AI Progetti: il BIM per un maggiore controllo sulle scelte architettoniche e progettuali

default

La realtà AI Progetti nasce nel 2003 a Mestre in provincia di Venezia, come studio integrato di architettura e ingegneria, dalla fusione di altri due studi professionali che hanno sentito la necessità di sviluppare progetti in maniera integrata, coordinata e condivisa unendo la progettazione strutturale a quella architettonica e impiantistica.

Anima dell’AI Progetti sono i quattro soci fondatori due ingegneri e due architetti, Valentina Corras, Antonio Alessandri, Andrea Borin e Massimo Furlan che hanno fatto crescere lo studio arrivando oggi ad avere oltre quaranta collaboratori e un solido network di professionisti da coinvolgere in caso di necessità nei differenti progetti.

“Siamo una realtà trasversale – racconta Marco Carraro, BIM Expert di AI Progetti – ci occupiamo di diverse tipologie di progetti integrando in un unico workflow le specializzazioni: ingegneria, architettura, interior design, paesaggio, urban planning, recupero e restauro, project & construction management. I nostri clienti sono sia committenti privati sia stazioni appaltanti pubbliche e lavoriamo per affidamento diretto ma anche partecipando a gare d’appalto e concorsi di progettazione. Operiamo nei confronti del cliente come referente unico capace di seguire lo sviluppo progettuale e realizzativo dallo studio di fattibilità all’opera finita”.

Per questo motivo lo studio AI Progetti, rendendosi conto dell’importanza di seguire un metodo operativo collaborativo che porti alla condivisione dell’obiettivo progettuale, ha avviato un percorso di implementazione della metodologia BIM per ottimizzare il processo produttivo e mantenere una elevata qualità di progetto. Percorso che è stato facilitato dall’utilizzo di uno strumento come Archicad.

“Lo Studio AI Progetti lavora con Archicad da sempre, i soci lo avevano conosciuto e sperimentato già all’Università quando ancora si chiamava RadarCH e quando hanno aperto lo studio e hanno dovuto scegliere quale software di authoring utilizzare per le loro esigenze lavorative, la scelta è ricaduta naturalmente sul software di authoring Graphisoft. I progetti sono stati quindi sempre realizzati con modelli tridimensionali per gestirne le differenti complessità e sei anni fa abbiamo deciso di portare avanti un percorso BIM Oriented che portasse ad avere un maggior controllo sugli elementi e sulle scelte architettoniche e progettuali”.

Archicad si è rivelato da subito il software ideale per portare avanti questo processo di integrazione delle diverse discipline e spingere l’utilizzo del BIM e della digitalizzazione.

“Devo dire che quattro anni fa, quando sono entrato nello studio AI Progetti, non utilizzavo Archicad, ma oggi non potrei più farne a meno non solo perché abbiamo la possibilità di visualizzare ogni dettaglio di progetto in maniera tridimensionale, ma anche perché, grazie al software, è possibile avere una integrazione tra tutte le discipline in un unico modello e poter verificare le interferenze prima di arrivare in cantiere. Tutti i nostri principali progetti adesso vengono realizzati utilizzando la metodologia BIM”.

In questo processo, oltre ad essere affiancato da Graphisoft lo studio AI Progetti ha potuto contare anche sulla consulenza della Fermat Design il distributore Archicad di zona che si è rivelato un partner d’eccellenza nella buona riuscita di alcuni progetti.

“Usiamo l’ultima release del software e quasi annualmente riusciamo a fare il passaggio da una release all’altra, in questo siamo sempre stati supportati da Graphisoft e dalla Fermat Design che ci forniscono non solo assistenza ma anche formazione con una pronta risposta in caso di problematiche legate alla progettazione non solo per l’utilizzo del software in sé ma anche nella applicazione della metodologia BIM”.

Vista l’importanza che lo studio AI Progetti attribuisce alla collaborazione e condivisione dei dati utilizzano anche BIMcloud la piattaforma di Graphisoft pensata per la collaborazione multidisciplinare dove è possibile salvare tutte le informazioni in maniera pratica e sicura.

“Per andare incontro alle esigenze della committenza e permettere di prendere più facilmente le decisioni necessarie allo sviluppo di un progetto utilizziamo anche il software Twin Motion che ci permette di realizzare rendering di grande impatto visivo e di far comprendere meglio i diversi passaggi del processo di realizzazione in maniera immersiva e fedele. L’utilizzo di questo software è stato molto utile, per esempio nel progetto di restauro e adeguamento normativo dell’Ex Macello Jappelliano di Padova, soprattutto per aiutarci a comprendere meglio come l’ampliamento potesse in qualche modo dialogare con l’edificio storico realizzato nell’Ottocento e che era caratterizzato da un rigore neoclassico tipico dell’epoca”.

Il progetto del rinnovato Liceo Artistico Pietro Selvatico, sede storica dell’istituto d’arte, nonché ex macello Jappelliano in largo Meneghetti a Padova prevede il restauro conservativo, miglioramento sismico e adeguamento impiantisco degli edifici storici, e la ristrutturazione del Corpo Est, che consiste nella ristrutturazione e ampliamento dell’edificio prefabbricato con l’intento di libere le mura cinquecentesche, svuotare il piano golenale del Canale Piovego, e creare un nuovo collegamento agli edifici storici.

La porzione del complesso monumentale ospita gli uffici e gli archivi amministrativi, la biblioteca storica, alcune aule didattiche e laboratori e una serie di spazi espositivi e depositi delle collezioni storiche.

Il Corpo Est, invece, prevede i rinnovati laboratori e le aule specialistiche al piano terra mentre, al piano primo, è prevista anche la realizzazione di un auditorium/aula magna con capienza di 99 posti, accessibile anche a scuola chiusa, che darà la possibilità di realizzare anche eventi culturali aperti al pubblico esterno.

“Questo è stato per noi un progetto molto importante perché ci ha permesso di migliorare un bene storico monumentale sia dal punto di vista architettonico sia paesaggistico e rientra all’interno di uno scenario più generale di sviluppo urbano. È in qualche modo un intervento che coniuga la storia con il futuro.

La realizzazione di questo progetto ci ha permesso di trattare dei tempi per noi molto importanti nella progettazione quello del recupero storico della condivisione con la comunità e quello della sostenibilità ambientale. La committenza, la Provincia di Padova non ci ha richiesto il BIM ma è stato fondamentale approcciare questo progetto in maniera coordinata e condivisa soprattutto per avere un maggior controllo sulle interferenze”.

Un altro progetto importante per lo studio AI Progetti è stato la ristrutturazione del centro sportivo Taliercio e la realizzazione del nuovo Headquarter del Venezia Football Club ora denominato CA’ VENEZIA.

Il Centro Sportivo CA’ VENEZIA è la nuova casa della comunità calcistica veneziana, dove, un rinnovato assetto dei campi da gioco e delle infrastrutture, ospita i settori giovanile, primavera, prima squadra maschile e femminile.

Nello specifico, il progetto dell’HQ è ispirato all’architettura tipica veneziana, reinterpretata in chiave moderna e funzionale per seguire le esigenze operative della società sportiva.”.

L’Headquarter, edificio principale e cuore pulsante di tutto l’impianto, è realizzato su due piani: al piano terra è presente una zona semi-pubblica a doppia altezza con spazi relax e ristoro,mentre nella restante parte, ci sono le aree destinate all’attività tecnico-sportiva quali infermeria, spogliatoi di Prima Squadra e Primavera, nonché una palestra attrezzata.

Il piano superiore (o piano nobile) ospita invece l’area direzionale, gestionale ed amministrativa del club, con uffici e aree polifunzionali. Al primo piano un loggiato che costeggia tutto il perimetro della struttura si affaccia direttamente sui campi di calcio.

In entrambi progetti Archicad è risultato uno strumento fondamentale. Nel progetto dell’Ex Macello Jappelliano poter inserire nel modello la carpenteria metallica e avere già a disposizione tutte le geometrie dei profili ci ha reso il lavoro di controllo delle interferenze tra strutturale e architettonico davvero più semplice e lineare. In più poter utilizzare i pacchetti murari e stratigrafici ci ha permesso di valutare il progetto e averne sempre il controllo. Per il Centro Sportivo CA’ VENEZIA, invece il software si è rivelato molto utile soprattutto per la funzionalità moduli che mette in collegamento edifici diversi e ci ha permesso quindi di poter gestire geometricamente sia il singolo headquarter che l’insieme degli edifici e dei campi sportivi di tutto il complesso”.

 

Crediti immagini:
Render Liceo Artistico Pietro Selvatico, Padova
VisuaLabStudio, Chioggia (VE)
www.visualabstudio.com

Foto CA’ VENEZIA
Marco Zanta, Treviso (TV)
www.marcozanta.com

mm

Lavoro nel settore della comunicazione b2b da alcuni anni sia per testate giornalistiche che agenzie di comunicazione. Focus della mia attività è il confronto quotidiano con le nuove modalità di gestione ed elaborazione delle informazioni, le nuove tecnologie digitali, le trasformazioni in corso nelle professioni e nell’industria.


Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial