Brioschi Sviluppo Immobiliare: il BIM dal committente all’intera filiera

Brioschi Sviluppo Immobiliare SpA, uno dei principali operatori immobiliari in Italia, ha avviato un percorso di trasformazione digitale con il fine di perfezionare la propria organizzazione interna in termini di risorse e competenze, ottimizzare la gestione dei progetti e degli appalti e il coordinamento dei fornitori (studi di architettura, società di ingegneria, direzione lavori, imprese, ecc.) e migliorare la qualità del prodotto finale, creando valore aggiunto per i propri clienti. Questo percorso è supportato da Harpaceas.

Gli obiettivi prefissati si sono mostrati sin da subito sfidanti e connotati da un elevato valore strategico, tanto che Eugenio Kannès, AD di Brioschi Sviluppo Immobiliare, è stato coinvolto in prima persona e partecipe durante le varie fasi del percorso di trasformazione digitale con Harpaceas. “Siamo da tempo consapevoli dell’importanza del BIM quale principale fattore di innovazione e digitalizzazione dei processi operativi del nostro settore.” – dichiara Kannès – “Sappiamo che c’è ancora molto da fare perché questo strumento possa esplicare tutte le sue potenzialità, ma il percorso è segnato ed è necessario che tutti gli attori della filiera formino il proprio personale e si dotino di strumenti adeguati, in relazione ai differenti ruoli. A partire da noi operatori immobiliari e committenti, che in questo momento siamo forse – dal punto di vista della vera conoscenza e dell’uso del BIM – l’anello più debole della filiera. Ritenevamo quindi opportuno che questa consapevolezza venisse trasferita a tutta la nostra struttura tecnica, e che fosse necessario avviare un percorso di formazione del personale e implementazione delle metodologie.  Per questo di siamo rivolti ad Harpaceas, che ci ha assistiti con molta disponibilità, comprensione delle nostre necessità e competenza.” 

Il primo passo di questo percorso risale al 2020, quando alcuni rappresentanti della società hanno preso parte ad un corposo percorso di formazione metodologico BIM, tenuto dai consulenti Harpaceas, in cui sono stati affrontati tutti gli ambiti da considerare in merito alla gestione informativa. Il passo successivo, anche per rispondere competitivamente ad un mercato sempre più dinamico a causa del contesto storico che si stava vivendo, è stato trasformare quelle conoscenze in competenze e strumenti da utilizzare, e per farlo Brioschi ha deciso di avvalersi ancora una volta di Harpaceas.

“La trasformazione digitale abilitata dal BIM all’interno di un’Organizzazione è certamente il frutto di un percorso: sfidante e intenso. Tale percorso è sempre un unicum: nel caso di Brioschi caratterizzato da un’organizzazione snella, che coinvolge tutte le figure trasversalmente, compreso l’AD, in modo molto operativo. Il controllo e la gestione di Brioschi sull’intero processo di sviluppo degli asset rende di fatto l’azienda vero e proprio committente (soggetto proponente, esigente informazioni) con capacità di influenzare positivamente l’intera filiera per arrivare ad accrescerne il livello di maturità digitale. Questo è avvenuto agendo su tre fattori principali: conoscenze, responsabilità, autonomia e competenze delle risorse, infrastruttura tecnologica e organizzazione”, sostiene Alessio Bertella, Partner e BIM & Digitalisation Consulting Services Manager di Harpaceas.

Il percorso di trasformazione digitale attraverso il BIM è frutto di una scelta strategica che ha immediate conseguenze su molti aspetti operativi.

Occupandosi da sempre di sviluppo immobiliare, Brioschi ha al proprio interno competenze in grado di governare e controllare l’intero processo affidando all’esterno tutte le attività operative. Processo che parte dall’impostazione strategica, per poi svilupparsi attraverso la progettazione, l’iter urbanistico-autorizzativo, la commercializzazione, gli appalti, la costruzione e la consegna all’utilizzatore finale, fino alla gestione patrimoniale degli immobili in proprietà. Da qui, l’esigenza di standardizzare l’intero sistema di gestione attraverso procedure e metodologie volte a soddisfare i vari stakeholder del mercato pubblico e privato.
Le implicazioni interne sono state molteplici: Harpaceas ha condotto un assessment molto puntuale al fine di individuare i gap strategici in ambito gestione informativa da colmare e i target tecnologici, metodologici, informativi, organizzativi e di competenze per implementare la nuova metodologia.
Sono stati standardizzati i processi seguendo l’approccio definito dalle norme quali ISO 19650 o la UNI 11337, che costituiscono le best practice del mercato.
Sono stati strutturati i requisiti informativi e definiti usi e obiettivi delle modellazioni digitali che Brioschi andrà a richiedere in qualità di committente; sono state strutturate le procedure di coordinamento informativo che imporranno ai loro fornitori e, conseguentemente, a tutta la filiera.
In aggiunta all’implementazione del Capitolato Informativo per progettazione e lavori e delle linee guida BIM, Harpaceas ha supportato Brioschi anche nell’implementazione dell’ACDat; scelta ricaduta su Trimble Connect, piattaforma intuitiva che ha consentito di mantenere i processi snelli già consolidati in azienda.

Il primo ambito ad essere stato interessato dall’implementazione del BIM è stato quello della standardizzazione delle fasi di progettazione ed esecuzione dei lavori. Brioschi possiede oggi tutti gli strumenti (hardware, software, competenze e atto organizzativo) per gestire una commessa digitale. Essi saranno presto oggetto di sperimentazione su un progetto pilota.
Non è un caso che questi siano anche gli adempimenti preliminari previsti per le stazioni appaltanti e amministrazioni concedenti del settore pubblico. Si tratta infatti di best practice ormai diffuse sul mercato, che consentono di tracciare una roadmap a breve, medio e lungo termine. L’approccio metodologico strutturato appare quindi come l’unico modo di affrontare una sfida complessa, come quella della trasformazione digitale, per step progressivi, scomponendo il problema in blocchi più circoscritti e risolvendoli uno per uno.

“Quella che Brioschi ha intrapreso è una curva del cambiamento, e siamo arrivati sicuramente a recuperare il gap. L’obiettivo che verrà perseguito con il progetto pilota sarà il commitment, ovvero il coinvolgimento di tutta l’organizzazione e non solo. La trasformazione digitale avrà espresso il suo pieno potenziale quando arriverà all’engagement di tutti gli stakeholder”, conclude Alessio Bertella.

L’evoluzione dell’implementazione BIM in Brioschi riguarderà inoltre l’estensione del confine di sistema che è stato tracciato con il primo step di transizione digitale anche ad altri ambiti come la Direzione Lavori, la sicurezza, la manutenzione/gestione e l’ambito contrattuale, ossia l’armonizzazione dei contratti con la parte di gestione informativa e la conseguente scelta dei fornitori.

 

 

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Lavoro nel settore della comunicazione b2b da alcuni anni sia per testate giornalistiche che agenzie di comunicazione. Focus della mia attività è il confronto quotidiano con le nuove modalità di gestione ed elaborazione delle informazioni, le nuove tecnologie digitali, le trasformazioni in corso nelle professioni e nell’industria.


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