Al Shindaga Bridge, Dubai

Il ponte di Al Shindagha (Al Shindaga Bridge, noto anche come Infinity Bridge), è un ponte a 12 corsie recentemente inaugurato a Dubai. Il progetto fa parte dello Shindagha Corridor, un’estensione di 13 km per migliorare il flusso del traffico in uno dei più antichi quartieri della città, accogliendo anche il traffico marittimo all’interno del Dubai Creek. Il ponte è stato realizzato in calcestruzzo, mentre l’iconico arco, chiamato anche “arco dell’infinito” per la sua forma architettonica simile al simbolo matematico dell’infinito, è fatto interamente in acciaio.

Il progetto
Il progetto del ponte Shindagha firmato dallo studio di architettura Aedas è un’opera faraonica da 12 corsie, lungo 300 m e largo 22 m, pronto a ospitare 100.000 veicoli al giorno. La sua struttura a 15 m di altezza sopra il livello del fiume che scorre a Dubai consente completa libertà di movimento a grandi barche e yacht. L’arco in acciaio è costituito da 46 segmenti che raggiungono un’altezza di 67 m e una lunghezza della campata di 135 m.
Tra le realtà che hanno contribuito alla realizzazione c’è anche l’azienda di costruzione trevigiana Maeg, che si è occupata della progettazione, della fornitura e della posa in opera delle strutture metalliche. L’installazione è stata suddivisa in due fasi: nella prima fase, 10 centine ad arco sono state posizionate con una gru cingolata da 600 t e sono state parzialmente incorporate ai dei pilastri in calcestruzzo per consentire poi il completamento dell’impalcato in calcestruzzo. La seconda fase è iniziata con il montaggio di macro-segmenti di circa 100 t e 41 m di lunghezza, usando una gru cingolata da 600 t posata su una chiatta. I segmenti ad arco sono stati collocati su torri temporanee alte 35 m, di cui quattro in acqua, quattro sopra il sistema di protezione del molo composto da pilastri e cinque sopra l’impalcato. Lo strato finale del trattamento di verniciatura conferisce all’arco un particolare aspetto argenteo metallico.

Il BIM
Il ponte è stato realizzato implementando la metodologia BIM che ha consentito massima precisione di esecuzione e ottimizzazione dei tempi. Basti pensare all’arco: come ha sottolineato Maeg Costruzioni, nella sua geometria finale il ponte aveva solo 20mm di tolleranza rispetto allo sviluppo teorico.
Del resto sia lo studio architettonico Aedas, sia l’impresa costruttrice Besix – con headquarter in Belgio e operativa in tutto il mondo e operativa anche a Dubai con la sussidiaria Six Construct – hanno una lunga esperienza in Building Information Modeling.
Aedas, studio architettonico fondato nel 1982, opera in tutto il mondo e ha realizzato grazie al BIM edifici particolarmente originali e complessi, come per esempio Lè Architecture a Taipei. Besix, invece, ha adottato la metodologia BIM nel 2010 e nel 2017 è stata la prima impresa di costruzioni belga a ottenere la certificazione BIM di Livello 2 rispondendo agli standard PAS 1192-2 cioè adottando il BIM nelle fasi di progettazione e di costruzione dell’opera.

 

Il progetto in breve
Al Shindagha Bridge

Luogo: Dubai, Emirati Arabi Uniti
Stazione appaltante: Road & Transport Authority (RTA)
Appaltatore: Six Construct, sussidiaria di Besix, Belhasa Six Construct LLC
Progetto architettonico: Aedas
Peso: 2.500 t
Lunghezza: 135 m

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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