Alessandro Menozzi, SWS Engineering: innovazione e crescita con il BIM

Da sempre molto interessato e attratto alla sperimentazione e all’utilizzo delle nuove tecnologie Alessandro Menozzi è oggi BIM Manager di SWS engineering Spa, dove è entrato nel 2014 subito dopo la laurea in un momento in cui la società stava vivendo un grosso cambiamento verso l’internazionalizzazione e la digitalizzazione dei processi.

Quale è stato il suo percorso professionale che lo ha portato al BIM?
L’innovazione e la ricerca sono di vitale importanza per la crescita e lo sviluppo del settore, e ne ho compreso le potenzialità fin da subito, avendo avuto l’opportunità di studiare e lavorare per un periodo presso l’EMPA di Zurigo: uno dei migliori centri di ricerca a livello internazionale, che offre opportunità uniche, in un ambiente stimolante formato da persone di straordinaria competenza.
Ho cominciato a lavorare in SWS nel 2014, subito dopo aver conseguito la laurea magistrale in ingegneria civile presso l’Università degli Studi di Parma, attratto dall’opportunità di lavorare su un progetto molto importante che l’azienda aveva acquisito da poco (Muskrat Falls Project), ed entrare quindi a far parte di un team che stava per affrontare un grande cambiamento, deciso ad iniziare un processo di internazionalizzazione che da lì a qualche anno avrebbe cambiato le prospettive della società.
È in questa situazione che abbiamo cominciato ad investire fortemente nei processi BIM, per poter superare le sfide di un progetto molto complesso, che necessitava di processi più efficienti, strumenti che permettessero il coordinamento tra le discipline interessate e tra gli utenti coinvolti: eravamo responsabili della progettazione costruttiva e abbiamo fornito assistenza tecnica in cantiere, per un progetto da più di 1 miliardo di dollari.
Successivamente, in SWS, ho ricoperto il ruolo di progettista in diverse commesse e sono stato responsabile di progetto per alcuni progetti infrastrutturali. Le applicazioni di processi BIM si sono susseguite sempre più frequentemente e si è formato il dipartimento di cui oggi sono responsabile, che ha una sua identità ed è in continua crescita.
Attualmente, sono incaricato dell’implementazione di processi digitali innovativi in diversi tipi di progetto, tramite l’impiego di strumenti BIM, supportati da programmazione informatica e dall’uso combinato di database organizzati. Collaboro quotidianamente con il reparto R&D per sviluppare nuovi workflow e strumenti volti a massimizzare le potenzialità progettuali, organizzative e gestionali.

Quali sono le caratteristiche principali della sua figura professionale?
È una figura che si distingue per professionalità multidisciplinari, per capacità strategiche, e che possiede una formazione tecnica. È importante che il professionista, durante la sua esperienza, abbia affrontato i diversi processi tipici del nostro settore: dalla progettazione alla gestione di commesse, passando per esperienze in cantiere. L’implementazione di processi BIM, per essere completa ed efficace, andrà a interessare tutte le fasi e tutti gli strumenti del progetto tradizionale. E per queste ragioni, è necessario che il BIM Manager, abbia un’esperienza tale per cui sia in grado di conoscere il quadro complessivo, così che possa pianificare in anticipo gli step da seguire e le attività da svolgere per un’efficace implementazione. Non dovranno mancare le abilità nell’utilizzo dei vari software, così come la propensione a ricercare sempre nuove soluzioni e comprendere in anticipo le potenzialità delle nuove tecnologie, superando le difficoltà imposte dalla learning curve di programmi e processi del tutto sconosciuti e in continua evoluzione. Si contraddistingue per comprendere l’importanza di una gestione strutturata e condivisa del dato, e aver imparato i principi dei database e la straordinaria potenza del dato che contengono.

Come opera quotidianamente con quali strumenti e con quali obiettivi?
Nella quotidianità mi occupo di diverse tipologie di attività, da quelle prettamente tecniche a quelle più gestionali, passando per il supporto al commerciale. Nell’ambito progettuale mi preoccupo, in fase iniziale, della redazione di documenti contrattuali, quali OGI e PGI o BEP Pre-Post Contract, a seconda del paese in cui si opera, nonché dell’impostazione della commessa e dell’organizzazione del team di lavoro. Anche la scelta delle tecnologie migliori da impiegare e l’impostazione dei flussi informativi per l’espletamento del progetto, ricadono nella fase di setup. Inoltre, ci sono le attività di sviluppo per la creazione di algoritmi finalizzati all’automazione di processi o all’implementazione di controlli qualità per la revisione dei modelli. Così facendo, è possibile seguire l’avanzamento dei lavori passo a passo, quindi gestire il modello di coordinamento unitamente al database progettuale.
Gli strumenti adottati per le attività di modellazione appartengono principalmente alla piattaforma Autodesk, potenziate con il supporto della programmazione visuale (Dynamo) e con la scrittura di codice (Python), parallelamente a database di tipo SQL (PostgreSQL) e NoSQL (MongoDB).
Come attività trasversale, sottolineo come sia essenziale gestire ed organizzare i “digital content” che vengono sviluppati tra i vari progetti nell’ambiente di condivisione dati del dipartimento, per ottimizzare i contenuti prodotti e migliorarli di volta in volta. Infine, oltre alla partecipazione attiva nella redazione di offerte tecnico economiche, sono coinvolto nella preparazione di materiale di marketing per valorizzare i servizi digitali offerti dal nostro dipartimento.

In che modo viene utilizzata la metodologia BIM all’interno del vostro studio?
In SWS l’utilizzo dei processi BIM sono ormai la prassi nello sviluppo dei progetti. Molti di questi vengono sviluppati interamente in digitale attraverso strumenti BIM con l’elaborazione di modelli informativi più o meno complessi e dettagliati.
Esperti progettisti e giovani ingegneri collaborano quotidianamente sui vari progetti, per migliorare giorno dopo giorno l’approccio e gli strumenti sviluppati, grazie a un eccezionale lavoro di squadra.
La ricerca e lo sviluppo hanno sostenuto la crescita di SWS, e negli anni siamo stati in grado di sviluppare soluzioni innovative e tecnologiche di altissimo livello, volte ad affrontare progetti complessi in campo nazionale ed internazionale. Queste tecnologie hanno permesso un’evoluzione eccezionalmente rapida delle potenzialità progettuali.
Ciò che va evidenziato, della metodologia che utilizziamo, è l’effettiva applicazione del gemello digitale, cosiddetto digital twin. Qui il modello informativo non è più solamente un contenitore di dati, informazioni e documenti, bensì possiede un’intelligenza in grado di supportare attivamente la fase di progettazione. Questo, è possibile grazie alla integrazione del modello con la sensoristica, con i dati che ne misurano le prestazioni e con l’implementazione negli oggetti digitali delle regole, funzioni e vincoli che ne descrivono il reale comportamento.
Oggi, inoltre, stiamo investendo molto nella Realtà Virtuale e Realtà Aumentata (VR & AR), elementi importanti dell’universo degli strumenti UX (User Experience) in continua evoluzione, con grandi potenzialità che nel futuro prossimo verranno di certo impiegate in modo consistente nel nostro settore.

Mi può parlare di un suo progetto, di recente realizzazione, progettato con metodologia BIM?
Tra i molti progetti realizzati nell’ultimo periodo, posso parlare di quello sviluppato per il Thames Tideway Tunnel. Si tratta della realizzazione di una serie di tunnel idraulici che permetteranno di ampliare la capacità dell’attuale fognatura di Londra, riducendo il riversamento delle acque reflue nel fiume Tamigi in caso di piogge eccessive. Il tunnel verrà realizzato con scavo meccanizzato e prevede l’avanzamento della TBM con il contemporaneo assemblaggio dei conci prefabbricati a formare il rivestimento definitivo del tunnel.
SWS ha sviluppato uno strumento in grado di prevedere ed ottimizzare la sequenza di posizionamento degli anelli, in funzione delle caratteristiche geometriche del rivestimento, del tracciato di progetto, dei vincoli imposti, e delle tolleranze della macchina. Il tool sviluppato ha permesso di simulare fedelmente la realizzazione del tunnel tramite modellazione tridimensionale ed analizzare punto per punto le deviazioni rispetto al tracciato di progetto. In questo modo il cliente è stato in grado di individuare la soluzione ottimale per garantire il rispetto dei vincoli di progetto, supportato dai dati statistici ottenuti grazie alla suddetta analisi.

Quali sono secondo lei le prospettive future del BIM in Italia?
È indubbio che il DM 560/2017, la pubblicazioni di alcune parti della UNI11337, abbiano dato una scossa importante all’intero settore, oltre che una direzione obbligatoria da prendere. Oggi vediamo molti professionisti e aziende dell’industria delle costruzioni che hanno investito in queste tecnologie innovative, e che hanno visto un aumento considerevole della loro efficienza, dell’affidabilità del design, della collaborazione tra gli utenti coinvolti e una migliore interoperabilità.
Tuttavia, credo fortemente che per poter fare un ulteriore e fondamentale passo in avanti, e per sfruttare appieno le potenzialità e i vantaggi che queste innovative tecniche digitali possono portare all’intera filiera, è necessario che anche all’interno delle stazioni appaltanti ci sia la volontà di innovare e di investire in questi processi.
Una presa di coscienza delle reali opportunità e dei concreti vantaggi che ne trarrebbero, darebbe una forte spinta alla crescita del settore dei servizi digitali, che già oggi è notevolmente in aumento.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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