CRA e centro diurno di Codigoro

Le case residenza per anziani non autosufficienti (CRA, ex RSA o case protette) sono strutture dedicate a persone anziane non autosufficienti che non possono restare nella propria abitazione. Le CRA accolgono persone non autosufficienti. Non sono strutture ospedaliere, ma hanno comunque un’impronta sanitaria. La pandemia ha introdotto nuove linee guida che impattano sulla progettazione di questi spazi: una delle prime CRA progettata in Emilia Romagna secondo queste linee guida è quella di Codigoro (FE), progettata in BIM dallo Studio Tecnico Gruppo Marche. Il progetto si è aggiudicato il primo premio al BIM&Digital Award 2022 nella categoria “Edifici complessi”.

Il progetto architettonico
La progettazione integrata è stata eseguita tenendo conto del contesto, degli edifici e dell’ambiente circostante: l’edificio sorgerà adiacente al Po di Volano, uno degli affluenti del Delta del Po, in una zona semi-periferica da recuperare. L’opera sarà realizzata dove sorge un edificio industriale fatiscente e in stato di degrado, che sarà demolito per lasciare il posto a una costruzione ex novo.
Le necessità progettuali sono state modificate in corso d’opera, in quanto l’edificio è stato concepito nel 2020-2021, quindi nel periodo della pandemia. L’edificio ha quindi integrato tutte quelle esigenze sorte proprio durante il periodo Covid, seguendo le linee guida del Ministero della Salute, con ambienti riservati alla quarantena e all’isolamento dei pazienti, ottenendo quindi un progetto all’avanguardia che esprime i più moderni indirizzi in campo sanitario, tecnologico e strutturale.
Sono stati richiesti dalla committenza 75 posti letto, più 10 posti in Centro Diurno, per una capacità complessiva di 85 ospiti; la capacità ricettiva è stata predisposta su due nuclei da 30 posti, ognuno dei quali suddivisibile in ulteriore due sotto-nuclei da 15 posti, più un ulteriore sub nucleo da 15 posti. Il 40% dei posti complessivi è in camera singola (31 unità), ognuna dotata di servizio igienico riservato; la struttura è dotata di accessi diversificati per utenza. I flussi sono ugualmente separati e non creano interferenze pubblico/sanitario e pulito/sporco.
La progettazione è stata eseguita secondo il principio “Evidence based design” che assegna al paziente il ruolo di “stella polare” ed impone che in ogni scelta progettuale la CRA sia “orientata” all’ospite anziano; lo sviluppo di ambienti e funzioni è stato condotto attraverso un’attenta scelta degli elementi di finitura per sollecitare le capacità degli ospiti.
L’innovazione tecnologica è stata raggiunta anche tramite l’impiego di sistemi impiantistici ad altissime prestazioni votati a raggiungere il livello di comfort ottimale, nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM 2017) e nel rispetto dei migliori criteri energetici.

Il ruolo del BIM
La progettazione è stata eseguita in BIM con software Autodesk Revit 2020: tutte le componenti architettonica, strutturale e impiantistica sono state modellate in BIM per ottenere un modello federato sicuro, controllabile ed effettivamente realizzabile. La rilevazione dello stato di fatto è stata eseguita attraverso laser scanner. Tutti i render realizzati per il committente sono stati prodotti con Enscape; per il model checking e l’output sono stati utilizzati Autodesk Navisworks e Autocad.
Quella di Codigoro è una delle prima CRA dell’Emilia Romagna a essere stata ideata nel rispetto delle nuove linee guida nate del Ministero della Salute rilasciate nel periodo Covid. La progettazione è integrata, all’interno del nostro studio riusciamo a sfruttare al massimo le potenzialità del BIM, in ambiente Revit abbiamo anche realizzato i rendering; abbiamo anche visori per poter percepire gli spazi direttamente dalla modellazione” ha spiegato l’Arch. Alessandro Castelli, CDE Manager dello Studio Tecnico Gruppo Marche e progettista architettonico di questa commessa.
Il BIM ha avuto un ruolo fondamentale anche per tenere sotto controllo i costi di realizzazione, derivati dai modelli di Revit, oltre che il cronoprogramma: “Il progetto è stato redatto in tempi brevissimi, grazie al BIM in quattro mesi sono state sviluppate cinque diverse ipotesi progettuali studiando le possibilità di propagazione di un’epidemia all’interno della struttura, studiando nel dettaglio i flussi e gli accessi”.

La società di progettazione
Gruppo Marche, con sede a Macerata, nasce nel 1969 da un gruppo di architetti e ingegneri, di età e formazione differente, sulla base di un “impegno” che tutti sottoscrissero ed intesero come una vera e propria missione da compiere. Il Gruppo nel corso degli anni ha ampliato la propria area di azione e, pur conservando nel nome il riferimento alla sua terra di origine, opera sull’intero territorio nazionale prevalentemente nel campo delle opere pubbliche. Il Gruppo ha pertanto esperienza pluridecennale nella realizzazione di progetti di architettura, ingegneria e pianificazione territoriale, e nella gestione di cantieri complessi. Con i suoi Professionisti e Tecnici, racchiude al suo interno tutte le competenze professionali necessarie allo svolgimento della commessa. La struttura è dotata della più moderna attrezzatura tecnica ed informatica, e, nello specifico, progetta dal 2012 esclusivamente con metodologia BIM. L’attività progettuale si avvale della filosofia del Project Management, ed è pianificata e controllata secondo le direttive del Sistema interno di Qualità ISO 9001, ISO 45001.

 

Il progetto in breve
Nuova casa residenza per anziani e centro diurno
Luogo: Codigoro (FE)
Committente: Comune di Codigoro
RUP: Dott. Alessandro Cartelli, poi Ing. Michele Gualandi, poi Arch. Antonio Molossi
Progettazione Definitiva: S.T. Gruppo Marche
Progettisti per la commessa:
Arch. Alessandro Castelli, CDE Manager – Coordinamento, Progetto Architettonico, Pratica VVF, Accreditamento, Igiene, Accessibilità, Paesaggio
Ing. Fabrizio Cioppettini – Progetto Strutturale e Impiantistico, Coordinamento Sicurezza
Arch. Enrico Castelli, LEED AP (ISO IEC 17024), BIM Manager
Arch. Patrizia Cercone – Collaboratrice progettazione architettonica
Arch. Chiara Ophelia Schiatti, LEED AP (ISO IEC 17024), BIM Coordinator – Collaboratrice progettazione architettonica
Ing. Michele Paccaloni – Collaboratore progettazione ingegneristica
Arch. J. Paolo Castelli – Collaboratore progettazione ingegneristica, Tecnico Acustico
Arch. Veronica Romiti, BIM Specialist – Collaboratrice progettazione architettonica
Ing. Giacomo Cioppettini, BIM Specialist – Collaboratore progettazione ingegneristica
Superficie lorda: 4.148,34 m2
Volume lordo: 16.593,37 m3
Livelli: 2 (piano terra e piano primo)
Importo dei lavori (compresi oneri per la sicurezza): 7.981.034,86 €

 

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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