AI City smart city in Cina

Nascerà a Chongqing, nel sud-ovest della Cina, AI City, il campus tecnologico dedicato all’innovazione, intelligenza artificiale, robotica e big data, che ospiterà la futura sede dell’azienda di servizi intelligenti Terminus Group.
AI City è una città controllata dall’intelligenza artificiale, una smart city molto avanzata, in cui grandi quantità di dati raccolte da sensori sparsi in ogni angolo sono rielaborate dagli algoritmi per mantenere in funzione i servizi, gestire sistemi automatizzati e rispondere alle esigenze dei suoi abitanti.
In AI City Cloud Valley – questo il nome completo del progetto, avviato lo scorso aprile a Chongqing – i dispositivi connessi (dagli smartphone ai sensori dell’aria) e le piattaforme software interagiscono con le attività quotidiane di una città, dal supermercato all’ospedale. L’internet delle cose raccoglie le informazioni e le trasferisce ai sistemi di intelligenza artificiale, che li elaborano e anticipano i bisogni degli abitanti.

Il progetto architettonico
Bjarke Ingels Group
, importante studio internazionale di architettura d’avanguardia e sperimentazione spesso identificato con l’acronimo BIG, ha firmato il progetto di AI City.
Guidato da Bjarke Ingels, lo studio BIG immagina il campus high tech come il nuovo centro di innovazione per il paese,una sorta di Silicon Valley cinese in cui intelligenza artificiale e Internet of Things si abbinano a robotica, networking e big data, fornendo soluzioni per città intelligenti.
AI City è immaginata come una città in cui le persone, la tecnologia e la natura prosperano insieme, con spazi progettati per tutti i tipi di vita: la vita umana, la vita vegetale, la vita animale e persino la vita artificiale” ha detto Bjarke Ingels, Fondatore e Creative Partner di Bjarke Ingels Group.
Il design concettuale prende ispirazione dal paesaggio montano della zona in cui sorgerà. Gli edifici presenteranno un’alternanza di tetti concavi e convessi, a forma di valli e picchi montuosi. Viene immaginato un layout a griglia per l’intero sito (distribuito su 1,35.000 m2), in cui gli edifici con uffici e le aree commerciali sono ricoperti da un tetto verde.
Il primo edificio in costruzione, di 34.000 m2, è situato all’interno della zona di sviluppo industriale Hi-Tech di Chongqing. A causa dei vincoli edilizi posti dalla vicinanza con un aeroporto militare, i due lotti dell’edificio (uno sporgente e l’altro concavo) devono rispettare un limite massimo di altezza.

L’incontro tra natura e tecnologia
L’aspetto “montuoso” e i pendii degli edifici diventano un punto di riferimento per l’area destinata a ospitare attività pubbliche in cortili ampi inondati di luce naturale e ventilazione.
I tetti verdi saranno accessibili e potranno ospitare eventi all’aperto. Sotto questa “coperta verde” ci saranno spazi espositivi, mercati e punti di ristoro, aperti al pubblico. Qui, persone e robot lavoreranno in sinergia, sviluppando tecnologie e attività innovative. Il progetto include anche e-bike, veicoli robotici e auto a guida autonoma che costituiranno il nuovo e intelligente sistema di mobilità del campus.
La posizione di AI City tra le montagne di Chongqing accoglie formazioni nuvolose che proteggeranno la smart city dall’esposizione diretta al sole. I tetti sono inoltre posizionati (in base all’orientamento dell’edificio) in modo che le facciate siano protette dalla pioggia battente e dal calore solare eccessivo.
In alcuni punti, il tetto verde arriva a toccare terra, creando l’accesso ai giardini pensili. Oltre a essere una preziosa risorsa paesaggistica, il tetto verde ha anche un’altra funzione: “Per mostrare in modo simbolico come la tecnologia incontra la natura, il tappeto verde del tetto si trasforma di notte nel più grande display digitale della Cina” spiega il team di progettazione di Bjarke Ingels Group.

 

Il progetto in breve
Denominazione: AI City
Località: Chongqing, China
Area: 1,35.000 m2
Destinazione d’uso: Commerciale/Misto
Committente: Terminus Group
Progetto architettonico: Bjarke Ingels Group
LDI: Huiting
Specialista Green Building: CMCU
Specialista facciate: Forster
Consulenza strutture: BIG Engineering
Responsabili del progetto: Bjarke Ingels, Jakob Lange, Ole Elkjær Larsen
Project Manager: Per Bo Madsen, Nanna Gyldeholm Møller, Dominic James Black, Gabrielle Nadeau, Dora Jiabao Lin, Enea Michelesio
Team di progetto: Biqin Li, Yara Rahme, Natchaluck Radomsittipat, Ipek Akin, Linnea Lujak, Laura Wätte, Peter Mortensen, Sergiu Calacean, Mattia Di Carlo, Høgni Laksafoss, Jan Magasanik, Eddie Can, Annette Jensen, Mussa Algasra, Marcela Dominika Rydalska, Laurent De Carniere, Cheng-Huang Lin, Nandi Lu, Henrik Jacobsen, Seda Yildiz, Lucas Coelho Netto, Marah Wagner, Vladislav Saprunenko, Jean-Sébastien Pagnon, Dimitrie Grigorescu, Alexander Matthias Jacobson, Kamila Abbiazova, Katrine Juul, Ella Murphy, Tore Banke, Cristian Teodor Fratila, Frederic Lucien Engasser, Ulla Hornsyld, Paul Johann Kohlhaussen, Eric Li, Erik Kreider, Karolina Lepa-Stewart, Tristan Harvey, Miles Treacy, Timo Harboe Nielsen, Andy Coward, Qingfeng Li, Milan Moldenhawer, Mamak Mazaheri, Daniel Ferrara Bilesky, Jesper Petersen

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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