Ampliamento della Facoltà di Medicina presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma

L’ampliamento della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza” all’interno dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma ha avuto l’obiettivo di riqualificare e riorganizzare spazi e funzioni dell’intero complesso ospedaliero. L’intervento ha portato allo sviluppo di spazi esclusivamente dedicati all’attività didattica dell’Università; alla riconduzione di tutte le attività amministrative della facoltà attualmente dislocate all’interno dell’ospedale; ad un’ottimizzazione e riorganizzazione della viabilità interna e del parcheggio, e all’adeguamento degli impianti.
BIMportale ha approfondito le caratteristiche di questo progetto con Studio ABDR di Roma, che ne ha seguito la progettazione architettonica e il coordinamento BIM.

Il progetto architettonico
La nuova Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza” di Roma all’interno dell’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea si presenta come un volume puro, stereometrico, le cui facciate sono segnate da un sistema continuo di bucature orizzontali. La continuità di questo sistema trova interruzione in corrispondenza dei due prospetti principali: a sud una pensilina sorretta da una serie di pilastri irregolari per posizione e spessore indica l’accesso principale all’edificio; a nord una seconda, più piccola, pensilina segna l’accesso dal parcheggio.
Una grande pelle metallica, un brise-soleil a tubolari, arricchisce i due prospetti di accesso schermando a sud alcune bucature e mascherando, a nord, la scala esterna di emergenza.
Le aule più importanti e un locale commerciale sono collocati al piano terra al fine di generare un effetto “piazza”. Ai piani superiori il grande vuoto dell’atrio interno è perimetrato da un sistema di connettivo attorno al quale si sviluppano le aule e i laboratori. La cerniera di questo sistema è il nodo scale/ascensori che si attesta sulla vetrata del prospetto nord, secondo una logica tesa a definire e separare i flussi per migliorare la fruizione dell’edificio nella sua totalità.
Infine, l’ultimo piano è destinato agli uffici amministrativi e direzionali della Facoltà e dispone anche della possibilità di accedere a un terrazzo, utilizzabile per eventi ed occasioni particolari.

Il ruolo del BIM
Lo studio ABDR di Roma ha seguito tutto il progetto in BIM. “Lo studio ABDR aveva già implementato il BIM al suo interno, l’aggiudicazione di questo concorso sarebbe stata pertanto un ottimo banco di prova per sperimentare tale metodologia con una commessa pubblica. Da qui la decisione di utilizzare un programma di BIM Authoring come Revit già nella fase di concorso, per facilitare nel breve tempo a disposizione sia gli scambi interdisciplinari, sia la propedeuticità per l’eventuale fase successiva” spiega Michele Beccu, socio e fondatore dello studio ABDR architetti Associati.
Il BIM è stato utilizzato quindi dall’inizio, fin dalla fase concorsuale: “Si è creato da subito un sistema strutturato riguardo l’iter delle scelte progettuali architettoniche, strutturali e impiantistiche, attraverso un modello informativo agile che riportava al suo interno le varie ipotesi di studio e le relative informazioni su materiali e quantità, fino ad arrivare al modello finale di concorso. Attuare la metodologia BIM già in fase di concorso, con tempi stringenti, ha permesso di mettere a confronto le varie opzioni progettuali e quindi di valutarle velocemente all’interno di uno stesso modello informativo”.
La fase concorsuale partiva con un progetto definitivo a base gara rispetto al quale la Stazione Appaltante richiedeva una serie di migliorie progettuali da prodursi prima sotto forma di revisione sintetica del progetto definitivo e, poi, in un progetto esecutivo.
Una volta aggiudicata la gara, lo Studio ABDR ha potuto interfacciarsi con la committenza partendo già da un modello informativo sviluppato; restava da affrontare il tema normativo e la redazione congiunta del piano di Gestione Informativa (pGI) e delle Linee Guida del Modello interdisciplinare.
La redazione del progetto esecutivo di dettaglio è stata affrontata sfruttando al massimo le potenzialità del software Revit, soprattutto riguardo il lavoro in modalità condivisa e la possibilità di dialogare con i programmi di computo. La possibilità di esportare il modello nel formato Open Source IFC (Industry Foundation Classes) ha permesso gestire al meglio le interferenze interdisciplinari e le soluzioni da attuare.
In questo scenario la procedura operativa BIM, anche se a tratti con difficoltà, incomprensioni e qualche problema di comunicazione, si è rivelata un potente ed efficace strumento di condivisione, comprensione e di dialogo sul progetto con le amministrazioni pubbliche” commenta Michele Beccu.

Studio ABDR e il BIM
Il ruolo di ABDR in questo progetto ben sintetizza il processo evolutivo dell’operare in BIM che lo studio ha attraversato. ABDR negli anni ha fatto propria questa metodologia operativa, applicandola via via alle singole commesse con ruolo attivo, che dall’interesse e dalla curiosità per le potenzialità e le aperture del BIM si è trasformato in impegno costante nella sua utilizzazione e diffusione. “ABDR ha da sempre operato un massiccio investimento per la formazione dei propri operatori e collaboratori. A partire dal 2015, anche grazie al supporto di professionisti e docenti operanti nell’Ateneo di Roma Tre, ABDR ha promosso dei corsi di formazione e implementazione Revit/BIM all’interno dello Studio, totalmente autofinanziati. Questi corsi hanno visto la partecipazione di giovani architetti e collaboratori, che hanno così potuto sperimentare direttamente la metodologia BIM, i suoi fondamenti e le regole, all’interno della pratica professionale quotidiana, cioè nel vivo di progetti in corso ed elaborazioni concrete” racconta Michele Beccu.
ABDR ha anche promosso e patrocinato attività formative in campo BIM in collaborazione con importanti istituzioni culturali e associative come Inarch-ANCE, ed altre.
Il processo immersivo nella metodologia BIM è stato progressivo e continuo, per lo staff ABDR, ma anche per i coordinatori e i soci. Il lento percorso di riconversione dalle tradizionali tecnologie del disegno automatico ha portato noi soci a una sempre più profonda scoperta delle potenzialità dei modelli BIM, attraverso dettagli, spaccati, viste inedite e aspetti altrimenti difficilmente intuibili del progetto. Il tutto all’interno dell’immediatezza del processo ideativo e progettuale”.
L’implementazione Revit/BIM all’interno dello Studio ABDR è stata attuata partendo da un progetto pilota di media complessità, per trasferire nel mondo BIM quello che già era il sistema di gestione informativo del progetto esistente. Questo ha permesso una formazione mirata dei vari stakeholders, evitando tuttavia di creare un sistema rigidamente gerarchizzato, mantenendo centrale il ruolo dell’architetto e della progettazione. Lo Studio ha individuato al suo interno le figure chiave del BIM, ossia il BIM Manager e il BIM Coordinator che insieme ai Coordinatori dei progetti creano un sinergico sistema di management e controllo.
Il lavoro di implementazione del BIM all’interno di uno studio d’architettura è un processo sempre attivo. Partendo da una base ben strutturata di protocolli e procedure, ogni nuova commessa permette di approfondire aspetti diversi, dall’HBIM (Heritage BIM) alla definizione di strategie per la clash detection, il quantity take-off e l’utilizzo delle nuvole di punti. La varietà delle commesse affidate allo studio ABDR si è rispecchiata anche nella varietà di soluzioni che lo staff BIM ha trovato per rendere sempre più efficiente la propria metodologia BIM nei suoi vari ambiti d’applicazione” conclude Michele Beccu.

Il progetto in breve
Ampliamento della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università Degli Studi Di Roma “La Sapienza” presso l’Ospedale Sant’Andrea di Roma
Luogo: Roma
Tipologia: Istruzione e Sanità
Committente: Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, area Gestione Edilizia (RUP Ing. Paolo Sodani)
Fasi di Progetto: procedura aperta per la Progettazione Esecutiva e l’Esecuzione dei Lavori, anno 2015; assegnazione, anno 2016; Progetto Esecutivo, anno 2017; Esecuzione Lavori, anni 2018-2020
Progettazione Architettonica e Coordinamento: ABDR Architetti Associati
Impresa Esecutrice: SAC Società Appalti Costruzioni S.p.A.
Coordinamento BIM: ABDR Architetti Associati
Progettazione Impianti: Deerns Italia S.p.A.
Progettazione Strutture: Diego Casertano Ingegneria Strutturale
Superficie: 14.790 m2

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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