Nano Labs: crescere come studio di progettazione con il BIM

Nano Labs è un gruppo di architetti, ingegneri e formatori, specializzati in servizi di consulenza e progettazione BIM per il mondo delle costruzioni, con uno studio a Milano ed uno a Napoli, come ci racconta il portavoce Francesco Carandente.

Come nasce Nano Labs e con quali obiettivi?
Questo nuovo progetto nasce dal naturale sviluppo di una realtà, quella di Mark1, di una rete di professionisti indipendenti, che aveva bisogno, per crescere, svilupparsi e avere una chiara pianificazione lavorativa, di una

Arch. Francesco Carandente

struttura organizzata. Così alla fine del 2019 è nata Nano Labs, che conserva la struttura flessibile che caratterizzava l’esperienza precedente, ma con una maggiore organizzazione. Questo ci permette di gestire specifici gruppi di lavoro a seconda della tipologia di progetti e di lavorare su progetti più complessi che richiedono una pianificazione temporale più lunga e su cui vogliamo sempre avere un elevato e costante controllo. Nano Labs è quindi una società di consulenza specializzata nel BIM per la filiera delle costruzioni che offre servizi di affiancamento dalle prime fasi di implementazione fino alle fasi di controllo in cantiere. Grazie alla nostra esperienza sul campo siamo in grado di offrire le giuste competenze in risposta alle diverse richieste di mercato.

 Come vi siete strutturati?
Al momento, abbiamo due sedi operative. La principale è a Milano, ma dato che la maggior parte dei componenti è emigrata dalla Campania, abbiamo anche condiviso l’idea di restituire al nostro luogo d’origine una realtà moderna e dinamica legata al BIM: da qui nasce la seconda sede a Napoli. Dal punto di vista strutturale, ci definiamo un ecosistema. Il nostro approccio è quello di liberi professionisti che collaborano tra loro stipulando contratti specifici per ciascun progetto e incarico. Crediamo fermamente in un ambiente di lavoro efficiente e virtuoso, basato sulla collaborazione, la gerarchia fluida e la contaminazione reciproca.

A quali clienti vi rivolgete principalmente?
Da un lato i nostri clienti privati ci affidano incarichi di supporto alla progettazione per le fasi esecutive, costruttive e di gestione di cantieri; dall’altro, anche se in percentuale minore, partecipiamo a gare pubbliche nei raggruppamenti con studi di progettazione ed imprese. Grazie ai fondi stanziati dal PNRR, quest’ultima tipologia di attività è in costante aumento. Tuttavia, poiché spesso si tratta di progetti con tempistiche molto stringenti, richiede uno sforzo notevole. Nonostante siamo lieti di soddisfare le esigenze immediate, puntiamo principalmente a consolidare il nostro impegno attraverso incarichi a lungo termine, come la pianificazione progettuale o la gestione costruttiva in cantiere.

Vista la sua esperienza sia con committenza pubblica sia con committenza privata come vede lo sviluppo del BIM?
Esiste una netta differenza di approccio tra il settore pubblico e quello privato. In generale, gli studi professionali si dimostrano più propensi all’utilizzo del BIM e spesso hanno già investito in formazione e tecnologie per una maggiore digitalizzazione, anche in vista di progetti internazionali. Questo vale anche per alcune imprese di costruzione più strutturate che hanno già avviato il percorso di implementazione del BIM. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, invece, non credo che ad oggi abbia le competenze e le strutture adeguate a trarre un vero beneficio dall’utilizzo del BIM. Spesso, in fase di gara, riscontriamo informazioni confuse e non coerenti, e l’impressione è che ci si approcci al BIM più per dovere che per un reale interesse nel comprendere il valore di una progettazione programmata. Ovviamente, ci sono anche realtà virtuose ben avviate, ma credo siano delle eccezioni.

Può raccontarci di qualche progetto in particolare sui cui state lavorando?
Tra i nostri progetti più significativi, ci siamo occupati del BIM Management per un importante progetto di riqualificazione di uno storico albergo sull’isola della Giudecca a Venezia (nella foto di copertina), lavorando direttamente per la committenza in affiancamento allo studio PMB Consulting di Project Management. Il complesso alberghiero incide su un’area di grande valore storico che è vincolato alle belle arti. Il lavoro ha richiesto l’utilizzo di standard internazionali, coinvolgendo studi di progettazione di fama mondiale.
Subentrando a una precedente struttura di coordinamento in fase di progettazione definitiva, già avviata, abbiamo dovuto interpretare il flusso di lavoro, recepire le richieste della committenza e adattare la nostra gestione a quella preesistente. Il nostro intervento ha incluso la riscrittura del piano di gestione informativa, la verifica costante delle attività di coordinamento e la supervisione sulla risoluzione delle interferenze geometriche da parte dei progettisti. Questo incarico ha rappresentato per noi un caso studio fondamentale per lo sviluppo di competenze di pianificazione, interpretazione delle esigenze e confronto con realtà internazionali. Al momento è in fase di realizzazione.
Un altro progetto di notevole rilievo ingegneristico e progettuale ci è stata commissionato da un contractor, specializzato nella progettazione e realizzazione di finiture interne, impegnato nella costruzione della stazione ferroviaria Paris Saint-Denis, firmata dallo studio Kengo Kuma & Associates (nelle foto dell’articolo).
Il nostro incarico consisteva nel supportare il contractor nell’ingegnerizzazione di alcune superfici di controsoffitto inclinate, realizzate con pannelli in alluminio sospesi. Tenuto conto che i pannelli sarebbero stati costruiti in Italia e poi trasportati in cantiere per il montaggio, abbiamo sviluppato un modello digitale e scritto algoritmi di automazione per la generazione dei componenti, la compilazione della distinta dei pezzi e la semplificazione della loro catalogazione mediante l’assegnazione di codici identificativi, inclinazioni di montaggio e angoli di taglio di ciascun pannello.
Questi due progetti esemplificano la nostra capacità di affrontare sfide complesse e di lavorare in contesti internazionali, offrendo un servizio di consulenza BIM altamente specializzato.

Quali possono essere i vostri sviluppi futuri?
Guardiamo avanti con determinazione, poiché la nostra principale sfida resta quella di consolidare collaborazioni stabili con partner e clienti, per accrescere la nostra esperienza nel campo della progettazione: l’obiettivo è quello di affermarci come realtà di riferimento nel settore, superando il limite delle consulenze BIM, e aspirando ad ottenere incarichi di progettazione sempre più rilevanti.
Siamo consapevoli che raggiungere questo obiettivo richiederà un’espansione organica, nonostante le attuali difficoltà nel reperire risorse professionali qualificate. Tuttavia, abbiamo piena fiducia nel valore delle nostre competenze e nella capacità di fornire soluzioni innovative e personalizzate che soddisfino le specifiche esigenze di ciascun cliente.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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