Adriano Castagnone, ASSOBIM: il BIM nel nuovo Regolamento Appalti

Proseguiamo con lo speciale sul tema della bozza di Regolamento di Esecuzione del Codice dei Contratti Pubblici del 13/05/2020. Ne parliamo con il presidente di ASSOBIM, Ing. Adriano Castagnone.

Alcune delle disposizioni del Decreto 560/2017 (il cosiddetto “Decreto BIM”) sono state riportate nella bozza del Regolamento Appalti: il BIM entra così a pieno titolo nei metodi e nei processi specifici della filiera e l’introduzione graduale dell’obbligatorietà dell’utilizzo del BIM negli appalti pubblici appare confermata.

BIMportale ha intervistato Adriano Castagnone, Presidente di ASSOBIM, che commenta positivamente la bozza del nuovo Regolamento Appalti. Secondo Castagnone, però, non è sufficiente per incentivare una reale diffusione del BIM: “È positivo che lo Stato abbia dato un’indicazione, ma devono essere gli attori della filiera a prendere coscienza e a portare avanti con consapevolezza e convinzione azioni concrete. Credo che bisognerebbe incentivare l’adozione del BIM riconoscendone il valore, ed essere premianti nei confronti di chi lo utilizza e lo applica concretamente. Con la bozza del nuovo Regolamento Appalti, l’Italia ha assunto una presa di coscienza. La consapevolezza che il BIM faciliti e agevoli il lavoro dei protagonisti della filiera delle costruzioni dovrebbe procedere di pari passo con un piano che ne favorisca l’adozione”.

La nuova bozza prevede che le Amministrazioni, nella fase di progettazione, costruzione e gestione delle opere, facciano ricorso al Decreto BIM. Per rendere la novità praticabile, sono previsti anche programmi formativi per il personale della PA e l’acquisto di sistemi hardware e software adatti. “ASSOBIM ha contatti con associazioni ed enti pubblici e riscontra tra i professionisti della Pubblica Amministrazione il desiderio di implementare il BIM. La speranza è che chi è al vertice colga questo desiderio e fornisca gli strumenti per poterlo concretizzare” commenta Adriano Castagnone.

Prima dell’emergenza Covid-19 il mercato BIM in Italia viaggiava “a due velocità”. Da una parte, un numero limitato di grandi studi, organizzazioni, committenti e imprese di fascia alta, per le quali il BIM è diventato la regola. Dall’altro lato, il mondo professionale e le piccole imprese, ancora in una fase di analisi e di studio. Secondo Adriano Castagnone, però, il nuovo Regolamento Appalti non modificherà la situazione: “Nonostante la bozza del nuovo Regolamento Appalti e il contesto favorevole alla digitalizzazione, sarebbe utopico pensare di avere nel breve-medio periodo un cambiamento tra le realtà che ancora non hanno intrapreso un percorso di trasformazione digitale. Non credo ci saranno cambiamenti su spinta volontaria. Piuttosto, tutta la filiera che opera con le grandi società di ingegneria e di progettazione si adeguerà se dovesse ricevere richieste specifiche di lavorare in BIM e se i progetti BIM fossero premiati e incentivati”.

 

SPECIALE “NUOVO REGOLAMENTO CODICE APPALTI”

Articolo precedente – Il BIM e il cambiamento dei contratti pubblici

 

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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