Lisa Paracchini, Archea Associati: ottimizzare i processi e ridurre i tempi di esecuzione

Durante l’ultimo anno di Ingegneria Edile e Architettura del Politecnico di Milano Lisa Paracchini ha avuto la possibilità di seguire un corso tenuto dal Professor Di Giuda, Responsabile scientifico di progetti di ricerca in tema di implementazione BIM e grazie a questo primo approccio ha cominciato a sviluppare un particolare interesse per questa tematica. Oggi è Responsabile del dipartimento BIM di Archea Associati ed è BIM Coordinator certificato ICMQ.

Quale è stato il tuo percorso professionale che l’ha portata al BIM?
Dopo la laurea ho subito iniziato a collaborare con lo studio ATI Project, che stava lavorando a Ginevra sull’intervento di Ristrutturazione dell’Ufficio delle Nazioni Unite al Palais des Nations, e ho avuto la possibilità di seguire in cantiere la progettazione costruttiva che veniva fatta direttamente in BIM, a partire dai rilevamenti con laser scanner fino alla rimodellazione di alcune parti del progetto architettonico e impiantistico. Dopo circa cinque mesi sono tornata in Italia e ho cominciato a collaborare con Archea Associati e da subito ho partecipato alla realizzazione di una commessa internazionale totalmente in BIM. Questa esperienza mi ha permesso di capire davvero come rispettare i requisiti del capitolato informativo, quali processi avviare per la standardizzazione del lavoro e la collaborazione con i consulenti. Dopo questa importante esperienza durata più due anni lo Studio ha deciso di strutturare il proprio dipartimento BIM in modo sempre più approfondito, contemporaneamente ha avviato il processo di standardizzazione per riuscire a gestire in maniera ottimizzata tutti i processi in tempi più rapidi. 

Come è strutturato il vostro dipartimento BIM?
Al momento è composto da quattro figure con diverse competenze che spaziano nell’ambito BIM, con l’obiettivo di un’implementazione completa del BIM all’interno di tutti i processi di Archea. Stiamo promuovendo attivamente al progetto dell’Archea BIM Academy in collaborazione con NTI Italy (ex NTI-NKE), che gestisce le sessioni di formazione. Il corso ha l’obiettivo di formare professionisti nella conoscenza del processo BIM e di fornire regole pratiche per una gestione efficace degli strumenti di modellazione architettonica, analizzando tramite attività pratiche e approfondimenti tecnologici casi studio di reale progettazione nel contesto dello studio Archea.
Tutti i collaboratori dello Studio ricevono una formazione uniforme sull’utilizzo del BIM e sull’importanza dei processi digitalizzati, sottolineando così l’importante valore che Archea attribuisce alla formazione continua.
Inoltre, in base alle caratteristiche di ciascun progetto, cerchiamo di coinvolgere risorse Junior ma già in possesso di elevate competenze software, le quali vengono affiancate a figure Senior che vantano una vasta esperienza di progettazione. Questo approccio favorisce un efficace scambio di informazioni e conoscenze all’interno del team, contribuendo così a una crescita reciproca.

Quali sono le difficoltà maggiori che avete incontrato?
Una delle sfide principali è rappresentata dalla omogeneizzazione della preparazione di diverse generazioni di architetti ed ingegneri cercando di superare la diffidenza culturale nei confronti del BIM. Tuttavia, è importante sottolineare che i Soci dello studio ci hanno costantemente supportato, rispondendo positivamente alle nostre richieste. Nel corso dell’ultimo anno, abbiamo compiuto un notevole passo avanti nella giusta direzione e quasi tutte le commesse che gestiamo seguono ora un flusso standardizzato grazie al metodo BIM. Attualmente, poniamo particolare enfasi sull’implementazione di tecnologie avanzate, come la digital survey, la realtà virtuale e l’intelligenza artificiale. L’utilizzo di queste soluzioni ci consente di ottimizzare tutte le fasi di progettazione, migliorando l’efficienza complessiva del nostro lavoro.

Di quali strumenti software disponete?
Attualmente, facciamo ampio uso di diversi strumenti software per soddisfare le nostre esigenze in ambito BIM. Il cuore del nostro processo di progettazione è rappresentato da Autodesk Revit, uno strumento fondamentale che ci consente di creare modelli BIM dettagliati e integrati.
Adottiamo una gamma diversificata di plugin e software specifici (per citarne alcuni, Rhinoceros, Grasshopper, Dynamo, Navisworks, Python), selezionati in base alle richieste, alle fasi e alle esecuzioni di ciascun progetto. Questa flessibilità ci consente di personalizzare il nostro approccio, assicurando una risposta mirata alle esigenze specifiche di ogni situazione.
Nel nostro approccio alla collaborazione e alla gestione dei dati, abbiamo scelto di utilizzare come CDE la piattaforma ACC di Autodesk, sfruttando appieno tutti i pacchetti a disposizione. In particolare, stiamo attualmente implementando un ruolo dedicato come CDE Manager, che ricoprerò personalmente, per una gestione più efficiente dei dati e una collaborazione più sinergica.

Quali sono i vantaggi del BIM che riscontrate nel vostro lavoro?
Sicuramente nella quotidianità il BIM permette numerosi vantaggi che ottimizzano il nostro flusso di lavoro. La possibilità di gestire gli elementi in modo parametrico ed informativo si traduce in una gestione più efficiente di tutto il lavoro.  Inoltre, abbiamo sviluppato un portale interno dedicato al BIM, con contenuti mirati a risolvere le principali problematiche che possono sorgere. Questo strumento si è dimostrato estremamente utile nella quotidianità e lo aggiorniamo costantemente.
Per uno studio come il nostro, che lavora moltissimo anche all’estero, avere un modello digitale sempre aggiornato velocizza e ottimizza qualsiasi tipo di collaborazione. Inoltre, il BIM ci consente di anticipare e gestire in modo proattivo le sfide che possono emergere in cantiere, consentendoci di affrontare con tempestività e precisione le complessità del processo costruttivo.

Quali progetti hanno segnato il suo percorso professionale?
I progetti su cui ho lavorato sono tanti, ma uno dei progetti più rilevanti nella mia esperienza con Archea è stato quello relativo alla progettazione di un edificio dedicato ad una scuola pensata per ospitare programmatori. Si è trattato di un progetto estremamente complesso e stimolante, in quanto abbiamo dovuto adattarci agli elevati standard richiesti da un cliente particolarmente competente in ambito BIM. La sfida ci ha permesso di crescere professionalmente e di affinare le nostre competenze, contribuendo in modo significativo al nostro percorso nel campo dell’architettura e del BIM.

 

 

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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