Valentina Favaretto, 3ndy Studio: il futuro è solo in BIM

Dopo la laurea in architettura allo IUAV di Venezia, Valentina Favaretto ha acquisito esperienza professionale sia nell’ambito della progettazione sia del Business Management. Oggi si occupa del settore Ricerca e Sviluppo e della raccolta finanziamenti per progetti innovativi di 3ndy Studio.

 Quale è stato il suo percorso professionale che l’ha portata al BIM?
A livello professionale nasco come architetto laureandomi allo IUAV di Venezia nel 2007, dal 2015 mi occupo di ricerca & sviluppo e ricerca finanziamenti per progetti innovativi nel settore dell’architettura e dell’edilizia. Nel 2019 mi sono iscritta all’elenco “Innovation Manager” del Ministero per lo Sviluppo Economico e dal 2020 sono iscritta all’elenco fornitori di Innoveneto.
In particolare, per 3ndy Studio nel 2020 ho raccolto l’esigenza che la struttura aveva di implementare il proprio livello di digitalizzazione per entrare in nuovi segmenti di mercato, e assieme al board, abbiamo pianificato e cercato le risorse economiche e le risorse umane altamente qualificate, che permettessero allo studio di specializzarsi nel BIM nell’arco di 2 anni.

Quali sono le principali caratteristiche della sua figura professionale?
La mia esperienza ventennale che spazia dall’ambito della progettazione all’ambito del Business Management mi permette di dare un’assistenza a 360° alla società, dalla ricerca di fondi pubblici e privati, all’organizzazione interna della struttura, alla ricerca ed affiancamento di figure specializzate nel settore target. Per esempio, nel caso dell’implementazione BIM di 3ndy Studio, il mio lavoro è stato quello di affiancare la BIM Manager Arch. Francesca Merrina, per gestire al meglio tutta l’operatività dello studio, coordinare le figure interessate, riscrivere le procedure in un manuale operativo, verificare e monitorare le tempistiche, coordinare l’attività di formazione con la normale attività di lavoro.

Quali vantaggi secondo lei porta il BIM alla progettazione?
Ho individuato due aspetti di crescita molto importanti legati al BIM. Il primo aspetto è quello che direttamente impatta nel livello di progettazione, che vede un progetto trasformarsi da un mero disegno 3D ad un contenitore incredibile di informazioni, facilmente consultabili una volta capite le logiche del programma utilizzato. Ma l’aspetto più “dirompente” è sicuramente il secondo, quello indiretto: lavorare in BIM sottende ad una logica organizzativa molto raffinata, è la risultante delle scelte mediante le quali il lavoro è diviso, ordinato e coordinato all’interno di un sistema organizzativo.
Pertanto, nel mentre vedevo i progetti BIM concretizzarsi in modelli sempre più elaborati e precisi, ecco che lo studio si organizzava sempre meglio senza sovrapposizioni e con un modus operandi chiaro ed uguale per tutti.

Può raccontarci qualche progetto su cui sta lavorando?
Al momento stiamo applicando il Building Information Modeling alla progettazione a due complessi residenziali, il complesso “Green Houses” nel comune di Spinea (VE) per la realizzazione di 3 condomini che è già in corso di realizzazione e “RivieraLife” nel comune di Mira, nella pregiata località della Riviera del Brenta, per il quale siamo in fase di richiesta di Permesso di costruire. Si tratta di un comparto edificatorio che prevede la realizzazione di quattro abitazioni bifamiliari e alcune opere di urbanizzazione, tra cui parcheggi, verde e strade.

Quali sono secondo lei le prospettive future del BIM in Italia?
Vi ricordate quando la progettazione è passata dal disegno bidimensionale al tridimensionale? Io me lo ricordo bene, anche se era proprio all’inizio della mia carriera lavorativa. Sembrava che il cambiamento richiedesse un secolo e invece… oggi vedere un disegno 2D sembra di fare un tuffo nella preistoria. Ecco, io credo che sia molto molto vicino il domani in cui si progetterà solo in BIM.
Il settore pubblico sarà la leva e il traino per questa crescita, come già lo è grazie alla premialità che il BIM rappresenta per i concorsi pubblici, ma a ruota seguirà il privato, perché il BIM è garanzia di controllo che supporta qualsiasi tipo di Business Plan e risponde alle esigenze degli imprenditori.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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