Il BIM per il Cardiff Innovation Centre

Firmato Herzog & De Meuron  Il Cardiff Innovation Centre è il primo centro di ricerca di scienze sociali del mondo, destinato ad ospitare i dipartimenti attualmente distribuiti all’interno di un vasto campus oltre a un centro di innovazione dedicato alle startup universitarie e, all’interno di un’ala separata, le strutture a servizio dell’intero polo universitario. Questo importante intervento si è caratterizzato per un esteso utilizzo di strumenti BIM di secondo livello all’interno della piattaforma Revit,  che pur non essendo richiesti obbligatoriamente in Galles sono stati adottati dallo studio di progettazione Hawkins\Brown con il pieno supporto del committente, l’Università di Cardiff. sezione-funzionale-oeaherzog-de-meuron-1Revit in particolare è stato utilizzato nella fase di conceptual design, sfruttando la sua capacità di integrare e produrre una grande quantità di metadati – rivelatasi utile per la creazione di una dettagliata pianificazione delle opere – con l’obiettivo di velocizzare i tempi di progettazione e semplificare al massimo le operazioni ripetitive in modo da alleggerire il lavoro dei progettisti e consentire loro di concentrarsi sulla risoluzione dei nodi progettuali. A supportare il software nella gestione di alcune fasi è stato Dynamo, un’estensione di programmazione visuale per Revit caratterizzata da una intuitiva interfaccia di scripting. Il corpo principale dell’Innovation Centre è infatti caratterizzato da un particolare atrio a geometria curva e in pendenza, nella progettazione del quale la forum_photos-john-cairns-oea-blavatnik-school-of-governmentpossibilità, offerta da Dynamo, di impostare coordinate e assi guida e quindi creare e manipolare tagli inclinati automaticamente si è rivelata di estrema utilità. In altre parole, invece di ridisegnare manualmente l’inclinazione di ogni singolo piano, è risultato sufficiente impostare le coordinate dei piani di riferimento e i relativi raggi, aggiornando su questa base il modello in Revit in maniera totalmente automatica. Un secondo ambito in cui l’utilizzo combinato di Revit e Dynamo si è rivelato di grande utilità è stata la gestione dei pannelli in calcestruzzo rinforzato con fibre di vetro che compongono la facciata – circa 1.000 in totale -, progettati utilizzando come base una serie di cinque pannelli variamente componibili in differenti configurazioni. Per consentire al team di progettazione di testare le diverse opzioni compositive del rivestimento è stato utilizzato uno script in grado di cambiare interno_photos-john-cairns-oea-blavatnik-school-of-governmentautomaticamente il tipo e la posizione dei pannelli stessi. Questi ultimi sono realizzati in sei diverse tonalità e texture, tre in tinta grigio chiaro e tre in grigio scuro, ad ognuna delle quali corrisponde una specifica posizione sulla facciata stessa. Utilizzando esclusivamente Revit  per definire la tonalità sarebbe stano necessario selezionare manualmente ogni pannello e modificare le proprietà del materiale; lo studio di progettazione ha a questo scopo sviluppato uno script Dynamo che ha consentito di modificare automaticamente il colore di ogni pannello in base alla sua distanza dal centro dell’edificio e aggiornarne la posizione all’interno del modello 3D.

Giornalista professionista della redazione di BIMportale, specializzato nel settore delle costruzioni, si occupa dai primi anni ’90 di tecnologie applicate alla progettazione e al cantiere. Ha all’attivo numerose pubblicazioni e collaborazioni con le principali testate di settore relative a tecniche costruttive, progettazione 3D, organizzazione e gestione dei processi di cantiere.


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