Chiara Butera, Enel Green Power: trasformazione BIM per rendere più efficiente la gestione dei progetti

Il BIM si sta rapidamente diffondendo in molti settori, non solo nel campo strettamente edile e ingegneristico, ma anche nelle grandi infrastrutture e nelle reti tecnologiche in senso ampio. Esemplare in questo senso è l’esperienza che ci riporta l’Ing. Chiara Butera responsabile del BIM Trasformation Office di Enel Green Power.

Come si è conciliato il suo percorso professionale con il nuovo approccio BIM, fino a diventare BIM Transformation Officer di Enel Green Power?
All’interno del mio percorso professionale mi sono sempre occupata di Building Information Modeling, pertanto non ho risentito del forte cambiamento nella modalità di lavoro, soprattutto nel campo della progettazione.
Inoltre ho avuto la fortuna di sperimentare il BIM, fin dai primi anni di Università: il Politecnico di Torino con Ingegneria Edile è stato uno dei primi corsi, più di 15 anni fa, che ha dato la possibilità agli studenti di affrontare alcuni esami applicando il nuovo metodo ed imparando ad utilizzare i tool digitali che stavano nascendo a supporto.
Mi sono specializzata nella progettazione BIM, prima in ambito universitario e successivamente come libero professionista, fino a traguardare altri use cases all’interno di una grande realtà italiana, per quanto riguarda la progettazione e direzione lavori di opere ferroviarie.
In questi anni ho acquisito sempre più consapevolezza che il metodo impatta a 360 gradi la value chain e quindi dà la possibilità ad un professionista di conoscere un’azienda nella sua interezza e di proporre soluzioni innovative rivolte ad una ottimizzazione dei processi.
Ho colto l’opportunità di entrare a far parte del mondo Enel spinta dalla voglia di applicare la metodologia BIM ad un nuovo ambito, mettendomi in gioco e portando la mia esperienza nelle attività di implementazione del BIM al livello aziendale che oggi seguo come responsabile del BIM Trasformation Office.

In che modo viene utilizzata la metodologia BIM nella vostra azienda?
In Enel Green Power alcuni progetti prevedono il requisito BIM applicato alle attività di Engineering & Construction (E&C), con l’obiettivo di ottenere un modello informativo funzionale ad Operation & Maintenance (O&M).  Nel dettaglio, i Project Team svolgono attività di coordinamento, verifica progettuale, direzione e supervisione dei lavori in molteplici Paesi di tutto il mondo e si trovano a confrontarsi quotidianamente con i nostri Partners anche sul tema BIM.
Ci tengo a mettere in evidenza l’importanza di lavorare in maniera sinergica coi i nostri partners: sugli argomenti che riguardano l’innovazione in campo digitale è necessario essere precisi nei requisiti e, al tempo stesso, essere flessibili nella condivisione di soluzioni, poiché attualmente troviamo stakeholders con un livello di maturità del BIM diverso, quindi dobbiamo essere pronti ad accogliere proposte nuove da coloro che hanno maggior esperienza e dare tutto il supporto a chi, invece, è alle prime applicazioni.

Come siete organizzati internamente per la gestione degli aspetti BIM?
La scelta strategica consiste nell’aver affidato all’unità di E&C la gestione del BIM occupandosi della qualità, dell’univocità, della standardizzazione dei dati, dell’interoperabilità tra sistemi, del coordinamento dei Progetti BIM e del collegamento informativo con O&M.

Quali sono le caratteristiche principali della sua figura professionale?
Premetto che la posizione che ricopro rappresenta sicuramente una nuova figura professionale, riconducibile a un “Project Management Officer sul BIM”. Ho l’obiettivo di favorire e monitorare l’adozione della metodologia BIM e al tempo stesso di definire le esigenze relative a E&C in materia di formazione, di aggiornamento dei processi e di tools.

 Quale è stato il percorso di adozione del BIM in Enel Green Power?
Siamo partiti con prima fase di development, che ci ha portato alla scelta degli applicativi BIM authoring più opportuni e della piattaforma e di un percorso formativo significativo. Oggi stiamo affrontando la fase di adoption, confrontandoci con i primi Progetti BIM, in relazione ai tools che abbiamo sviluppato in questi anni.  La vera sfida che ci siamo trovati davanti è quella di rendere gli applicativi interoperabili tra di loro, agevolando gi utenti nel loro utilizzo e nella trasmissione delle informazioni dalle fasi preliminari di un progetto fino alla sua gestione.

Può raccontarci qualche progetto significativo su cui Enel Green Power sta applicando la metodologia BIM?
Enel Green Power si dedica allo sviluppo e alla gestione di rinnovabili in tutto il mondo, con una presenza in Europa, America, Asia, Africa e Oceania ed è all’avanguardia nell’integrazione di tecnologie innovative in impianti di energia rinnovabili. Inoltre, in questi ultimi anni l’azienda ha avviato una serie di iniziative rivolte alla digitalizzazione dei propri processi, introducendo, a supporto delle attività, tools specialistici e gestendo la loro connessione con l’approccio BIM, con l’obiettivo di avere un ambiente integrato, in cui si garantisce l’integrità, l’univocità, la continuità dei dati.
Un esempio di applicazione della metodologia BIM nei progetti, riguarda la costruzione del “Campillo Wind Cluster”, composto da tre impianti eolici, che Enel Green Power costruirà tra le località di Campillo de Altobuey ed Enguídanos, in provincia di Cuenca (Spagna). Qui abbiamo avviato lo sviluppo BIM per l’area afferente il parco eolico ed abbiamo ottenuto i primi risultati di interoperabilità BIM/GIS, con l’utilizzo dei modelli in formato IFC (Industry Foundation Classes).
Inoltre, la 3Sun di Enel Green Power con sede a Catania, grazie al progetto TANGO, si prepara a diventare la più grande fabbrica europea per la produzione di moduli fotovoltaici bifacciali ad elevate prestazioni, una vera e propria Gigafactory e su questo sito è già prevista l’applicazione della metodologia BIM fin dalle prime fasi di design.

Ci racconta quale può essere il maggior vantaggio che intravede in un grande gruppo come Enel Green Power?
Il maggior vantaggio che la metodologia BIM può offrire alla realtà di Enel Green Power è quello di rendere più efficiente la gestione delle informazioni di un progetto, grazie alla facilità di scambio attraverso un Common Data Environment e all’organizzazione di un data base, ricevendo come deliverables anche i Modelli BIM IFC, traguardando l’obiettivo di creare un vero e proprio Data Model.

Quali sono secondo lei le prospettive future del BIM in Italia?
Vorrei fare una considerazione che non riguarda solo l’Italia, ma qualsiasi Paese che abbia deciso di investire nella digitalizzazione. Penso che una realtà come Enel Green Power possa essere un traino per i nostri partners, dando quel giusto supporto per ottenere un vero e proprio cambio di mindset, supportandoli nella formazione, creando degli standard e condividendo requisiti, riapplicabili o implementabili.

 

 

 

mm

Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial