Domenico Moriello, Technip Energies: BIM e business intelligence per controlli e previsioni

Dopo la laurea in Ingegneria Civile, specializzazione Geotecnica, presso la Seconda Università degli Studi di Napoli, Domenico Moriello ha approfondito i temi del BIM frequentando il Master Master F.lli Pesenti del Politecnico di Milano. Nella sua esperienza professionale ha declinato la sua passione per analisi dei dati e digitalizzazione nel settore Oil & Gas e oggi è Construction Engineer System Group Leader & Product Manager di Technip Energies e lavora con BIM e Power BI, come racconta in questa intervista.

Qual è stato il percorso professionale che l’ha portata a interessarsi di BIM?
Da sempre appassionato di informatica, dopo la laurea in Ingegneria Civile specializzazione Geotecnica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli ho frequentato il Master F.lli Pesenti del Politecnico di Milano per diventare BIM Manager. Al termine del percorso di studi ho svolto un tirocinio presso Autostrade Brescia – Padova, con sede a Verona, lavorando al progetto Autostrada A31 Nord – Valdastico Nord, al quale è seguita un’esperienza professionale in Saipem. Dal 2019 sono in Technip Energies, inizialmente nel ruolo di Construction Engineer System per poi diventare, circa un anno fa, il coordinatore delle attività BIM e 3D lato costruzioni, con la carica di Construction Engineer System Group Leader.

Come operate in BIM all’interno di Technip Energies?
In Technip Energies faccio parte del dipartimento Construction Method Center, più precisamente nel nostro team siamo utilizzatori dei modelli BIM per fini costruttivi. I modelli BIM da noi utilizzati vengono modellati da altri dipartimenti o anche da società esterne e che noi sfruttiamo per ottenere studi ed analisi utili per i progetti in termini di gestione dell’avanzamento dei lavori, workfront e constructability.
Interagiamo con specialisti di diverse discipline, riuscendo a creare un modello BIM federato, facendo dialogare con un linguaggio comune le tante e diverse informazioni che riceviamo dall’esterno. Per fare questo utilizziamo l’applicativo iConstruct BIMFlow, plugin di Navisworks, che ci permette di disegnare i flussi definendo sequenze e automatizzando alcune azioni, facendo poi confluire le informazioni nel Common Data Environment, che nel nostro caso è Autodesk Construction Cloud.
Qui i dati provenienti dai modelli BIM vengono archiviati e letti all’interno di un modello 3D, a cui ci connettiamo tramite Autodesk Platform Services (ex Autodesk Forge).
Grazie a diversi flussi automatici, il modello 3D si aggiorna automaticamente, con notevole risparmio di tempo, riducendo gli errori umani e rendendo il processo scalabile e riproducibile su diversi progetti aziendali. La situazione è quindi semplice da gestire, anche quando in azienda ci sono nuove risorse  operative e persone che magari non hanno vissuto in prima persona lo storico dei progetti.

Lei di cosa si occupa nel suo ruolo attuale?
Mi occupo della digitalizzazione delle costruzioni in ottica di BIM Management: digitalizzazione dei processi legati al BIM e l’analisi dati. Nell’ottica BIM, capita spetto di affiancare gli esperti delle varie discipline e BIM Specialist per standardizzare i loro output e mi occupo dell’analisi dei dati.
Il nostro gruppo di lavoro utilizza NavisWorks per leggere i modelli BIM ed organizzare processi di gestione del modello federato, tale modello viene poi utilizzato per fare analisi utili al processo decisionale utilizzando dati ed applicativi di costruzione. Quindi la mia figura è un po’ ibrida, deve avere competenze di BIM ma anche di data analysis. Allo stesso tempo, infatti, sono esperto di Power BI, che ci consente di creare dashboard e di ottimizzare ed efficientare la gestione di grandissime quantità di dati.

In Technip Energies avete inoltre sviluppato la app EasyPlan3D: di cosa si tratta?
È un’applicazione web based e accessibile da pc, tablet e smartphone. Tale applicazione è sviluppata seguendo una metodologia Agile.
EasyPlant 3D ci permette di leggere i dati esterni (relativi per esempio a planning, progress, commenti, avanzamenti lavori, condizioni del cantiere, ecc.) e di rifletterli nel modello BIM. In questo modo analizziamo i dati riuscendo a legarli al modello tridimensionale: quelle che fino a qualche anno fa erano tabelle Excel oggi possono essere visualizzate in 3D, sul modello, nel progetto, riuscendo a trasmettere in concreto informazioni prima difficilmente leggibili.
L’app risulta essere un prezioso strumento di lavoro per chi si occupa di planning, di procurament, di ingegneria, di costruzioni, direzione lavori, clienti, subcontrattori… Un intero progetto e lo stato di ogni singolo oggetto può essere gestito e monitorato in tempo reale.
Tutto questo è possibile grazie all’interazione con Microsoft Power BI, un software di business intelligence utile a connettere, trasformare ed elaborare differenti origini dati non correlate in informazioni dettagliate, coerenti, visivamente coinvolgenti e interattive.

Dal punto di vista di utilizzatori di modelli federati, le diverse discipline specialistiche oggi sono effettivamente integrate o ci sono ancora problematiche di standardizzazione e interoperabilità?
I problemi sono ancora legati alla qualità di dati dove i singoli dipartimenti a volte possono risultare “slegati” tra di loro. E’ oggi quindi necessario implementare una “cultura” del dato e di standardizzazione dei processi. Per esempio in Technip Energies seguiamo diversi progetti di diversi centri operativi: Italia, Francia, Spagna, India, USA…è quindi chiaro che la standardizzazione dei processi gioca un ruolo fondamentale.
Fortunatamente negli ultimi anni c’è stata una forte evoluzione, l’attenzione alla standardizzazione e all’interoperabilità è aumentata tantissimo, il flusso è migliorato, ma non siamo ancora dove dovremmo essere: c’è ancora del lavoro da fare.

Quali sono i vantaggi che il BIM, e più in generale la digitalizzazione, portano in concreto nel vostro lavoro quotidiano?
Il BIM e la business intelligence ci permette di gestire un’enorme quantità di dati e, allo stesso tempo, di monitorare il lavoro dei subcontrattori che operano per noi. Seguiamo l’avanzamento dei progetti, la disponibilità dei materiali, il fronte lavoro. Oltre a poter fare data analysis cross database, il BIM è a supporto della validazione dei dati e ci consente di rilevare eventuali discrepanze tra progetto e realtà.
Un altro vantaggio importante è quello legato alla condivisione: per utilizzare la nostra app non servono installazioni o capacità informatiche particolari, anche una persona non skillata in pochi clic riesce a riesce a navigare nel modello 3D e leggerne le informazioni. Il valore aggiunto è che riusciamo a coinvolgere in questo processo tante persone non specializzate in 3D e BIM, abilitando una condivisione sia orizzontale sia verticale.
Inoltre, in termini di analisi, riusciamo a fare delle previsioni migliori: vediamo con i nostri occhi, in un modello 3D, ciò che in passato era un file Excel di miliardi di celle difficilmente leggibili e fruibili.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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