La biblioteca centrale di Seattle (Settle Central Library) è un edificio alto 11 piani, dalla forma irregolare e con facciate trasparenti realizzate in vetro e acciaio. Ha una superficie di 34.000 m² e può contenere fino a 1.450.000 libri. Aperta al pubblico nel 2004, nel primo anno di apertura fu visitata da oltre 2 milioni di persone e ancora oggi accoglie quotidianamente fino a 12.000 visitatori, molti attratti tanto dall’architettura dell’edificio, quanto dai libri che si trovano al suo interno.
La biblioteca fu concepita come un’opera di celebrazione dei libri e la sua forma dall’esterno è inusuale, poiché si scelse di adeguare la struttura dell’edificio alla sua destinazione d’uso, piuttosto che il contrario.
Il progetto architettonico
L’edificio è stato progettato dagli architetti Rem Koolhaas e Joshua Prince-Ramus in collaborazione con lo studio di LMN Architects di Seattle, che hanno firmato un progetto decisamente fuori dagli schemi La struttura presenta infatti forme asimmetriche, superfici inclinate e angoli geometrici particolarmente sfidanti. Con la facciata in vetro e acciaio dal motivo a rombi, gli architetti hanno voluto realizzare un edificio “trasparente”, che si innalzasse dal centro di Seattle come una colossale pila di libri di cristallo. Poco meno di 12.000 m2 di facciata in vetro conferiscono al “Cristallo” il suo aspetto e consentono una vista spettacolare sulla città.
L’obiettivo del progetto era quello di creare un edificio che onorasse i libri e, allo stesso tempo, riflettesse i principali progressi tecnologici nel settore.
BIM e tecnologia al servizio del design
Il team di costruzione ha utilizzato la tecnologia per realizzare obiettivi di design straordinariamente ambiziosi, a cominciare dalla facciata, composta da migliaia di pannelli di vetro incastonati in una rete d’acciaio multiforme.
Il BIM ha consentito ad architetti e ingegneri di collaborare per dar vita al progetto ed è stato utilizzato per modellare il complesso sistema di rivestimento dell’edificio. L’acciaio è stato sottoposto a scansione digitale ogni giorno per creare un modello 3D as-built.
Il team BIM di dell’impresa costruttrice Hoffman ha utilizzato la scansione per regolare il lavoro e mantenerlo perfettamente allineato con la geometria pianificata.
Nella facciata infatti ogni elemento aveva una dimensione a sé, non c’erano due elementi uguali tra loro, a causa della geometria e dell’asimmetria dell’edificio. Ogni elemento influiva sul design e sulla costruzione dei vari giunti, compresi i collegamenti in acciaio.
Hoffman ha quindi condotto uno studio per determinare la dimensione e la forma ottimali del diamante, sia in termini di costruibilità che di costi. L’impresa ha lavorato a stretto contatto con gli architetti, gli gli ingegneri strutturali di MKA e con Seele, il subappaltatore specializzato nella progettazione di facciate continue, per stabilire la dimensione e la spaziatura della griglia e ottimizzare così luce, prestazioni ed estetica del fabbricato.
Una volta che l’intero edificio è stato modellato e le forme in acciaio assegnate, MKA e Hoffman hanno studiato i giunti angolari destinati a congiungere gli elementi di acciaio. Invece di dettagliare ognuno dei giunti (più di mille pezzi), MKA ha sviluppato un “kit di parti” con dettagli individuali applicabili a diverse condizioni.
L’attività di laser scanning
La sequenza di montaggio della struttura in acciaio era complicata, poiché i pannelli della griglia in acciaio dovevano essere appesi e imbullonati man mano che la costruzione procedeva, e non erano ammissibili errori. Il processo richiedeva indagini continue ed estremamente accurate.
Hoffman ha quindi utilizzato la scansione laser digitale, tecnica relativamente comune oggi, ma assolutamente all’avanguardia all’epoca (ricordiamo che l’edificio è stato terminato nel 2004). Ha “scansionato” ogni pannello da almeno tre punti separati, esaminando i rapporti grafici e, sulla base di questi, eseguendo le regolazioni sul campo, spingendo o tirando l’acciaio fino ad arrivare alla posizione corretta. Una volta che l’acciaio risultava ben posizionato, veniva fissato definitivamente.
Nella fase di costruzione, Hoffman montava la struttura in acciaio al mattino, eseguendo il laser scanner nel pomeriggio, analizzando i rapporti la sera, in modo da riferire i risultati ai lavoratori già la mattina successiva. Per rispettare il programma serrato dei lavori, la sequenza è stata seguita rigorosamente. Questo ha consentito di regolare tutti pannelli, verificarne la posizione e prevenire qualsiasi errore “a catena” corrispondente, riuscendo a realizzare nei tempi previsti la facciata, composta da oltre 10.000 elementi in vetro e 30.000 m2 di profili di alluminio.
Il progetto in breve
Biblioteca centrale di Seattle
Luogo: Seattle, WA
Progetto architettonico: Rem Koolhaas, Joshua Prince-Ramus, LMN Architects
Committenza: Seattle Public Libraries
Impresa esecutrice, laser scanner e BIM: Hoffman Construction
Ingegneria strutturale: MKA (Magnisson Klemencic Associates), Skilling Ward Magnusson Barkshire
Facciata: Seele
Superficie: 34.000 m²
Superficie facciata: 11.900 m²