Gelsomino Sabelli: Il futuro del mondo AEC in Italia è in BIM

Dopo la laurea magistrale in ingegneria edile presso l’Università di Roma Tor Vergata l’Ing. Gelsomino Sabelli si è specializzato nell’utilizzo della metodologia BIM e ha lavorato come consulente per Artelia Italia Spa. Oggi ha iniziato una nuova avventura con la società di progettazione La SIA Spa.

Qual è stato il suo percorso professionale che l’ha portata al BIM?
Il mio interesse verso il BIM risale al 2016. inizialmente ho approfondito l’argomento da autodidatta seguendo soprattutto la normativa inglese e ricercando sul web progetti che avessero seguito un flusso di lavoro BIM. Nel 2018 mi sono iscritto al master Keen della AM4 di Lecco (oggi Volcano High) dove ho avuto l’opportunità di approfondire seriamente l’argomento sia dal punto di vista teorico che pratico.

Quali sono le principali caratteristiche della sua figura professionale?
Sono un ingegnere edile che ha maturato esperienza nel campo della progettazione strutturale e architettonica. Nel tempo ho avuto modo di ricoprire i ruoli di direttore dei lavori, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione e di responsabile dei lavori. Nel settembre del 2018, dopo il Master Keen, sono entrato nel gruppo Artelia Italia e mi sono occupato dell’implementazione BIM della BU Turnkey sotto la guida del BIM Management International di Artelia a Roma, raggiungendo una maturità di livello 1 con principi di collaborazione. Il mio interesse a oggi è concentrato sul BIM nella fase di cantiere, un modello informatizzato può infatti permettere una gestione innovativa della progettazione cantieristica e della sicurezza dei lavoratori.

Quali vantaggi secondo lei porta il BIM alla progettazione?
Oggi avere all’interno di un modello informazioni è qualcosa di molto prezioso. Molto importante è soprattutto fissare sempre un obiettivo ben preciso quando si decide di procedere con un processo BIM.
La modellazione ha bisogno inizialmente di notevoli sforzi per stabilire ruoli e responsabilità, workflow, template, convenzioni di nomenclatura, famiglie, ma è assolutamente fondamentale per un ottimale raggiungimento dell’obiettivo fissato.
Il BIM senza ombra di dubbio porta vantaggi nella progettazione in quanto velocizza l’esecuzione, permette il controllo delle interferenze, la visualizzazione del modello 3d in tempo reale e riduzione delle problematiche in cantiere con dati sempre aggiornati in automatico.

Può raccontarci qualche progetto che in qualche modo ha segnato la sua carriera professionale?
Con Artelia Italia ho avuto la fortuna di lavorare alla realizzazione di una nuova concessionari Porsche Italia, dove mi sono occupato dello sviluppo del modello architettonico e MEP e per il progetto di ristrutturazione di un edificio Enel in viale Regina Margherita a Roma attraverso la definizione del workflow e la gestione della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, simulazione del cantiere per poter ottenere una maggiore consapevolezza dei rischi e delle difficoltà di esecuzione delle maestranze. In più ho avuto la fortuna di seguire diversi progetti per clienti quali Windtre e Unicredit per il rebranding di negozi e la ristrutturazione di filiali in tutta Italia.

Quali sono secondo lei le prospettive future del BIM in Italia?
Molto è stato fatto in questi ultimi anni, sia a livello normativo (le UNI 11337) sia a livello di bandi e gare, bisogna però riconoscere come il Paese viaggi a due o forse tre velocità differenti. Nelle aree più a nord c’è una consapevolezza molto più forte rispetto al centro e al sud. Sono soprattutto secondo me i committenti pubblici e privati che nel tempo dovranno avere una formazione adeguata, indispensabile per ottenere determinati obiettivi e risultati. Oggi è d’obbligo pensare il futuro del mondo AEC in Italia in BIM, ma tutti gli attori coinvolti in questa filiera devono fare ancora degli sforzi per poter definitivamente consolidare il BIM in Italia.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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