Studio Tecne 2000: affrontiamo le sfide della progettazione con Archicad

La storia e attività dello Studio Tecne 2000 inizia nel 1965 con Giuliano Pardi che è riuscito a trasmettere il suo spirito da innovatore e sperimentatore anche ai figli Massimiliano e Marco. Nel 1992 infatti si uniscono anche loro alle attività del padre e insieme fondano lo Studio Associato Tecne 2000 con sede a Portoferraio in provincia di Livorno.

Per offrire al cliente uno studio di progettazione che punta a standard di qualità elevati i suoi fondatori hanno capito fin da subito l’importanza dei nuovi strumenti e tecnologie nella gestione di una commessa, questo gli ha permesso di seguire progetti architettonici di complessità e dimensioni differenti sempre però con un servizio altamente competitivo. Secondo l’intento dello studio l’impegno professionale deve essere sempre sostenuto da un articolato programma di ricerca progettuale per questo le attività dello studio tra committenze pubbliche e private spaziano dalla bioclimatica all’abbattimento dell’inquinamento elettromagnetico e del Radon, passando dal recupero delle acque meteoriche e reflue, prevedendo la riduzione dei consumi energetici con utilizzo di fonti alternative.

Dall’ingresso dell’Arch. Massimiliano Pardi, lo studio Tecne 2000 ha deciso di implementare Archicad all’interno delle sue attività lavorative come software ideale per lo sviluppo delle sue commesse. “Ho conosciuto Archicad ai tempi dell’università” – racconta l’Arch. Massimiliano Pardi, socio fondatore dello studio Tecne 2000 – “quando ancora si chiamava Radar e ne ho riscontrato fin da allora la facilità di utilizzo, dopo la laurea ho quindi convinto lo studio a investire in questo software e acquistare la licenza e abbiamo iniziato con Archicad 6. La nostra scelta è ricaduta su Archicad rispetto ad altri programmi di authoring perché la creazione di oggetti parametrici è molto più semplice e intuitiva e il software ti permette di velocizzare di molto i processi lavorativi. Nella nostra zona di competenza siamo stati tra i primi a utilizzare una tecnologia tridimensionale con una progettazione più dettagliata e una netta riduzione dei tempi di cantiere e questo è un fattore per noi determinante nella nostra quotidiana attività lavorativa”.

Da qualche anno lo studio sta sperimentando l’implementazione del BIM, un percorso in cui Archicad è stato di grande supporto. Sottolinea l’Arch. Massimiliano Pardi:“Oggi utilizziamo l’ultima release di Archicad e lavoriamo anche in Teamworks il sistema BIM oriented per la collaborazione tra i professionisti anche se devo dire che ancora viviamo qualche ritardo soprattutto in alcuni settori che fanno ancora fatica ad utilizzare l’esportazione per lavorare in modo collaborativo. Noi però vediamo nel BIM un importante futuro”.

Il BIM per Tecne 2000 significa anche l’apertura alle nuove tecnologie e ai nuovi dispositivi per l’ausilio alla progettazione. “Lavoriamo con i rilievi in 3D del terreno” – racconta il Geom. Marco Pardi, socio dello Studio Tecne 2000 – “che poi riportiamo in Archicad e li modelliamo a livello tridimensionale, un’operazione che ci permette di comprendere molte cose sui possibili sviluppi del progetto. Archicad ci permette una migliore qualità di lavoro non solo nella fase di progettazione, ma anche in cantiere grazie alla possibilità di rendere più dettagliato e specifico il progetto. Stiamo sperimentando anche l’utilizzo di nuvole di punti acquisite tramite droni che possiamo poi importare nel software con grande facilità”.

L’approccio BIM ai progetti ha richiesto la necessità di una formazione mirata e specifica nella quale lo studio è stato supportato da GRAPHISOFT e da Fermat Design il rivenditore locale Archicad con cui lo studio Tecne 2000 ha attivato una ottima collaborazione.

Il BIM sta aiutando lo studio anche a sviluppare la propria sensibilità verso la progettazione ambientale e la bioarchitettura.

Le ottime potenzialità del software Archicad lo studio Tecne 2000 le ha riscontrare in un recente progetto realizzato in un contesto sottoposto a tutela naturalistica, il Bar Reef Sansone, che si colloca su un promontorio affacciato sulla spiaggia all’interno della Costa Bianca di Portoferraio nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano.

L’idea progettuale nasce dall’esigenza di realizzare un’opera che diventasse una struttura amovibile a servizio della spiaggia di Sansone. Il progetto quindi si è andato ad inserire in un contesto naturalistico sottoposto a tutela paesaggistica e ha quindi richiesto soluzioni particolari per la sua realizzazione. I nuovi volumi e gli spazi funzionali sono stati inseriti nel contesto naturalistico, privilegiando l’utilizzo di materiali naturali, mentre la progettazione del verde è stata pensata per disegnare aree di relax ombreggiate che, grazie ai contorni sfumati dello stesso, permette alla macchia mediterranea stessa di penetrare nel progetto, diventando così un ulteriore esempio di ricerca di integrazione con la dimensione naturale.

L’edificio si compone di tre livelli con i locali tecnici e i servizi igienici al piano rialzato, la cucina, l’area bar e due terrazze esterne al secondo e la terrazza belvedere con il giardino pensile all’ultimo ed è rivestito esternamente con doghe in legno naturale il cui colore richiama quello dei tronchi di leccio che circondano la struttura. La facciata è inoltre ricoperta in gran parte da due orti verticali che si contraddistinguono per la presenza di erbe aromatiche che crescono spontaneamente in questi luoghi. Un giardino pensile sulla terrazza superiore racchiude in sé alcune piante della macchia mediterranea per ritrovare e far riconoscere la vegetazione tipica dell’area.

La struttura a telaio del manufatto, realizzata completamente a secco in ferro e legno prefabbricato” – racconta l’Architetto Massimiliano Pardi – “ci ha permesso di realizzare l’opera senza eseguire movimenti terra. Pure i solai di calpestio interni e le terrazze esterne, realizzate in pagliolato in legno, sono sollevati da terra per non modificare il profilo originario del terreno sottostante. Per non contaminare il sito durante la fase di realizzazione, si è optato per l’utilizzo di materiali naturali come i pannelli isolanti in fibra di legno, per le pareti esterne a telaio, e i materassini in lana vergine di pecora per le pareti interne e la correzione dei ponti termici. Tutto questo materiale montato a secco, permetterà al momento dello smontaggio dell’intera struttura, di lasciare lo stato dei luoghi come trovato in origine. Tutti gli impianti sono di nuova generazione e con l’utilizzo del fotovoltaico e accorgimenti bioclimatici, l’edificio è risultato in classe energetica A4”.

Il Reef Sansone – Bar Ristorante ha partecipato a svariati concorsi vincendone alcuni come il Green Solutions Awards del 2018, per la categoria “User’s choice” (il caso più votato della piattaforma italiana), e per la categoria “Bassa emissione di CO2” per il miglior progetto votato dalla giuria nazionale e come il PREMIO SOSTENIBILITÀ del 2019, Premio del Pubblico, VINCITORE DELLA CATEGORIA EX NOVO non RESIDENZIALE.

Altrettanto rilevante per il percorso di implementazione del BIM dello studio è il progetto del parco acquatico Elbaland che è attualmente in fase costruttiva. Sulla stessa area esisteva già un parco a tema che negli anni era stato completamente dimenticato. Il progetto ha quindi richiesto l’intervento sulle strutture esistenti e la creazione di nuove.

Anche in questo intervento” – racconta l’Arch. Massimiliano Pardi – “abbiamo cercato di essere il più sostenibili possibile. Stiamo utilizzando un legno proveniente da foreste con marchio FSC (Forest Stewardship Council) sistema di certificazione forestale internazionale – prosegue il progettista – che garantisce che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite. Abbiamo potuto lavorare in BIM grazie al lavoro collaborativo della ditta Brione Holz Srl di Trento che utilizza Archicad e un ambiente condiviso questo ci ha permesso una perfetta interazione che ha velocizzato sia la fase progettuale sia la fase esecutiva”.

La scelta di implementare e sviluppare la metodologia BIM, facilitata anche dallo sfruttare tutte le potenzialità del software Archicad è stata per lo studio Tecne 2000 particolarmente strategica dal momento che permette di portare avanti un metodo di lavoro sempre più rapido ed efficiente e quindi di porsi sul mercato in maniera fortemente concorrenziale.

 

 

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Lavoro nel settore della comunicazione b2b da alcuni anni sia per testate giornalistiche che agenzie di comunicazione. Focus della mia attività è il confronto quotidiano con le nuove modalità di gestione ed elaborazione delle informazioni, le nuove tecnologie digitali, le trasformazioni in corso nelle professioni e nell’industria.


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