ISA: l’uso del metodo BIM nella progettazione di facciate continue

ISA è una società che progetta, produce e installa facciate continue. Nata oltre cinquant’anni fa come piccola azienda nel pesarese, si è sviluppata nel tempo a livello nazionale diventando un punto di riferimento sul mercato. “Ci occupiamo principalmente di realizzare facciate customizzate. – spiega l’Ing. Carlo Cervellieri, Head of R&D di ISADisegniamo e sviluppiamo i profili e li posiamo in opera cercando di soddisfare le richieste del disegno progettuale e della committenza”.

Ing. Carlo Cervellieri

Diversi anni fa l’azienda ha intrapreso un percorso di digitalizzazione dei processi e di implementazione del BIM. “In ISA il BIM è entrato nel 2017/18 – prosegue l’Ing. Cervellieri – quando ci è stato richiesto dalla committenza di sviluppare a posteriori e quindi a cantiere quasi concluso un digital twin dell’edificio che potesse essere utilizzato per la sua futura gestione e manutenzione. La nostra prima vera commessa in BIM risale però al 2019, quando la committenza e gli altri enti del progetto richiedevano un coordinamento BIM in fase di progettazione. E già da quella esperienza abbiamo potuto comprendere i vantaggi di una gestione del progetto coordinata e condivisa perché permette di conoscere le possibili interferenze prima di arrivare in cantiere con un’ottimizzazione dei processi”.

Per formare il proprio personale ed essere in grado di approcciare in maniera più completa la metodologia BIM, ISA si avvale anche della consulenza dell’Arch. Gabriele Piacentini, che si sta occupando di creare uno standard operativo che può servire al tecnico, ma anche all’installatore e all’officina, e sta gestendo la componente BIM di due

Arch. Gabriele Piacentini

importanti progetti: edificio D nel complesso “The Sign”, a Milano, e GA20 + edificio F nel complesso “Walther Park”, a Bolzano.
“Quello che da circa un anno sto cercando di fare come consulente – spiega l’Arch. Piacentini – è affiancare i tecnici per creare un workflow interno condiviso e permettere il passaggio da Revit a Inventor senza la perdita di dati e informazioni nella produzione , tenendo sempre presente l’importanza dell’utilizzo del disegno tecnico di dettaglio bidimensionale (al momento gestito in AutoCAD), che fa parte del workflow dell’azienda, lavorando quindi in un ambiente “ibrido”, quando necessario.  Avere uno strumento che ti permette di gestire in maniera precisa ogni fase del progetto permette di avere anche una produzione più veloce e una successiva installazione più semplice. Un modello BIM con le giuste

The Sign – Ed. D – dettaglio

geometrie e metadati ad esse abbinati, permettono di risolvere in meno tempo le problematiche risparmiando tempi e costi anche di produzione. Il BIM è decisamente un valore aggiunto”.
Per poter portare avanti il percorso di implementazione del BIM nei processi aziendali sono stati prima di tutto formati i project designer manager con corsi erogati da un ente specializzato. “Il nostro è un settore talmente specialistico che richiede un tipo di preparazione specifica con uno sguardo sempre attento alla produzione; bisogna sicuramente conoscere molto bene Revit ma anche essere in grado di utilizzare i giusti template e permettere che qualsiasi utilizzatore del modello abbia a disposizione una libreria di oggetti BIM cui poter attingere. Ogni progetto ha una sua tipicità e ci occupiamo di architetture evolute e ogni modello deve poi permettere di produrre elaborati di officina; è, quindi, necessario che il processo sia sempre di più ottimizzato. Ci stiamo muovendo per far dialogare

The Sign – Ed. D – dettaglio

sempre di più i due software. Digitalizzare l’azienda è una sfida che dobbiamo assolutamente vincere per rendere tutto più automatizzato, e di conseguenza preciso e di qualità sempre più alta”.

Symbiosis – Ed. F – dettaglio sezione

Se il BIM sta diventando sempre di più parte integrante della progettazione ci sono ancora delle problematiche che devono essere risolte. Secondo l’Arch. Piacentini: “In Italia si deve ancora veramente passare dal cartaceo al formato digitale per il momento il formato contrattualizzato è il pdf ma speriamo che in un prossimo futuro le informazioni possano essere consegnate direttamente in un modello BIM. Le committenze stanno sempre di più capendo l’importanza e il valore del BIM ma non sempre sono del tutto consapevoli di come utilizzarlo per il futuro. A volte chiedono ad esempio livelli di dettaglio nella progettazione e produzione del modello che non sono necessari all’utilizzo che ne dovranno fare per la manutenzione e il facility management”.

Symbiosis – Ed. F – dettaglio angolo

Progetti importanti sviluppati da ISA tra i molti in portfolio segnaliamo tra i più recenti  Symbiosis Edificio D e Symbiosis Edificio F, interventi di rigenerazione urbana promosso da Covivio a sud di Porta Romana a Milano e direttamente gestiti in ambiente BIM dell’Ing. Cervellieri, e The Sign, nell’area sud-est milanese nelle vicinanze dell’università internazionale IULM. “In questi progetti – spiega l’Ing. Cervellieri  – stiamo sperimentando l’utilizzo di Revit per capire se tutti gli elementi disegnati e mandati in produzione siano effettivamente corrispondenti. Il software ci è quindi

GA20 – vista generale

molto utile come controllo di lavorazione e come filtro per l’officina per riuscire a tenere traccia della produzione. Il nostro approccio ai progetti è quello di cercare di coordinare sia gli altri consulenti sia il cliente parlando tutti la stessa lingua in questo modo credo sia possibile evitare le problematiche di cantiere e ottimizzare tempi e costi. Internamente invece stiamo affrontando la sfida della formazione del personale e questo aspetto importante di comunicazione e

GA20 – loggia

scambio con l’officina produttiva per limitati gli errori umani e ottenere un risparmio sui costi. Un processo che in sintesi deve portare a una maggiore qualità dell’esecuzione e una maggiore redditività della commessa”.

mm

Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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