Le Persone e i Software al centro della prima edizione del Productivity LAB di Hilti

La trasformazione è un processo” afferma Sabina Strafinger di Hilti Italia e “la trasformazione digitale porta a mettere l’accento soprattutto sul fattore umano” specifica Prof.ssa Paola Caiazzo di SDA Bocconi School of Management. Questa la sintesi delle loro parole di apertura e chiusura dei lavori del Productivity LAB di Hilti, tenutosi presso il Bocconi Campus a Milano. Una prima edizione che promette bene e che si è animata con tavole rotonde, key speeches e workshop interattivi, coinvolgendo tutti i presenti in un “evento-laboratorio” che punta a generare produttività e creatività ingegneristica attraverso il confronto e il Fare condiviso. Non sono mancati i saluti istituzionali dell’AD di Hilti Italia, Alessandro Savino, che ha dato il benvenuto, augurando un buon Productivity LAB a tutti i presenti.       

Javed Singha e Yves Frinault, i fondatori del software Fieldwire acquisito nel 2021 da Hilti Italia, sono arrivati direttamente dagli USA per condividere con la platea del Productivity LAB la loro visione sul tema della trasformazione digitale. Fieldwire, il software di gestione del cantiere per l’edilizia è un esempio pragmatico di trasformazione digitale e nasce dall’intuizione del CEO Yves Frinault e il COO Javed Singha, due ingegneri che in passato hanno lavorato insieme presso un’azienda francese di videogiochi. Ed è proprio la filosofia del gaming che li accompagna nella visione di quello che sarà Fieldwire. Uno strumento all-in-one facile, semplice e divertente da usare come se fosse un gioco. La gestione del cantiere grazie a questo software genera pratiche virtuose di sostenibilità e produttività. L’approccio digitalizzato fa da driver per tutto il team del progetto, che hanno modo di collaborare e condividere informazioni in tempo reale. “La digitalizzazione nel settore delle costruzioni continua il suo sviluppo, con gli Stati Uniti in prima linea, in particolare a San Francisco. La scelta di un software per la gestione dei progetti è cruciale e deve essere guidata direttamente da chi lo utilizzerà” affermano Javed Singha e Yves Frinault.
Secondo i fondatori sono tre i fattori chiave da considerare nel momento in cui si decide di utilizzare un software: Adozione: Il software deve essere facile da adottare per tutti i membri del team. Anche il miglior software diventa inutile se nessuno lo utilizza; Scalabilità: Il software deve funzionare bene sia per piccoli progetti che per quelli grandi, per evitare la necessità di impiegare altri strumenti a seconda delle dimensioni di progetti; Risultati: Deve produrre risultati concreti come riduzione degli errori e miglioramenti nell’efficienza. Per fare un esempio concreto, un’azienda ha evitato una causa da 1,2 milioni di dollari grazie ad una documentazione accurata.
Un altro aspetto importante è il ritorno sull’investimento (ROI). La digitalizzazione riduce i costi legati a materiali cartacei e migliora la produttività, grazie ad una più proficua gestione del tempo e ad una minore necessità di personale aggiuntivo. Inoltre, un buon software di gestione permette di documentare tutto in modo preciso, minimizzando problemi legali e migliorando la collaborazione interna. Quando si introduce un nuovo software in azienda, è essenziale provarlo con un numero sufficiente di utenti per valutarne realmente l’efficacia. Coinvolgere almeno 7-10 persone permette di ottenere feedback più significativi e verificare se il software è adatto alle necessità del team.
Infine, l’esperienza pratica e il feedback continuo dai team che utilizzano il software sono fondamentali per migliorare e adattare le soluzioni digitali alle esigenze specifiche di ogni progetto.
“I clienti che utilizzano Fieldwire affermano come la loro esperienza lavorativa quotidiana e la produttività si siano trasformate grazie alle sue prestazioni, la semplice integrazione e facilità d’uso. Fieldwire consente ai lavoratori di essere più efficienti sul campo, risparmiando più di 1h di lavoro per utente ogni giorno. Il software è così semplice da poter essere utilizzato anche dai principianti e abbastanza potente da soddisfare le esigenze complesse dei più grandi progetti di costruzione al mondo”, concludono i Fondatori di Fieldwire.

La digitalizzazione non è solo un trend, ma una necessità per le aziende che desiderano rimanere competitive, migliorando sia la loro efficienza interna che l’esperienza offerta ai clienti. Paola Caiozzo, Fondatrice e coordinatrice del Commercial Excellence Lab, Senior Lecturer di Leadership, Organization and Human Resources presso SDA Bocconi School of Management e Paolo Guenzi, Fondatore e direttore del Commercial Excellence Lab, Professore associato di Marketing & Sales presso Università Bocconi hanno condiviso con il pubblico i seguenti punti emersi dalla loro ricerca:

  • Evoluzione digitale come macro-fenomeno: l’evoluzione digitale è un fenomeno trasversale che influisce su vari settori, processi aziendali e mercati.
  • Impatto della digitalizzazione: la digitalizzazione ha un impatto sulla produttività, l’efficienza e l’efficacia delle aziende, spingendole ad adattarsi ai cambiamenti e a implementare nuove tecnologie.
  • Gestione delle informazioni: la corretta gestione delle informazioni e dei dati è fondamentale per migliorare i processi aziendali e soddisfare le esigenze dei clienti in modo più personalizzato ed efficiente.
  • Obiettivi della digitalizzazione: le aziende possono stabilire obiettivi chiari per la digitalizzazione, sia per aumentare l’efficienza interna che per migliorare l’esperienza dei clienti.
  • Ruolo dei clienti: le aspettative dei clienti stanno cambiando, con una crescente richiesta di esperienze personalizzate, veloci e di alta qualità.
  • Esempi pratici di digitalizzazione: in numerosi casi la digitalizzazione è leva per migliorare l’efficienza interna e l’esperienza dei clienti. Si sta diffondendo inoltre la digitalizzazione dei processi di formazione, la pianificazione dei progetti e l’interazione con i clienti tramite configuratori e strumenti digitali.
  • Miglioramento della soddisfazione del cliente: migliorare i processi interni può influenzare positivamente la soddisfazione del cliente, aumentando la puntualità, la flessibilità e la qualità dei servizi offerti.

A seguire la tavola rotonda moderata da Martino Incarbone, Direttore Vendite Hilti Italia, ha coinvolto Andrea Marchiori (AD Techbau), Giuseppe Mascoli (AD Alterna), Cristiano Dionisi (Direttore Sicoi srl, Presidente Piccola Industria presso Unindustria). La tavola rotonda  ha avuto come tema l’innovazione e la trasformazione digitale nel contesto delle imprese industriali. Una delle tematiche centrali affrontate è l’importanza di coinvolgere attivamente le persone nei processi di cambiamento all’interno delle organizzazioni. L’adozione di nuove tecnologie e l’implementazione di software innovativi non possono essere efficaci se non vengono accompagnati da un adeguato coinvolgimento e supporto da parte dei dipendenti. In questo contesto, sono stati condivisi esempi concreti di come alcune aziende abbiano ottenuto successo nel migliorare l’efficienza e la produttività attraverso l’adozione di strumenti digitali e processi automatizzati, come per esempio Fieldwire e ON!Track di Hilti. In sintesi, la tavola rotonda è stata l’occasione per presentare una panoramica completa delle sfide e delle opportunità legate alla trasformazione digitale delle imprese industriali, mettendo in luce l’importanza di coinvolgere le persone, standardizzare i processi e investire nella formazione dei dipendenti. Hilti anche nella fase di training si rivela un partner affidabile che ha l’expertise di accompagnare i propri Clienti durante tutto il processo di implementazione e digitalizzazione che le aziende devono affrontare. La conoscenza approfondita del proprio business grazie a un costante lavoro di ricerca e sperimentazione gli permette di assistere e formare al meglio i propri Clienti, anticipando bisogni e necessità latenti.

“Contribuire all’evoluzione dell’industria delle costruzioni verso la piena digitalizzazione è un obiettivo che condividiamo con passione con tutti gli operatori del settore. Serve determinazione per fare progressi in questo ambito e collaborazione per raggiungerli. Nonostante le diverse origini e dimensioni aziendali, tutti noi concordiamo sulla necessità di migliorare la produttività e la qualità della vita attraverso soluzioni digitali. Le paure associate alla trasformazione digitale ci sono, ma è necessario trasformarle in benefici. Inoltre, è strategico comunicare chiaramente i vantaggi delle nuove tecnologie a chi lavora nel settore, affinché tutti percepiscano il valore del cambiamento. Infine, con orgoglio ringrazio i partner che già utilizzano le nostre soluzioni e spero che continueremo su questo percorso, per me non solo di tipo produttivo, ma soprattutto dal grande valore sociale e ambientale”, conclude Luigi Ancona, Direttore Vendite Hilti Italia.

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Lavoro nel settore della comunicazione b2b da alcuni anni sia per testate giornalistiche che agenzie di comunicazione. Focus della mia attività è il confronto quotidiano con le nuove modalità di gestione ed elaborazione delle informazioni, le nuove tecnologie digitali, le trasformazioni in corso nelle professioni e nell’industria.


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