E’ partito il cantiere del nuovo ponte della Navetta a Parma: la prima opera pubblica italiana realizzata in BIM. La passerella ciclopedonale è nata dal progetto dell’architetto Mario Macchiorlatti Dalmas, che si è aggiudicato il primo premio al concorso di idee bandito dal Comune di Parma nel 2015. Due anni dopo, il 28 luglio 2017, è stato pubblicato il bando di gara dal Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna, guidato dall’ing. Pietro Baratono, capo della commissione che ha redatto il decreto sull’introduzione del BIM negli Appalti Pubblici in Italia. La passerella rappresenta pertanto il primo progetto realizzato con appalto digitale del Mit secondo il nuovo Codice degli appalti.
Il progetto
La nuova passerella ciclopedonale è nata con l’intento di ripristinare il collegamento fra le due sponde del torrente Baganza dopo il crollo del precedente ponte farnesiano della Navetta, verificatosi a seguito dell’esondazione del il 13 ottobre 2014. Nella primavera del 2015 il Comune di Parma, con il sostegno del Rotary Club Area Emiliana 2, ha bandito un concorso di idee per la progettazione di una passerella a cui hanno partecipato oltre 89 progettisti. Il progetto vincitore è stato quello presentato dall’architetto torinese Mario Macchiorlatti Dalmas, che ha sviluppato il nuovo ponte in ambiente BIM, insieme al team composto dall’architetto Fabrizio Prato e dagli ingegneri Francesco Velardo e Andrea Tripodi. Il ponte ciclopedonale, lungo 70 metri e pesante 70 tonnellate, ha una struttura reticolare in acciaio ad arco ribassato tirantato (bow-string). Tale soluzione, a campata unica e senza strutture nell’alveo, permette una visuale sul paesaggio completamente libera, e inoltre risponde ai requisiti di sicurezza antisismici e relativi alla portata idraulica del fiume. Le fondazioni profonde saranno realizzate in pali trivellati in calcestruzzo armato gettato in opera, mentre per il rivestimento della struttura è previsto il mattone faccia a vista. I parapetti saranno costituiti da ringhiere in acciaio che contengono all’interno l’impianto di illuminazione a led. Il piano di calpestio della passerella è previsto in doghe “millerighe”, realizzate in farina di legno e polietilene ad alta densità. Le rampe saranno formate ricompattando il materiale di scavo che costituirà il piano d’appoggio delle rampe stesse, riducendo al minimo l’impatto visivo della nuova struttura.
L’importo complessivo previsto per i lavori è di 1 milione 340.000 euro.
Tempi più rapidi e maggior controllo grazie al BIM
Il nuovo ponte della Navetta è stato pensato secondo i dettami della metodologia BIM già da concept iniziale, che si è poi evoluto nel progetto esecutivo presentato al concorso bandito dal Comune di Parma. Il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna ha poi riprogettato integralmente il progetto iniziale “che però era già stato pensato in BIM“, spiega l’architetto Mario Macchiorlatti Dalmas che ha progettato il ponte utilizzando il software SketchUp. “Un programma semplice ed economico che però lavora in modo integrato”, aggiunge il progettista che ha realizzato il modello architettonico. Il modello strutturale è stato invece sviluppato dall’ingegner Francesco Velardo di Aveng Engineering. “I due modelli sono poi stati uniti per effettuare le verifiche“, afferma Macchiorlatti, che utilizza il software da 5 anni riscontrando grandi vantaggi rispetto alla progettazione tradizionale: “I tempi si accorciano notevolmente e la visualizzazione in 3D è molto più semplice e intuitiva di AutoCad, ma nulla viene trascurato. Il modello infatti“, aggiunge l’architetto “permette di avere sempre il controllo del progetto, e inoltre è possibile affrontare tutte le scale progettuali, dal concetto generale del ponte al dettaglio costruttivo di un bullone, e i risultati sono evidenti anche graficamente“, conclude Macchiorlatti, che ha utilizzato il motore di Octane Render per realizzare le viste tridimensionali.
Il primo appalto BIM in Italia
Il progetto definitivo dell’architetto Macchiorlatti Dalmas è stato digitalizzato dal Provveditorato col supporto di un team di specialisti esterni. In questo caso ha giocato un ruolo fondamentale la Clash Detection, che ha permesso la correzione di alcune imperfezioni e di evitare errori che avrebbero portato a allungamento dei tempi di realizzazione e un aggravio di costi in corso d’opera. Ai documenti progettuali è stato inoltre aggiunto il Capitolato Informativo, che rappresenta la vera novità. Tale documento infatti contiene al suo interno gli elementi conoscitivi utili per realizzare un efficiente ambiente di condivisione dei dati a supporto del processo di realizzazione e gestione dell’opera (ACDat). I modelli digitali e il capitolato informativo relativo sono stati costruiti seguendo le indicazioni contenute nelle norme UNI.
Il Modello Informativo, coerente quindi con i progetti definitivi ed esecutivi, è stato verificato da una commissione del Provveditorato, affiancata dall’Ing. Simone Garagnani, dell’Università di Bologna, per gli aspetti di gestione BIM del progetto, e dal Prof. Walter Salvatore dell’Università di Pisa per le implicazioni strutturali.
Il modello è stato realizzato con software applicativi specialistici differenti, ma prima di renderlo parte integrante della procedura di appalto è stato verificato nei contenuti per accertarsi che essi fossero congruenti alla standardizzazione IFC e fossero presenti tutti i dettagli al livello informativo previsto dal Bando. Il materiale documentale e il capitolato informativo, comprensivo del modello digitale IFC, sono stati infine approvati dal CTA (Comitato Tecnico Amministrativo) convocato dal Provveditorato.
L’appalto è stato assegnato all’impresa di costruzioni Buia Nereo S.r.l. di Parma, e il 13 giugno è stata posta la prima pietra alla presenza del sindaco della città Federico Pizzarotti.
Il progetto in breve
Committente: Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche di Lombardia ed Emilia Romagna
Luogo: Comune di Parma
Lunghezza ponte: 70 metri
Impresa aggiudicatrice: Buia Nereo S.r.l.
Progettisti: architetto Mario Macchiorlatti Dalmas
Anno: 2015 – in corso