The Sign

The Sign è il nuovo business district che ridisegna lo skyline di Milano sud-ovest. Il complesso, ad opera di Covivio su design della società di progettazione integrata milanese Progetto CMR, nasce come riqualificazione di un ex sito industriale degli anni ’50 che acquista, oggi, una veste completamente nuova, in linea con il fermento culturale e creativo che caratterizza l’area in cui si è sviluppato.

Il progetto
Oggetto dell’intervento è il recupero dell’ex Fonderia Vedani e la sua successiva riconversione in un nuovo complesso, costituito da tre edifici direzionali da 9, 11 e 3 piani fuori terra ciascuno.
Il concept sviluppato dal team di Progetto CMR interpreta il recupero urbano secondo molteplici chiavi di lettura, operando sia al livello dell’architettura del singolo edificio che ad un livello più ampio, con l’obiettivo di ricongiungere il sito con il contesto circostante e di ricostruire un dialogo con le altre aree del quartiere.
L’architettura del nuovo complesso vuole trasmettere visivamente il valore innovativo del progetto, in linea con i nuovi complessi che sorgono vicino: i tre corpi di fabbrica sono accomunati da una facciata fortemente contemporanea e accattivante, una serie di lembi dorati che si alternano alle trasparenze del vetro in una sequenza vivace e vibrante. Ad interrompere il gioco della scansione pieno-vuoto, un elemento che è stato inserito per unire idealmente i tre edifici in un unico e armonico complesso: una frattura trasparente che corre lungo tutte le facciate e che costituisce il “segno” distintivo del progetto. Nel ricostruire la connessione con il quartiere gioca un ruolo determinante l’ampia zona verde prevista dal progetto, che rende l’area di intervento accessibile e permeabile, riaprendola nuovamente alla comunità. In particolare, lo spazio compreso tra gli edifici (c.a. 4.000 m2) è stato pensato come ideale prolungamento del parco del vicino complesso IULM, dando così vita ad un unico grande corridoio verde che vivacizza l’area.
La sostenibilità ambientale e sociale sono pertanto i due punti focali dell’intervento, studiato anche per raggiungere la certificazione LEED Platinum. Il progetto prevede infatti soluzioni per incrementare la vivibilità del sito, unite a sistemi per una gestione efficiente delle risorse utilizzate dal complesso, come l’acqua e l’energia: rete duale, recupero dell’acqua meteorica per l’irrigazione, tetti verdi, impianti refrigeranti innovativi, soluzioni per il miglioramento della qualità dell’aria e del benessere termico all’interno degli edifici. Inoltre, verranno utilizzate piante autoctone per le aree a verde, così come legno proveniente da foreste certificate.

L’approccio BIM al progetto
Data l’elevata complessità̀ e l’importanza dell’opera è stato indispensabile procedere con un approccio BIM. Lo descrive nel dettaglio l’Ing. Marco Ferrario, Presidente di Progetto CMR: “La scelta di proporre al Committente l’applicazione del processo BIM per la progettazione del complesso The Sign è risultata vincente sotto diversi aspetti.
Il progetto della facciata, biglietto da visita dell’organismo edilizio per chi entra in città dall’ingresso sud, è il risultato della perfetta integrazione di aspetti funzionali e compositivi.
La pelle di un edificio costituisce da sempre il filtro tra le condizioni climatiche esterne e lo spazio condizionato interno, determinando al tempo stesso “il vestito” dell’edificio e le sue prestazioni, sulla scorta dell’adeguatezza delle specifiche prestazionali, della progettazione e della realizzazione di una molteplicità di componenti e sistemi tra di loro coordinati. La progettazione con processo BIM anche dell’involucro edilizio è risultata la più idonea allo scopo, in virtù dell’innato approccio integrato che lo caratterizza e della possibilità di controllare in un unico ambiente le diverse componenti in gioco. Fin dalle prime fasi di concept, la genesi formale delle facciate è avvenuta attraverso la produzione di tre modelli parametrici adattivi. Grazie alla parametrizzazione di alcune informazioni dimensionali, è stato possibile, attraverso la modifica manuale del dato inserito nel parametro (es.: sporgenza, altezza o spessore dei singoli aggetti) poter visionare istantaneamente l’effetto estetico delle cosiddette “pinne” e verificare contemporaneamente sia le modifiche di slp derivanti, a garanzia del rispetto dei limiti consentiti, che la fattibilità tecnologica delle soluzioni generate.
Oltre a questo aspetto, in fase di realizzazione, il processo BIM tramite il Common Data Enviroment ha di fatto rappresentato il veicolo perfetto per lo scambio dei dati – geometrici e informativi – e per il coordinamento progettuale con i facciatisti in cantiere, selezionando di volta in volta la soluzione costruttiva più idonea direttamente sui modelli informativi.
In sintesi BIM per aumento del controllo, BIM per maggiore integrazione, BIM per esplorare molteplici soluzioni.”

La società di progettazione
Progetto CMR è una società specializzata nella progettazione integrata (architettura, design e ingegneria), nata nel 1994 con l’obiettivo di realizzare un’architettura flessibile, efficiente ed ecosostenibile partendo da un’approfondita analisi delle esigenze dell’utente finale. La sede centrale è a Milano, ha uffici in diverse città nel mondo: Roma, Atene, Pechino, Hanoi, Istanbul, Jakarta, Mosca, Tianjin ed è partner di EAN – European Architect Network.

Il progetto in Breve
Tipologia: Uffici
Location: Milano
Cliente: Covivio
Progettista: Progetto CMR
Superficie: 56.000 m²
Aree verdi e piazze: circa 10.000 m²
N. edifici: 3
N. piani fuori terra:
– Edificio A: 9 piani+piano terra
– Edificio B: 11 piani+piano terra
– Edificio C: 3 piani+piano terra

 

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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