Deerns Italia: maggiore efficienza e qualità con il BIM

Deerns Consulting Engineers affianca i propri clienti nella realizzazione di un ambiente confortevole, sicuro e sostenibile. Il suo ruolo si esplica nello sviluppo delle infrastrutture tecniche e tecnologiche a servizio degli edifici e delle strutture ad essi connesse, dalle prime fasi del “concept” fino alla progettazione di dettaglio ed alla gestione del processo costruttivo. Deerns gioca un ruolo di primo piano nella fornitura di servizi specialistici di consulenza tecnica e di ingegneria, mettendo a disposizione dei clienti un ampio spettro di competenze. Da ormai diversi anni la società ha deciso inoltre di implementare i processi BIM, come ci racconta l’Ing. Onofrio Sancilio, BIM Manager di Deerns Italia.

Ing. Onofrio Sancilio, BIM Manager Deerns Italia


Dopo la laurea in Ingegneria dei Sistemi Edilizi, Onofrio Sancilio entra a far parte del Dipartimento di Real Estate di Deerns Italia. È responsabile dei processi di gestione, sviluppo e implementazione di flussi informativi e software BIM, per le attività di progettazione impiantistica. Ha avuto modo di arricchire la propria esperienza professionale lavorando su diversi progetti Real Estate e infrastrutturali, tra i maggiori progetti in BIM sviluppati da Deerns negli ultimi 5 anni, dove ha potuto approfondire sempre più i temi legati alla progettazione e gestione dei modelli informativi in tutte le fasi della progettazione.

Come state affrontando l’implementazione del BIM?
La necessità di implementare il BIM è nata dal nostro coinvolgimento in un progetto molto importante come quello della Torre Generali nel quartiere Citylife di Milano. Era la fine del 2013. Successivamente però, a seguito dell’incremento esponenziale di progetti sviluppati in maniera digitale e l’entrata in vigore di una serie di normative che

Hotel in via Santa Sofia, Milano, progetto di Studio Marco Piva

regolamentavano i processi e le figure professionali, ci siamo resi conto che era necessaria una ristrutturazione dell’organigramma aziendale e dei processi lavorativi. In primis abbiamo individuato quale strategia di crescita adottare e quali miglioramenti mettere in pratica. In base a questi parametri abbiamo intrapreso un percorso di riconfigurazione strutturale e di ottimizzazione dei processi. Ci siamo affidati ad un consulente che ci ha seguito in questo percorso e dal 2019 siamo certificati BIM a livello di società. I diversi passaggi per un completo utilizzo del BIM (oggi il 95% dei nostri progetti sono realizzati in BIM) hanno visto un grande investimento in risorse sia umane sia tecnologiche che hanno portato alla creazione di un archivio digitale e alla definizione di procedure e di processi da adottare. Sono stati stilati infatti una serie di documenti – come ad esempio “Il processo delle commesse BIM” e il “BIM&quality guideline” – che definiscono i criteri generali per la gestione e lo sviluppo dei progetti in BIM, al fine di assicurare la qualità e l’omogeneità del risultato finale. In questo percorso abbiamo anche investito molto nella formazione del personale per far si che tutte le professionalità coinvolte in un processo BIM siano in grado di comprendere i meccanismi che stanno alla base di un progetto realizzato con questa metodologia. Attualmente, in Deerns, non concepiamo componenti dell staff che si occupano meramente della modellazione, tutti i nostri operatori BIM sono progettisti in grado di seguire le diverse fasi di un progetto. Chi partecipa alla progettazione in BIM deve avere una consapevolezza progettuale completa e quindi anche saper fornire soluzioni tecniche alle possibili problematiche che insorgono durante la progettazione.

Quindi operativamente come approcciate una nuova commessa in BIM?
Quando parte una nuova commessa, il project director si confronta con il BIM manager e definisce quali sono le risorse necessarie per sviluppare il progetto e in funzione dell’output finale da produrre. Insieme definiscono il team di lavoro. Oggi il nostro team è composto da 10 BIM Coordinator, che hanno ricevuto una formazione da me e dall’altro BIM Manager dell’azienda Massimiliano Campanella. Sono stati istruiti sugli standard aziendali e

Torre Unipol, Milano, progetto di MCA – Mario Cucinella Architects

sui processi che devono rispettare al fine di ricoprire il ruolo di responsabile e referente BIM per quella determinata commessa. Il mio compito è invece quello di avere una supervisione globale.

Come avviene la sua formazione?
Da una parte attraverso i corsi di formazione offerti dall’azienda, dall’altra con corsi e approfondimenti da autodidatta vista la passione per questo lavoro.

Quali sono Software principali che utilizzate?
Tutto il sistema Autodesk da Revit a Naviswork fino a BIM 360 e anche Solibrì per quanto riguarda la clash detection e l’analisi delle interferenze. Archvision è invece l’applicativo che stiamo utilizzando per l’estrazione dei computi metrici, anche se ci tengo a sottolineare che non tutti i progetti permettono di utilizzare determinati

Torre Unipol, Milano, progetto di MCA – Mario Cucinella Architects

applicativi.

Quali sono i risultati che state ottenendo dall’implementazione di questo processo?
Sicuramente abbiamo ottenuto una maggiore efficienza e un incremento della produttività grazie al processo di ottimizzazione delle attività. Con il tempo, infatti, abbiamo compreso quali fossero le nostre esigenze anche in base ai progetti che avevamo realizzato e abbiamo cambiato completamente direttiva: oggi siamo in grado di implementare o riportare una serie di processi di calcolo e dimensionamento degli impianti in maniera integrata alla produzione del modello informativo. Questo, a nostro avviso, oltre a rappresentare un valore aggiunto in termini di efficienza e operatività, costituisce uno degli obiettivi principali del BIM: partendo dall’ ambiente familiare della rappresentazione geometrico-dimensionale, tendere gradualmente alla simulazione dei comportamenti che l’edificio avrà durante il suo ciclo di vita

Cosa ne pensa dello scambio di dati tra le diverse professionalità e dell’interoperabilità? L’Open BIM funziona?
Devo dire che si sta arrivando ad un buon livello di collaborazione multidisciplinare dovuto sicuramente all’evoluzione tecnologica e anche all’effettiva consapevolezza di tutti gli attori del processo che il BIM è uno strumento che permette di portare numerosi vantaggi. Tutti si stanno infatti attrezzando all’evoluzione tecnologica e digitale e diventa sempre più facile interagire e utilizzare un ambiente di condivisione che è anche ambiente di collaborazione progettuale. Se prima il BIM era visto solo come un archivio di dati, in cui

Spark 1, Milano, firmato da Progetto CMR. Crediti fotografici Marco de Bigontina

ognuno inseriva i propri, adesso si è arrivati ad un livello di maturità digitale maggiore e si è in grado davvero di condividere le informazioni necessarie in maniera produttiva ed efficace. Tuttavia credo ci sia ancora molta strada da fare per il facility management e la gestione del ciclo di vita degli edifici.

Lavorate sia con la committenza pubblica sia con quella privata: qual è il loro approccio al BIM?
Le committenze hanno raggiunto una consapevolezza che il progetto in BIM apporta enormi vantaggi perché permette una prevedibilità delle criticità future, che si traduce in una mitigazione dei rischi di investimento. E credo che proprio questo vantaggio del processo BIM ne sia stato il propulsore. Sempre di più le committenze propongono capitolati informativi esigenti e completi. Questo è quanto accade nelle committenze private, mentre il pubblico non è ancora attrezzato dal punto di vista digitale: purtroppo negli uffici tecnici delle stazioni appaltanti spesso non esistono le competenze necessarie per poter leggere un modello BIM e per rendersi conto di quello che hanno per le mani e questo comporta non pochi problemi di comunicazione fra le parti.

Quali possono essere dei progetti che ritenete significativi per il vostro percorso di implementazione del BIM?
In termini di dimensione e di complessità e di approccio al BIM, oltre che di rilevanza a livello aziendale, sicuramente c’è il progetto della Torre Generali di Citylife. Di

Spark 1, Milano, firmato da Progetto CMR. Crediti fotografici Marco de Bigontina

valore e in fase di realizzazione sono anche il progetto della Torre Unipol in Porta Nuova e quello di due edifici Spark one e Spark Two in Santa Giulia. Quello però che secondo me ha dato l’avvio all’approccio sempre più integrato del BIM e ha segnato un punto di svolta nell’implementazione delle fasi di calcolo nel processo BIM interno societario, riguarda il progetto di ristrutturazione di un edificio con destinazione d’uso hotel in via Santa Sofia, zona Missori di Milano. In questo progetto è stata rivista tutta la parte impiantistica e sono stati implementati i calcoli del sistema aeraulico e idronico integrandoli al modello informativo. Fino a quel momento noi sviluppavamo i calcoli per i sistemi di condizionamento e di ventilazione meccanica con il metodo classico, quindi utilizzando i fogli di calcolo in Excel. In questo progetto abbiamo creato un sistema con il quale siamo riusciti a integrare i calcoli importando metodi e formule di calcolo all’interno del modello BIM. Il progetto si predisponeva a questa implementazione ed è quindi stato scelto proprio per questo come progetto pilota. Credo che sia stato molto importante poter fare simulazioni di calcolo direttamente nel modello di authoring senza troppi passaggi di dati che possono portare a errori e incongruenze. Proprio in questo progetto abbiamo sfruttato le reali potenzialità di un modello BIM, andando oltre la semplice rappresentazione tridimensionale dell’edificio, sfruttando in toto le potenzialità degli elementi digitali e delle informazioni che esso contiene.

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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