Marco Di Ludovico: progettazione integrata per l’adeguamento sismico

La maggior parte degli edifici italiani ad uso residenziale (77% circa) è stata realizzata prima del 1981, quando solo il 25% circa del territorio era classificato sismico. La necessità di un adeguamento sismico del patrimonio edilizio italiano porta in luce l’importanza del BIM e di una progettazione integrata a supporto di interventi di consolidamento e di messa in sicurezza strutturale, come ci racconta il professor Marco Di Ludovico, Associato di Tecnica delle Costruzioni del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Quando ha cominciato a interessarsi al BIM soprattutto in riferimento alle sue attività di docenza?
Il mio interesse per il BIM è nato diversi anni fa quando ho avuto modo di collaborare tramite l’Università di Napoli al progetto Innovance, quindi proprio agli albori di questa tematica in Italia. Adesso affronto questo argomento a livello scientifico soprattutto per quanto riguarda lo studio dell’impatto che una progettazione integrata basata sulla metodologia BIM può avere nella gestione del progetto sul costruito esistente, in particolare per la gestione della sicurezza strutturale e del rischio sismico. La grande sfida che dobbiamo porci è proprio quella di ragionare in termini integrati sull’edilizia esistente. Il BIM è sicuramente il futuro, ma non è una questione soltanto di software e nuove tecnologie, deve essere visto come un nuovo modo di pensare e di progettare completamente differente.

Quali sono secondo lei i vantaggi di un approccio di questo genere soprattutto nella gestione del patrimonio edilizio?
Nel recupero e manutenzione del costruito e la messa in sicurezza di un edificio si ragiona molto con una netta separazione tra le problematiche strutturali e quelle non strutturali, ma bisogna sradicare un po’ questa modalità di pensiero e cercare di avere una visione di insieme che sia in grado di affrontare ogni possibile problematica in sinergia con le altre. Questo può essere possibile con una progettazione integrata in grado di mettere in dialogo le diverse professionalità verso un unico obiettivo.

Come recepiscono gli studenti queste tematiche? Mostrano interesse verso questo nuovo approccio?
Vedo moltissimo interesse da parte degli studenti, che si rendono conto di quanto la progettazione integrata sia il futuro e richiedono quindi di poter approfondire l’argomento sviluppando tesi di laurea in quest’ottica utilizzando sempre di più software adeguati e con una nuova mentalità di approccio al progetto.

Su cosa sta lavorando in questo momento?
A livello scientifico stiamo studiando l’applicazione del BIM alla salvaguardia dei beni monumentali, in particolare sulla città di Pompei, cercando soluzioni e materiali tecnicamente efficaci. Quello che è interessante è soprattutto lo studio di un nuovo standard di oggetti da poter inserire in un modello BIM, che ovviamente risultano completamenti diversi da quelli che possono essere usati nel progetto di un nuovo edificio. Stiamo sviluppando una ricerca anche sulla salvaguardia e previsione del rischio sismico in interventi su scuole ed edifici scolastici, con una particolare attenzione anche al benessere e alle prestazioni a livello energetico. Un argomento interessante da sviluppare è soprattutto quello di riuscire a capire come gestire un progetto di interventi a fasi temporanee a seconda dei periodi di chiusura delle scuole e una gestione del cantiere che sia in grado di ottimizzare tempi e costi. In questo senso è sicuramente di aiuto una progettazione integrata orientata al BIM e alla collaborazione e condivisione.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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