Heliopolis Engineering: Il BIM per la committenza

La società Heliopolis, fondata a Trento nel 2008, è attiva nel settore dell’energie rinnovabili e dal 2010 ha avviato diverse iniziative di rigenerazione urbana che sono confluite nella società Supernova, attiva nel settore del Real Estate. Parallelamente nel 2020 viene fondata Eletta, attiva nel campo della riqualificazione energetica per il rinnovo del patrimonio edilizio.
Il Gruppo sviluppa iniziative che uniscono rigenerazione urbana, produzione di energia pulita ed efficientamento energetico, unendo l’attenzione alla sostenibilità ambientale allo sviluppo economico-sociale dei territori per il benessere delle comunità. Infatti, ad oggi il gruppo possiede più di 800.000 metri quadrati di aree in via di sviluppo, grandi impianti di energie rinnovabili – di cui 1,3 GW in Fotovoltaico 800 MW Eolico – e sono stati riqualificati per l’efficientamento energetico circa 1.100 Alloggi con la gestione di 30 MWh in campo energetico.

Ing. Stefano Colombelli, Heliopolis

Per tutte le attività e competenze progettuali ingegneristiche, di progettazione civile, di infrastrutture ed impianti il gruppo si avvale del team Heliopolis Engineering, che nello specifico per il BIM è coordinato dall’Ing. Stefano Colombelli.

Quale è stata la ragione per intraprendere un percorso verso la digitalizzazione?
Da qualche anno l’azienda ha mosso i primi passi nella direzione del BIM cominciando a sviluppare i primi standard di processo. Il mio ingresso in azienda, un anno fa, ha portato un’accelerazione nell’implementazione del processo, grazie anche all’avvio di alcuni progetti interessanti su cui metterlo in pratica. Io ho portato la mia esperienza maturata in studi di progettazione e ho trovato un’azienda propensa al cambiamento.
Ovviamente dal nostro lato, quello della committenza, il passaggio al BIM è più veloce in termini di tempo; noi dobbiamo essere in grado di dare le giuste direttive ai progettisti e alle imprese e di controllare i modelli.
Rispetto alle aziende di progettazione non abbiamo da convertire al BIM una grande massa di modellatori o ingegneri però il nostro lavoro spazia dalla fase di concept fino a quella di manutenzione e gestione del fabbricato. Molto importante per noi è il controllo dei costi, ed in particolare l’estrazione delle quantità in tempo reale dei nostri progetti, a cui viene associato uno sviluppo temporale che ci permette di capire, in primis, se il budget verrà rispettato, e poi, di prevedere quali potrebbero essere i momenti di deficit di risorse ed evitarli. In questo percorso abbiamo implementato un CDE per gestire i file sul cloud.
Oggi abbiamo anche delle richieste da Pubbliche Amministrazioni che vogliono approcciare il BIM, visti anche gli obblighi normativi a cui devono necessariamente adeguarsi.
Noi forniamo servizi di consulenza alle stazioni appaltanti per suggerire i software di cui hanno bisogno, gli standard operativi necessari ad un controllo dei modelli ed infine direttive su come strutturarsi a livello di formazione personale per padroneggiare procedure BIM.

Quale è il vostro rapporto con le altre realtà come studi di progettazione e imprese di costruzioni?
Devo dire che si tendono a scegliere aziende in grado di gestire i progetti con un modello BIM. Nel caso in cui ci troviamo a lavorare con realtà che lavorano ancora in 2D, ci occupiamo noi di restituire dati ed elaborati grafici in un modello BIM.
Per quanto riguarda le imprese di costruzioni posso citare la nostra esperienza con CMB, che è un’impresa preparata e strutturata con cui si collabora bene.

Quali sono alcuni progetti che segnano in qualche modo il vostro percorso di implementazione del BIM?
Sicuramente il progetto di riqualificazione WaltherPark di Bolzano (nella foto principale dell’articolo – ndr), progetto di David Chipperfield Architects, è una sfida molto impegnativa, stiamo lavorando per avere un modello as-built per la futura manutenzione degli edifici e la gestione del complesso immobiliare.
Il secondo progetto per noi molto importante è la riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi a Verona, un complesso di ex edifici industriali di cui alcuni risalenti agli anni ’30. L’intento progettuale è quello di restituire la struttura storica alla città di Verona creando un nuovo spazio urbano, il progetto è ancora in fase di permesso di costruire ma i progettisti, lo studio Snøhetta, lavora in BIM e il nostro compito è stato quello di inserire i nostri parametri e i nostri standard per quanto riguarda il Quantity Surveyor&Cost Control.
Di grande interesse per noi è anche il Complesso residenziale Palazzo Piazza Borromeo a Pavia di cui stiamo finendo il progetto definitivo in CAD e stiamo impostando la procedura BIM. In questo caso il progetto prevede la riqualificazione dell’intero complesso e la sua riqualificazione ubicato in una delle piazze più belle di Pavia, Piazza Collegio Borromeo.
Infine, cito il complesso Orti Nuovi a Bergamo, in cui abbiamo sperimentato un approccio CAD to BIM, per il controllo progettuale e dei costi. Questo complesso sarò costituito da appartamenti di prestigio e nei due edifici di epoca successiva all’interno, nonché la riqualificazione dell’intera area.

 

 

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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