Torre Milano

Torre Milano è lo sviluppo residenziale di OPM (Impresa Rusconi e Storm.it) in Piazza Carbonari a Milano, firmato dallo Studio Beretta Associati e realizzato da Nessi & Majocchi S.p.A: 80 metri di altezza per 23 piani fuori terra e un 24° piano con belvedere sulla città.
L’intervento nel suo insieme dialoga sia con la scala urbana più prossima, costituita da un’edilizia residenziale bassa e ricca di verde (Villaggio dei Giornalisti, Maggiolina), sia con un raggio visivo più ampio che riconduce ai recenti interventi del centro direzionale di Porta Nuova. La composizione razionalista, ispirata ai grattacieli simbolo del boom economico della Città di Milano, intende inserire un elemento di ordine, tenendo conto delle vicine architetture di Giò Ponti e Luigi Caccia Dominioni.
Nei 23 piani della Torre, che si trova proprio alle spalle di Porta Nuova e di Palazzo Lombardia, sono in fase di completamento un totale di 88 unità immobiliari di tagli differenti, di cui 86 (pari all’98%) già venduti. Nei piani interrati sono stati realizzati 150 box auto.

Il progetto architettonico
L’intervento è caratterizzato dall’attacco a terra della torre progettato al fine di integrarsi con gli edifici esistenti. Il complesso infatti è composto anche da due corpi di fabbrica: il primo a nord, di tre piani, che si collega alla disposizione a pettine degli edifici prospicienti via Belgirate; il secondo a sud, di due piani, che completa la cortina esistente di via Stresa congiungendosi tramite un giardino al verde di piazza Carbonari. Rispetto all’area di 4.900 m2 occupata dal precedente stabile, Torre Milano occupa una superficie di 1.130 m2, liberando ben 3.308 m2 a verde. I lavori interessano una superficie commerciale complessiva di circa 10.500 m2.
L’edificio, che sarà ultimato entro il 2022 per un investimento complessivo di 45 milioni di euro, è stato progettato e realizzato secondo i più elevati standard di sostenibilità in classe energetica A: 190 pannelli fotovoltaici sul tetto produrranno 68,4 KW di energia. Una vasca con capacità di 15.000 litri, inoltre, si occuperà della raccolta delle acque piovane a scopo di irrigazione.
Ogni appartamento è dotato di un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC), che garantisce un costante ricambio di aria pulita e asciutta recuperando il calore di quella naturalmente espulsa. Grazie inoltre all’installazione di filtri UV all’interno degli impianti VMC, la salubrità degli ambienti interni delle unità viene garantita impedendo la circolazione di virus e batteri lungo le canalizzazioni e dunque all’interno dei singoli appartamenti.
Torre Milano garantirà ai futuri abitanti la massima vivibilità grazie all’efficienza dei tagli delle unità abitative, caratterizzate da “piante” razionali e regolari. Lo studio sul layout degli appartamenti riprende il modello dei soggiorni alti un piano e mezzo, approfondendo le tipologie già sperimentate negli sviluppi di via Scarsellini e via Ampère.
Tutti gli appartamenti dispongono di terrazzi e ampie logge esterne vivibili 360 giorni all’anno. Comfort e qualità sono le linee guida che hanno contraddistinto anche l’allestimento degli interni, per i quali sono state scelte finiture pregiate grazie alla collaborazione con Milano Contract District: grazie all’accordo siglato con la società, i futuri residenti possono scegliere inoltre se usufruire dell’Interior Pack per godere di un servizio di arredamento all inclusive.
Altro tratto distintivo del progetto è lo smart living: per la prima volta in Torre Milano ogni appartamento ha in dotazione Alexa – il servizio di interazione vocale di Amazon che permette di controllare i diversi ambienti della casa con la voce – integrato con la piattaforma MyHOME_Up di BTicino. Una nuova concezione dell’abitare risultato della collaborazione tra Amazon e Impresa Rusconi, la prima società europea di costruzioni con cui l’azienda americana ha firmato una partnership.
A completamento dell’elevato standard degli appartamenti un ricco bouquet di spazi e servizi a uso esclusivo dei condomini: la zona wellness, accessibile direttamente dall’ascensore condominiale, con palestra e piscina di 20 m di lunghezza le cui ampie vetrate si affacciano sul giardino, campo da bocce, lo spazio co-working con terrazzo, la sala feste anch’essa con ampio terrazzo, l’area giochi, il parco condominiale, la zona lounge e svago nella Hall e il belvedere posto al 24° piano, che regalerà a tutti i residenti una vista unica e mozzafiato su Milano, il tutto valorizzato dalla presenza di spazi verdi particolarmente studiati.

Il ruolo del BIM
La volontà da parte della Committenza di adottare la metodologia BIM per lo sviluppo e la gestione del processo progettuale è stata condivisa sin dall’inizio con il team di professionisti coinvolti nel progetto.
Gli obiettivi indicati nel CI (capitolato informativo) e declinati dallo studio Beretta Associati nel PGI (piano di gestione informativa), sono stati raggiunti grazie all’utilizzo di strumenti digitali in grado di processare un’elevata quantità di dati e informazioni.
La possibilità di produrre oggetti geometrici tridimensionali ai quali assegnare parametri, valori e contenuti informativi sulla base di codifiche preordinate ha consentito ai progettisti di gestire processi complessi in modo semplice e ordinato.
In ottica di gestione dei costi e delle tempistiche di cantiere, le quantità riportate all’interno del CME (computo metrico estimativo) sono state estrapolate direttamente dai modelli e organizzate secondo una struttura di WBS (work breakdown structure – struttura di scomposizione del lavoro) funzionale alla gestione della commessa.
Il coordinamento dei modelli disciplinari all’interno di un unico modello federato ha consentito di raggiungere un elevato grado di efficienza e precisione nell’individuazione delle criticità. L’utilizzo di procedure di comunicazione automatizzate ha velocizzato il processo decisionale riducendo al minimo il tempo necessario per l’assunzione di soluzioni condivise.
L’individuazione delle interferenze geometriche è stata effettuata mediante l’utilizzo di software dedicati, come Navisworks, mentre le verifiche relative alle incoerenze normative sono state processate grazie a Solibri e alla costruzione di regole operative create sulla base della legislazione di riferimento.
La creazione di viste tridimensionali – necessarie per comprendere gli spazi e percepire in modo inequivocabile il carattere materico delle superfici – è stata sviluppata mediante l’utilizzo di . L’affinamento fotorealistico è stato effettuato con programmi dedicati.
Secondo l’Arch. Jacopo Grossi, BIM Manager di Beretta Associati, “la metodologia BIM consente, mediante l’utilizzo di strumenti digitali, di passare dallo sviluppo del progetto alla gestione del processo riducendo al minimo le possibilità di errore. Si genera in tal modo un percorso virtuoso che porta ad un cambio di paradigma per cui le competenze dell’architetto e dell’ingegnere dovranno necessariamente ampliarsi sino a toccare ambiti tradizionalmente non afferenti al proprio campo d’azione”.
In definitiva l’introduzione di strumenti digitali innovativi ha dato vita ad una rivoluzione metodologica che cambierà per sempre l’approccio al processo progettuale.

 

Il progetto in breve
Torre Milano
Tiplogia; Immobiliare
Luogo: Milano
Committenza: OPM (Impresa Rusconi e Storm.it)
General Contractor: Nessi & Majocchi SpA
Progettazione Architettonica: Studio Beretta Associati
Progettazione e direzione strutture: SCE Project
Fornitura calcestruzzo: Holcim Italia SpA
Altezza: 80 m
Superficie commerciale complessiva:  10.500 m2

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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