Riqualificazione architettonica dell’edificio per uffici Fatebenefratelli 14

Risparmio di risorse e gestione consapevole del progetto grazie alla tecnologia BIM. Sono questi i principali vantaggi riscontrati dallo gruppo di progettazione Lombardini22 in merito al progetto di riqualificazione dell’edificio per uffici Fatebenefratelli14. Una classica architettura residenziale anni Quaranta trasformata in una struttura contemporanea per uffici, con un progetto architettonico e ingegneristico innovativo che è valso allo studio milanese il premio BSA 2017 (Building Simulation Applications). Il prestigioso riconoscimento ha attestato l’ottimizzazione delle performance energetiche e di comfort, ottenuta attraverso l’utilizzo di avanzate tecniche e software di simulazione Revit, appartenente alla famiglia del BIM. L’intero progetto di sei piani fuori terra è stato interamente pensato in ambito BIM, attraverso il processo di sviluppo, crescita e analisi di modelli multi-dimensionali digitali, beneficiando del coordinamento tridimensionale, analizzando le interferenze (Clash Detection), la cui risoluzione ha portato a limitare ulteriormente la necessità di future varianti in corso d’opera durante le successive fasi realizzative, con notevoli vantaggi sul controllo del budget.

Il progetto
Quello di L22 per l’edificio sito in via Fatebenefratelli a Milano è un progetto binario. Sono infatti due i punti salienti della progettazione: da un lato, la ricostruzione filologica delle caratteristiche esistenti dell’edificio esistente degli anni Quaranta, dall’altro la volontà di introdurre elementi innovativi, indispensabili all’aggiornamento tecnico-funzionale, capaci di valorizzare il contesto urbano circostante. L’edificio di via Fatebenefratelli, in posizione d’angolo tra la chiesa di San Marco e la piazza Cavour, si colloca all’interno del perimetro del quartiere Brera, di particolare valore storico e paesaggistico, che accoglie al suo interno diversi edifici di qualità architettonica e ricchezza materica e spazi urbani caratteristici. Il progetto, che si sviluppa per un’altezza di sei piani fuori terra con una superficie complessiva di 3.000 metri quadrati, ha mantenuto pressoché inalterati i caratteri originari volumetrici dell’edificio, arretrando i nuovi volumi vetrati in copertura e conservando alcuni elementi del disegno originari come i serramenti a oblò al piano rialzato. I nuovi volumi e l’uso di pareti trasparenti rendono più luminosa l’intera struttura e consentono di leggere con immediatezza la profondità dell’edificio. Il primo ingresso vetrato su via Fatebenefratelli, è stato realizzato ampliando il portone esistente, inserendo una pensilina aggettante, anch’essa in vetro. La nuova interpretazione del ruolo dell’edificio nel tessuto urbano ha inoltre portato alla realizzazione di un secondo accesso vetrato su via dell’Annunciata, generando così una relazione tra le due facce che crea nuove relazioni con il contesto.

Il metodo progettuale integrato BIM
Ripercorrendo il processo progettuale che ha interessato l’edificio insieme ai progettisti di L22 (brand del gruppo Lombardini22 specializzato nella progettazione architettonica e ingegneristica nei mercati Urban&Building, Retail, Hospitality e Data Center), è facile capire come la progettazione BIM abbia permesso un’indagine molto più approfondita, prevedendo e risolvendo tutte quelle problematiche che si sarebbero potute presentate in cantiere se si fosse scelto un metodo progettuale non integrato come AutoCad. In questo caso è stato adottato il software Revit (BIM), che a detta dei progettisti, è stato una componente fondamentale nel vincere la sfida principale che poneva l’intervento: l’edificio sottoposto a restyling è curvilineo con geometrie non continue e si piega seguendo l’andamento della strada. L’elevata complessità del progetto, che ha previsto la demolizione e la ricostruzione di parti dell’edificio esistente, nonché l’alterazione di volumi e l’adeguamento strutturale/impiantistico, è stata infatti approcciata col metodo di design “workflow”, basato sul coordinamento in tempo reale delle varie discipline coinvolte nella progettazione. L’uso della tecnologia BIM ha facilitato il rispetto di tutte le normative vigenti (barriere architettoniche, adeguamento sismico, prevenzione incendi, riqualificazione energetica), valorizzando altresì l’immobile, la collocazione urbana e la potenzialità volumetrica. Notevoli sono stati i benefici progettuali sanciti dal legame tra il modello BIM e il modello energetico che ha consentito un metodo progettazione sostenibile nonché il più alto grado della certificazione LEED.

Il commento dei progettisti
Il team coinvolto nella progettazione di Fatebenefratelli14, formato da nove persone, tra cui tre progettisti senior, concorda sui netti vantaggi qualitativi riscontrati durante tutto l’arco progettuale, dal concept al cantiere. «La possibilità di modellare il progetto fin da subito – affermano i progettisti – ci ha permesso di analizzare con un buon livello di dettaglio tutti gli aspetti rilevanti – fra cui ad esempio la computazione dei costi – di evidenziare precocemente le criticità e di risolverle con largo anticipo. Sfruttando la tecnologia BIM c’è stata sicuramente una gestione più consapevole del progetto e anche a livello di cantiere si sono ridotte enormemente la possibilità di varianti. Si eliminano gli sprechi e i costi sono certi». Il sistema progettuale BIM è stato inoltre molto apprezzato nell’ottica del facility management per quanto concerne la gestione futura dello stabile: «nel modello abbiamo associato le informazioni utili alla manutenzione dell’edificio, in questo modo è diventato tutto più automatizzato e gestibile, sia per la manutenzione preventiva che per la manutenzione in fase di emergenza» spiegano i componenti del team milanese che nel 2013 si sono formati presso la società di consulenza inglese “BIMteam UK”.
Il progetto Fatebenefratelli14 che ha visto la luce a luglio di quest’anno, è stato sviluppato nell’arco di cinque mesi (30% del monte ore totale impiegate per la formazione, 70% per la fase progettuale), e rappresenta uno dei progetti pilota per l’implementazione della tecnologia BIM all’interno del gruppo Lombardini22.
Roberto Cereda, partner director di L22 Engineering & Sustainability e responsabile della progettazione impiantistica del progetto ricorda come il BIM abbia favorito le prestazioni, in particolare per quanto riguarda i recuperi energetici consentiti da un impianto a espansione diretta. «Ad esempio, nel caso di cambiamenti alle canalizzazioni dell’aria – afferma Cereda – abbiamo potuto sviluppare un applicativo che consente di riverificare le perdite di carico e, di conseguenza, adattare la configurazione dell’intero impianto alla nuova soluzione individuata. L’intero processo – aggiunge l’ingegnere – è un risultato decisamente più coordinato ed efficiente grazie alla possibilità di adeguamento dei modelli alle modifiche che si sono susseguite nel corso della progettazione».
Il BIM è dunque risultato «il metodo ideale per raggiungere l’obbiettivo prefissato da Lombardini22, ossia quello di integrare in unico processo la progettazione architettonica e ingegneristica fin dalle prime fasi del design». Lo confermano tutti i componenti del gruppo L22 che da circa tre anni realizza buona parte dei suoi lavori grazie al metodo progettuale Bim, puntando su una nuova generazione di professionisti, nativi dell’era della progettazione digitale, che operano in sinergia con i colleghi più esperti.

I progettisti
Lombardini22, è uno dei gruppi leader nello scenario italiano dell’architettura e dell’ingegneria. Opera a livello internazionale attraverso cinque brand: L22, brand dedicato all’architettura e all’ingegneria; DEGW, leader nella consulenza strategica sui modi di lavorare e sull’interazione fra spazio fisico e performance aziendale; FUD Brand Making Factory, dedicato al Physical Branding e al Communication Design; CAP DC dedicato ai Data Center ed Eclettico per i progetti di ospitalità. Lombardini22 è oggi un laboratorio che ospita più di 160 persone, un luogo di lavoro dinamico e creativo, che in Italia si posiziona al 3° posto nella classifica delle società di architettura in base al fatturato.
L22 è il brand del gruppo Lombardini22 dedicato alla progettazione architettonica e ingegneristica per i grandi clienti internazionali e per i progetti di grande dimensione nei mercati Retail, Office, Hospitality e Data Center. Una realtà che ha saputo conquistarsi un posto di rilievo nel panorama dei progettisti italiani e che oggi opera anche all’estero, soprattutto nei paesi dell’area mediterranea. Nel campo dell’ingegneria è forte la specializzazione nel settore del risparmio energetico con forte attenzione alla progettazione del sistema edificio e ai processi di certificazione LEED e BREEAM.

Il progetto in breve
Proprietario: Deka Immobilien Investment GmbH
Luogo: via Fatebenefratelli 14 Milano
Area: 3.000 metri quadrati
Tipologia: uffici
Cronologia progetto: 2013 – 2017

 

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BIMportale Progetti - Riqualificazione architettonica dell’edificio per uffici Fatebenefratelli 14
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BIMportale Progetti - Riqualificazione architettonica dell’edificio per uffici Fatebenefratelli 14
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Il gruppo di progettazione Lombardini22 riqualifica l'edificio per uffici Fatebenefratelli14 a Milano adottando la metodologia BIM in tutte le fasi del processo
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Laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 2011, giornalista della redazione di BIMportale, lavora come freelance presso il quotidiano torinese CronacaQui e il Giornale dell’Architettura. Si è formato nello studio dell’architetto Ricardo Bofill a Barcellona partecipando alla realizzazione di progetti internazionali. Si è occupato di progettazione esecutiva, pianificazione urbana, comunicazione grafica ed editoriale e della realizzazione di comunicati stampa presso lo studio Rolla di Torino e ha lavorato come designer, project manager e tecnico commerciale.


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