Pietro Baratono: il nuovo scenario degli appalti “digitali”

Il decreto ministeriale 560/2017 – noto anche come anche “decreto BIM” o “decreto Baratono” proprio per l’importanza del suo ruolo nella sua definizione e attuazione –  è oggi pienamente vigente. BIMportale fa il punto su ciò che è stato fatto e sui nodi da sciogliere con il principale artefice del decreto, l’Ing. Pietro Baratono, dirigente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, responsabile del Provveditorato interregionale per la Lombardia e l’Emilia Romagna.

Ingegner Baratono, premessa la naturale evoluzione degli effetti del decreto 560 per quanto riguarda gli scaglioni di importo, quali sono i temi ancora da affrontare, i prossimi passi da compiere?
I temi da affrontare sono molteplici, partendo dalla qualificazione e riduzione delle Stazioni Appaltanti, con una possibile aggregazione fra di loro in modo tale da raggiungere quella capacità tecnica necessaria per affrontare appalti con un minimo di efficienza, competenza e di organizzazione. In secondo luogo va rielaborato il decreto sui livelli di progettazione, che deve tenere conto dei “metodi e strumenti elettronici specifici” previsti all’art.23 comma 13 del Codice, per evitare che appalti “digitali” debbano obbligatoriamente essere ancora accompagnati dalla documentazione cartacea prevista nel Regolamento 207, per le parti non abrogate. Altro tema da sviluppare è la possibilità di appaltare le opere partendo dal progetto definitivo nei casi di utilizzo del decreto 560, per consentire quella collaborazione concettuale tra progetto, realizzazione e gestione che è la base dell’approccio digitale informativo.

Sul breve periodo, quali possono essere le maggiori criticità sia nell’attuazione del decreto che nel perseguimento degli obiettivi di digitalizzazione, trasparenza, efficienza degli appalti pubblici che si pone?
La criticità principale è la resistenza al cambiamento, che è un fatto naturale specie nella Pubblica Amministrazione, e che può essere facilmente superato anche con un ricambio generazionale, necessario soprattutto a seguito dei numerosi pensionamenti senza sostituzione occorsi negli ultimi anni. Poi vi è il tema della semplificazione, della diminuzione delle regole cogenti che necessitano di tempi notevoli per la loro evoluzione al confronto della velocità con cui si espande l’innovazione.

Uno dei problemi centrali è sicuramente l’impreparazione delle Pubbliche Amministrazioni, locali in primis. Quali sono le attività messe in atto dal Ministero per supportare le amministrazione nel percorso previsto dal decreto?
Il Ministro Toninelli  ha inserito la digitalizzazione degli appalti quale tema strategico e prioritario del Ministero e delle società vigilate. La conseguenza di questa azione è un piano di formazione continua del personale tecnico ed amministrativo.  Gli appalti di opere che utilizzano il DM 560 sono in crescita, e l’aumento degli importi a base d’appalto indurrà una espansione della digitalizzazione in primis nelle Imprese e nei Professionisti che si aggiudicano le commesse, poi nei subappaltatori e fornitori. In parole semplici avverrà una disseminazione digitale nella filiera del mondo delle Costruzioni. Fondamentale appare in questo contesto la responsabilizzazione e la formazione dei funzionari pubblici, tema questo che non può essere disgiunto da una revisione degli attuali meccanismi incentivanti, che appaiono immotivatamente penalizzanti.

Tra i vari temi collegati, l’avvio del sistema dell’Albo dei Commissari di gara…
Nell’ambito degli appalti “digitali” si porrà il problema della competenza dei Commissari di gara in tema di modelli informativi (BIM). La Stazione Appaltante potrà certamente aiutare la Commissione con le strutture di supporto che dovrà necessariamente avere in tema di BIM, ma questo potrebbe essere un problema, se non affrontato ne giusti tempi e modi.

La Commissione Digitalizzazione Appalti Pubblici che presiede è ancora attiva, quali sviluppi potrà avere?
La Commissione ha esaurito il suo compito nel 201; lo stesso DM 560, però, prevede adesso l’istituzione di una Commissione di Monitoraggio, la cui composizione istituzionale è ora allo studio degli Uffici del Ministero.

Può segnalarci, sia a livello nazionale che per quanto attiene al suo Provveditorato, le opere sopra la soglia dei 100 milioni di euro su cui si sta già lavorando in accordo con i contenuti del decreto?
Il Provveditorato non ha al momento opere da appaltare sopra la soglia dei 100 milioni di euro. Sono in corso di elaborazione dei progetti con l’utilizzo di modelli informativi, previsti nel DM 560, per soglie inferiori; una volta approvati, sarà dato corso alle gare di lavori già dal 2019.

In conclusione, un suo parere sui provvedimenti recenti del governo in materia di appalti pubblici: revisione del Codice Appalti e decreto sblocca-cantieri. Cosa ne pensa?
Sono entrambi temi importanti. La semplificazione del Codice, eliminando qualche incertezza introdotta da una normazione cogente accanto ad una non sempre chiaramente volontaria – e mi riferisco al Codice ed alle Linee Guida – reintroducendo un Regolamento appare molto importante, insieme ad un efficientamento delle procedure di programmazione, finanziamento ed approvazione delle opere, introducendo soprattutto delle semplificazioni nelle procedure approvative e nei meccanismi di spesa, che oggi appaiono spesso farraginosi.

 

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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