il geom. Paolo Biggeri.

Il progetto in breve
Committente: Terminal del Golfo Spa
Luogo: La Spezia, Italia
Superfice Lorda: 120.000 metri quadri
Costo; 85 milioni di euro
Progettazione architettonica e strutturale: EXA Engineering srl
Progettazione impiantistica: studio Fabrica
Data inizio lavori prevista: aprile 2018
Data completamento: settembre 2022

 

 

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BIMportale Progetti - Ampliamento e riqualificazione del Terminal del Golfo di La Spezia
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Il nuovo Terminal del golfo di La Spezia verrà integralmente riqualificato grazie all’uso della tecnologia BIM. Un’area di 120 mila metri quadri, 85 milioni di euro di investimento, per un maxi intervento progettato dallo studio ingegneristico Exa Engeneering.
Author

Laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 2011, giornalista della redazione di BIMportale, lavora come freelance presso il quotidiano torinese CronacaQui e il Giornale dell’Architettura. Si è formato nello studio dell’architetto Ricardo Bofill a Barcellona partecipando alla realizzazione di progetti internazionali. Si è occupato di progettazione esecutiva, pianificazione urbana, comunicazione grafica ed editoriale e della realizzazione di comunicati stampa presso lo studio Rolla di Torino e ha lavorato come designer, project manager e tecnico commerciale.


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