Enser Ingegneria: il BIM come linguaggio comune

Le società di ingegneria si trovano attualmente di fronte a cambiamenti rilevanti del modo di lavorare: ce lo racconta lo studio Enser, che realizza opere di ingegneria geotecnica, strutturale, infrastrutturale, con particolare specializzazione nelle opere civili in cui gioca un ruolo importante l’interazione terreno-struttura (fondazioni speciali, palificate, diaframmi, palancolati, tiranti, gallerie artificiali, ponti, rilevati, strade). Le attività dello studio passano dalla consulenza, alla progettazione, alla Direzione Lavori, all’assistenza al cantiere, al collaudo statico.

Qual è stata la motivazione principale della vostra scelta di implementare la metodologia BIM?
Con la globalizzazione e standardizzazione si diffondono sempre più metodi, normative, raccomandazioni, consuetudini contrattuali e in generale tutto ciò che concerne la progettazione e realizzazione delle opere. Stiamo inoltre assistendo non solo allo sviluppo tecnologico dei materiali e delle attrezzature in ambito civile, ma soprattutto allo sviluppo sempre più rapido di programmi applicativi nei più svariati settori dell’ingegneria, in grado non solo di affrontare problemi complessi, ma anche di scambiare informazioni con altri programmi di tipo diverso. Questi cambiamenti stanno portando sempre più spesso a dover affrontare problemi complessi relativi ad una particolare situazione in un certo luogo del mondo, interagendo con esperti dei più svariati settori che possono lavorare ovunque, che parlano le più diverse lingue e che hanno la necessità di ottenere comunque tutti assieme un risultato economico e di buona qualità.
È evidente allora come sia necessario porre il massimo sforzo non solo nella preparazione specifica nel settore di nostra competenza, ma anche nell’essere in grado di operare in un “ambiente” condiviso mediante procedure e un linguaggio tecnico comune. La scelta di implementare la metodologia BIM all’interno di Enser nasce dall’esigenza di migliorare la gestione dei progetti all’interno della società ma anche di aumentare la potenzialità di collaborazione con altre realtà tanto in Italia che all’estero, fornendo un servizio di alta qualità ai nostri clienti, ovunque essi siano.

Come vi siete strutturati per mettere in atto questo cambiamento?Enser ha investito sul BIM attraverso l’inserimento di giovani ingegneri interessati a sviluppare queste nuove metodologie, acquistando i software specifici in ambito strutturale e infrastrutturale, e offrendo ai soci e collaboratori la formazione necessaria all’utilizzo di strumenti e metodi di modellazione informativa; già alcuni dei nostri giovani professionisti hanno ottenuto la certificazione presso ICMQ. Tutta la nostra struttura sta operando affinché la metodologia BIM diventi parte dei processi gestionali e operativi di Enser.

Quali vantaggi riscontrate quotidianamente nella progettazione in BIM?
Uno degli aspetti più importanti di questo approccio innovativo sta nella centralità del modello digitale dal quale è possibile estrapolare tutte le informazioni necessarie alla progettazione, costruzione e gestione di un’opera. Inoltre, lavorare in maniera integrata permette di interagire quotidianamente con specialisti di altre discipline e confrontarsi in maniera dinamica su scelte progettuali e soluzioni tecniche. Infine, citiamo due aspetti pratici significativi: il primo è che l’analisi tridimensionale degli oggetti permette di evitare preventivamente le interferenze già in fase progettuale, il secondo è che il modello complessivo in BIM permette di elaborare varianti progettuali con tempi e costi ridotti rispetto ai metodi tradizionali, e questo è un vantaggio notevole in corso d’opera.

Quali sono state le maggiori difficoltà che avete affrontato?
Le maggiori difficoltà risiedono nella formazione del personale già esperto, che si sente in qualche misura minacciato da questo nuovo metodo di lavoro che richiede conoscenze metodologiche ed informatiche diverse da quelle che possiede. Una possibile soluzione è la crescita di questo personale dal punto di vista gestionale, affiancandolo ai giovani per fornire loro quel patrimonio di esperienza che a loro manca, con funzione di guida, di gestione e di controllo. Constatiamo inoltre come il processo di passaggio generalizzato al BIM sia ancora ai primi passi, e questo limita le potenzialità di interscambio e, quindi, i potenziali vantaggi insiti in questa metodologia.

Potete parlarci alcuni progetti recenti che sono esemplari del vostro percorso nell’implementazione del BIM?
Enser ha sviluppato diversi progetti nell’ambito del potenziamento della metropolitana di Parigi, attraverso la progettazione esecutiva di strutture interrate, tra cui la galleria GC03 vincitrice del Tekla BIM Award. Una galleria scavata in tradizionale in ambiente urbano a bassa copertura, che collega l’Atelier des Lilas con la futura nuova stazione di Serge Gainsbourg. L’opera, di rilevante complessità geometrica dovuta al suo sviluppo planoaltimetrico, è stata progettata attraverso l’utilizzo di software di Visual Programming in appoggio a strumenti di BIM Authoring. Un altro esempio di progettazione è il nuovo stabilimento Orogel 3 a Cesena, composto da cella automatizzata, anticelle, centrale tecnologica, reparti e tunnel di collegamento al vecchio stabilimento per l’automazione del trasporto merci di cui Enser sta sviluppando la progettazione esecutiva di tutte le strutture.

Qual è il vostro punto di vista sullo sviluppo del BIM in Italia?
Con i recenti sviluppi di norme e decreti legislativi sul tema del BIM, crediamo che in Italia si stia facendo un grande passo in avanti in termini di investimento sulla digitalizzazione del settore delle costruzioni. Non bisogna dimenticare che l’obiettivo principale è quello di portare trasparenza negli appalti pubblici e di portare la professionalità italiana a livello internazionale.

 

 

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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