De Castillia 23 premiato come “Progetto terziario di eccellenza 2023”

“L’intervento di De Castilla 23 è particolarmente significativo, perché parte da un edificio esistente che è stato completato con soluzioni innovative e materiali all’avanguardia. Particolare attenzione all’efficienza energetica”: queste le parole di Mario Breglia al 31esimo forum di Scenari Immobiliari, dove l’edificio mangia-smog De Castilla 23, realizzato per Gruppo Unipol, è stato premiato.

De Castillia 23 è un progetto che dimostra che progettare in maniera sostenibile è possibile e che si può operare in maniera virtuosa su edifici esistenti, supportando l’idea che la rigenerazione urbana non interessa solamente interventi sullo spazio aperto, ma che può riguardare con successo anche l’ambiente costruito. Una strada che è d’obbligo percorrere per avere un impatto maggiormente sostenibile sul pianeta. Il progetto – firmato Progetto CMR – riporta in vita un vecchio edificio, rimasto per anni incompiuto e abbandonato, riconsegnando quindi alla città di Milano un luogo all’altezza dell’innovazione e della contemporaneità che caratterizza il contesto circostante.

L’ intervento di riqualificazione a 360° mira non soltanto a rivoluzionare gli aspetti puramente estetici dell’edificio, ma che va anche e soprattutto a incrementarne la funzionalità, le prestazioni energetiche e l’efficienza complessiva dell’immobile. Tratto qualificante del complesso è la facciata, cucita sull’edificio come un prezioso tessuto di vetro che restituisce giochi di luce e un’immagine sempre diversi a seconda del punto da cui la si guarda, come un organismo vivente, che muta il suo aspetto anche quando gli utenti ne fuoriescono. Una facciata prismatica, dinamica ed elegante, che dialoga con gli edifici vicini, ben inserendosi nel linguaggio architettonico del distretto.

La pelle di De Castillia 23 è una pelle eco-attiva, grazie ad una facciata di vetro che permette di offrire un’illuminazione naturale per il 70% dell’orario di lavoro, riducendo notevolmente il consumo di energia elettrica. Le restanti superfici esterne, realizzate con materiali Active Surfaces –  innovative lastre ceramiche eco-attive di Fiandre Architectural Surfaces installate con un sistema di facciata ventilata di Granitech, entrambi brand di Iris Ceramica Group – sono in grado di assorbire ben 59 kg di ossido di azoto all’anno grazie alle loro proprietà antinquinamento, l’equivalente di quanto farebbero 200.000 m2 di aree verdi, migliorando sensibilmente la salubrità degli spazi interni ed esterni.

Anche il sistema linfatico dell’edificio è caratterizzato da impianti di ultima generazione, che utilizzano fonti rinnovabili per la produzione energetica. Il sistema fotovoltaico, integrato in copertura, produce circa 40.000 kWhel di energia pulita, evitando l’emissione in atmosfera di 13 tonnellate di CO2  all’anno. Così come una pompa di calore ad acqua di falda ad altissima efficienza sfrutta l’energia geotermica sia per il riscaldamento che per il raffreddamento degli uffici, senza rilasciare inquinanti nell’ambiente circostante.

Completa il progetto la realizzazione di 2.000 m2 di verde con piantumazioni che assorbono 12 tonnellate di CO2  per restituire 9 tonnellate di ossigeno all’anno.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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