Ripensare il paesaggio urbano attraverso la riqualificazione, demolizione e ricostruzione del patrimonio edilizio esistente, privilegiando efficienza energetica e tutela dell’ambiente; questi alcuni degli argomenti affrontati nell’ambito del XVII Convegno Giovani Imprenditori Edili, tenutosi lo scorso 13 maggio a Roma, nel corso del quale ampio spazio è stato dedicato al tema della digitalizzazione dell’edilizia grazie all’utilizzo del BIM. Particolare accento è stato posto sulla necessità di promuovere l’utilizzo del Building Information Modeling quale strumento per la gestione integrata e informatizzata di tutte le attività del processo edilizio. In modalità Bim si eseguono oggi le più importanti opere di ingegneria e architettura del mondo, mentre in Italia ancora è poco diffuso; secondo un’indagine dell’Ance all’interno del proprio sistema associativo, infatti, solo quattro Associazioni su dieci hanno comunicato che ci sono sul proprio territorio alcune imprese che adottano il Bim, soprattutto di medio – grandi dimensioni, così come ancora insufficiente è la conoscenza e l’utilizzo di questo strumento da parte della committenza, sia pubblica che privata. Secondo ANCE giovani, al contrario, è necessaria una vera e propria strategia nazionale per il BIM da adottare a livello governativo, similmente a quanto fatto dagli altri Paesi europei, che deve non solo fissare percorsi o roadmap di obblighi legislativi, ma anche investire economicamente sul BIM per accompagnare e sostenere la transizione del mondo produttivo così come la formazione di tutti i soggetti coinvolti.
