Stefano Bellini, Fermat Design: Vicini ai nostri utenti 

Fermat Design nasce nel 2006 nel settore CAD e nell’Information Technology, nel corso degli anni ha sviluppato e integrato le proprie competenze per facilitare e ottimizzare i processi produttivi e di progettazione dei propri clienti accompagnandoli in un percorso verso l’implementazione del BIM. Con l’obiettivo di essere sempre vicini ai propri utenti l’azienda si rivolge a cinque regioni: Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Toscana e Sicilia, come ci racconta Stefano Bellini Responsabile Commerciale per la Toscana, con la collaborazione di Maicol Gatto, Direttore Commerciale.

Quali sono i punti forti della vostra offerta?
Il nostro principale obiettivo è quello di essere vicini ai nostri clienti supportandoli come partner sia nell’utilizzo del software Archicad, del quale siamo rivenditori nelle regioni in cui operiamo, sia nel percorso di implementazione della metodologia BIM. Per questo motivo in ogni regione abbiamo un referente tecnico commerciale del luogo che comprenda le esigenze locali. Facciamo poi una riunione commerciale tecnica alla settimana in modo tale da condividere le diverse esigenze di ogni regione e capire come muoversi meglio per aiutare i diversi clienti e risolvere le loro problematiche.
Per esempio, per avvicinarci a chi vuole approcciare la modellazione tridimensionale abbiamo realizzato un corso di 26 ore che pone le basi per la creazione di un modello. La formazione che offriamo è un nostro grande punto di forza. Oltre ad Archicad abbiamo anche altri prodotti come Bexel Manager per la gestione delle diverse fasi di cantiere e Digit FM un gestionale per la manutenzione e il facility management del costruito che pensiamo possa essere molto utile alla Pubblica Amministrazione.

Quali sono i vantaggi che può portare il BIM all’industria delle costruzioni?
L’industria delle costruzioni sta avendo una grande evoluzione e sempre di più ci rendiamo conto che il processo di digitalizzazione è in atto e non si può tornare indietro. Per questo risulta sempre più importante sviluppare un percorso di implementazione del BIM che porta a una ottimizzazione dei processi con conseguenti risparmi in termini di tempo e costi. Ovviamente il cambiamento è anche culturale per questo ci offriamo come professionisti in grado di affiancare i clienti nelle scelte giuste e del percorso più adatto alle singole esigenze. Non tutte le realtà sono uguali e hanno le stesse esigenze operative è quindi giusto che il percorso da affrontare sia in questo senso il più personalizzato possibile.

Quali sono gli aspetti delle attività BIM e della digitalizzazione per i quali affiancate i clienti?
Prima di tutto quando approcciamo un nuovo cliente cerchiamo di capire cosa vogliono ottenere dalla modellazione tridimensionale e dal BIM e anche come sono strutturati e se hanno bisogno di una formazione del personale o di acquisire nuove professionalità. Il nostro è un servizio a 360 gradi per qualsiasi tipologia di professionista all’interno della filiera delle costruzioni. Offriamo quindi corsi di formazione, servizi di consulenza sui diversi progetti ma anche momenti di incontro ed eventi dove è possibile fare networking e risolvere insieme le diverse problematiche di ogni realtà lavorativa.
Per agevolare i processi di condivisione tra progettisti e imprese di costruzione abbiamo recentemente avviato il Progetto Icons creato in collaborazione con la scuola di Costruzioni di Vicenza Andrea Palladio e abbiamo realizzato un’applicazione che permette una maggiore collaborazione in ottica BIM. Cerchiamo di sensibilizzarli molto sull’importanza di un processo strutturato che coinvolga la filiera soprattutto in momento come questo dove conoscere i dati di un progetto permette di risparmiare sui costi dei materiali e di ottimizzare i tempi di realizzazione.
Un nostro obiettivo è quello che anche le maestranze in cantiere possano leggere un modello BIM senza più bisogno di tavole e progetti stampati. In questo è molto di aiuto anche il programma BIMx di Graphisoft che permette di avere su qualsiasi device il modello tridimensionale in BIM.

Può citare qualche progetto significativo di consulenza?
Le maggiori richieste che ci arrivano oggi riguardano prima di tutto il passaggio dal bidimensionale al tridimensionale e alla progettazione parametrica. Per questo abbiamo creato un percorso che permette di passare facilmente dalla progettazione 2D a quella 3D. Noi offriamo quindi un template di base su cui iniziare a lavorare con le impostazioni che possono servire per utilizzare disegni bidimensionali e trasformarli in un modello parametrico. In questa direzione abbiamo anche prodotto dei traduttori che importano ed esportano i diversi formati e abbiamo creato un portale dedicato ai nostri utenti in cui sono caricati brevi video che spiegano i principali comandi per la progettazione parametrica. Questo è il primo passo che bisogna fare verso il BIM. Chi ha già fatto questo salto ci richiede, invece di migliorare la propria produttività implementando il BIM sia per l’ottimizzazione dei progetti interni allo studio sia verso l’esterno per poter creare processi in grado di permettere un dialogo tra le differenti professionalità se software diversi senza la perdita di dati. Devo dire che non solo noi diamo il nostro apporto ma dai nostri clienti possiamo sempre imparare anche noi qualcosa in più, per esempio, da una grande azienda del settore edilizio di Udine ho potuto constatare l’efficacia di affiancare un giovane esperto di software a un professionista senior con esperienza sul campo per poter avere un risultato particolarmente efficace.

Qual è secondo voi lo scenario BIM in Italia? Quali prospettive, quali sviluppi?
Se parliamo del BIM nella Pubblica Amministrazione e facciamo riferimento al Decreto Baratono credo saranno necessarie delle proroghe perché le stazioni appaltanti non sono pronte si stanno muovendo piano piano grazie all’aiuto di professionisti, enti e associazioni ma siamo ancora molto lontani dalla reale applicazione. Invece sicuramente nel privato c’è molto più interesse e una spinta maggiore alla digitalizzazione. Credo però che in generale manchi ancora da parte delle istituzioni un aiuto che convinca tutti a intraprendere questo percorso.

 

 

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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