Mirko Bonechi, Tacheolab: tanti ambiti applicativi per rilievi scanner laser e modellazione HBIM

Tacheolab è una società che nasce dall’evoluzione dell’attività professionale trentennale nel settore della topografia, progettazione edilizia e urbanistica. BIMportale ha intervistato il fondatore e Amministratore unico, Mirko Bonechi.

Qual è stata la sua esperienza professionale che l’ha portata a fondare Tacheolab e al BIM?
La mia esperienza professionale comincia all’inizio degli anni Novanta come geometra presso uno studio di ingegneria. Ho vissuto gli anni della trasformazione tecnologica, l’arrivo di Autocad, dei primi plotter, del passaggio ai software. Ho sempre avuto un atteggiamento proattivo in relazione alle novità tecnologiche, atteggiamento che ho mantenuto anche nella mia esperienza professionale successiva in uno studio di progettazione fondato da me con altri soci. Dopo l’avvento della crisi del 2008 che ha avuto ripercussioni sul mondo della progettazione edilizia, ho deciso di cambiare completamente approccio e lavoro, ho voluto creare un’azienda con una visione differente, che garantisse ai clienti massima attenzione, costi e tempi certi e tanta passione. Il BIM è stata un’evoluzione naturale di questo percorso iniziato con uno scanner, nuvole di punti e gestione 2D delle immagini. Oggi rilievi laser scanner 3d e modellazione BIM sono alcuni servizi che, con un’altissima specializzazione, Tacheolab offre a supporto dei grandi studi di architettura ed ingegneria e della committenza privata e pubblica.

A che punto è secondo lei la diffusione del BIM in Italia?
Nella Pubblica Amministrazione, e in alcuni casi anche nella committenza privata, è ancora necessario sviluppare competenze relativamente a questa metodologia; riscontro che anche nei grandi studi di ingegneria e architettura, dove ormai la metodologia BIM è affermata e diffusa, c’è un gap generazionale.

Possiamo citare qualche vostro progetto BIM?
A Firenze abbiamo curato il modello HBIM dell’ex Borsa Merci e un progetto di musealizzazione con la digitalizzazione dell’edificio di Palazzo Strozzi. Abbiamo una forte esperienza legata a palazzi storici e beni sotto tutela delle Sovrintendenze, ci occupiamo dell’analisi del degrado e della digitalizzazione in BIM degli edifici, del controllo delle interferenze e di tutte le attività complementari alla progettazione.
Si sta diffondendo sempre più anche l’attenzione al digital twin, in questo campo possiamo citare il modello che abbiamo realizzato per lo Stadio di Firenze e tutta l’area Nord di Campo di Marte: per questo incarico è stata realizzata una campagna di rilievo con il laser Scanner 3D completata con fotogrammetria da drone di tutto lo stadio e di tutte le aree limitrofe. In seguito è stato realizzato il modello, attraverso l’uso dalla nuvola di punti, geometrie architettoniche complesse in ambiente BIM Revit con la restituzione di planimetrie, sezioni, spaccati assonometrici e render. Il modello ottenuto è stata la base di lavoro architettonico strutturale sulla quale i vincitori del concorso internazionale per le la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi e le aree circostanti, svilupperanno il progetto.

Mettete le vostre tecnologie anche al servizio di altri campi applicativi…
La nostra competenza tecnologica e di modellazione 3D ci permette di spaziare in settori diversi da quelli dell’edilizia e dell’architettura. Ad esempio, con i nostri modellatori abbiamo ricostruire parti dello scheletro stampando in 3D a dimensione naturale e, utilizzando la realtà aumentata, abbiamo ricostruito digitalmente Big John, il triceratopo più grande del mondo, restaurato a Trieste dalla società Zoic srl e battuto all’asta nel 2021 in Francia per 6,6 milioni di euro.
Anche per il museo di Dogna (UD) stiamo seguendo un progetto di realtà aumentata per animare degli antichi rettili nella sezione paleontologica ricostruendo l’habitat dei dinosauri in Carnia 200 milioni di anni fa.
Infine cito la ricostruzione, sempre in AR, di una foresta jurassica presentata in occasione di una fiera a Abu Dhabi per offrire un’esperienza immersiva al pubblico.

Al momento quali lavori particolarmente “sfidanti” state seguendo?
Stiamo realizzando la modellazione HBIM di un grosso complesso storico, su committenza pubblica; è un edificio particolarmente complesso che ci viene richiesto di restituire in un modello particolarmente affinato dal punto nella qualità della modellazione e riccamente popolato di informazioni, facendo una distinzione tra il modello architettonico e quello strutturale, che dovranno essere entrambi arricchiti con l’analisi del degrado.

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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