Autostrade, Aspi usa la blockchain per le ispezioni di ponti e gallerie

Il piano di digital transformation varato da Autostrade per l’Italia (Aspi) vale investimenti per 200 milioni di euro in 3 anni e mette al centro le applicazioni innovative per la manutenzione e la sicurezza. La necessità di eseguire controlli a tappeto su tutte le opere infrastrutturali presenti sul territorio italiano ha infatti portato ASPI ad avviare una rivoluzione nei sistemi di monitoraggio e di ispezione di ponti, viadotti e gallerie.

Gestire le infrastrutture significa gestire dati, ovvero tutte quelle informazioni utili per identificare e classificare l’opera che entra a far parte di un grade database indispensabile per programmare le attività di manutenzione garantire il controllo del patrimonio infrastrutturale.

D’ora in poi sarà quindi la tecnologia blockchain a supportare gli ispettori nelle attività di controllo e ispezione di ponti, viadotti, gallerie.

La blockchain, nata nel settore finanziario, risponde all’istanza di cristallizzare le informazioni e i dati derivanti dalle ispezioni sullo stato delle opere e renderle univoche, sicure, non modificabili, trasparenti e accessibili in un registro aperto e senza un controllo “superiore” del dato immesso.

La blockchain sarà utilizzata nel corso delle ispezioni periodiche delle infrastrutture esistenti, intese come una prassi da consolidare nel percorso di conoscenza, finalizzato al controllo nel tempo dello stato di salute delle opere. ASPI è partita in Liguria, nell’estate del 2020, con l’impiego di laser scanner e georadar per indagare sulle strutture esistenti che al momento sono soggette alla seconda fase dei controlli e all’ esecuzione degli interventi di manutenzione attivati in seguito alla prima fase di indagine.

La tecnologia supporta gli ispettori nelle attività di controllo e ispezione. A partire da novembre 2020, Movyon (società del gruppo Aspi che si occupa dello sviluppo di soluzioni tecnologiche) Ibm e Fincantieri Nextech, hanno dato vita ad Argo, un sistema che consente agli ispettori di svolgere gli accertamenti sullo stato di conservazione dell’opera.

I tecnici coinvolti nelle attività di ispezione possono accedere in tempo reale, via tablet, a tutte le informazioni dell’opera: calcoli e disegni del progetto originario e degli interventi successivi; controlli e manutenzioni programmate; indagini e prove sui materiali; esiti e dettagli delle precedenti ispezioni.

Il tablet è lo strumento attraverso il quale il tecnico può anche eseguire il caricamento di informazioni sui dettagli e le foto rilevate nel corso dell’ispezione che vanno ad arricchire il “gemello digitale”, ovvero la replica digitale dell’opera che riproduce le fedeli caratteristiche della reale.

Questi confluiscono in un unico grande database a disposizione delle strutture interessate come la Direzione centrale gestione rete e le Direzioni di tronco per la pianificazione delle attività di manutenzione. Si tratta di dati trasmessi in tempo reale al database Ainop, la piattaforma cloud attivata dal MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità) per ricevere e tenere sotto controllo i dati delle attività di sorveglianza delle singole concessionarie.

 

Giornalista professionista della redazione di BIMportale, specializzato nel settore delle costruzioni, si occupa dai primi anni ’90 di tecnologie applicate alla progettazione e al cantiere. Ha all’attivo numerose pubblicazioni e collaborazioni con le principali testate di settore relative a tecniche costruttive, progettazione 3D, organizzazione e gestione dei processi di cantiere.


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