Ampliamento ipogeo di Cascina Adelaide a Barolo

Dalle grandi superfici al dettaglio tecnico: grazie all’approccio integrato si possono affrontare tutte le scale progettuali in minor tempo e con maggior qualità architettonica. Ne è un esempio il progetto organico di Cascina Adelaide a Barolo (CN) che continua il suo ampliamento ipogeo grazie all’approccio BIM dello studio torinese Archicura.

Il progetto
Sono passati quasi 20 anni dal progetto di Cascina Adelaide realizzato dallo studio Archicura. Era il 2000 infatti quando partì la progettazione della cantina sotterranea che ha visto la luce nel 2004. L’impostazione del piano generale dell’edificio si sviluppa a 5,50 m circa sotto il livello della cascina esistente e riprende l’andamento delle colline circostanti, con volumi coperti da terreno erboso. Molti anni dopo, la proprietà ha ricontattato lo studio per implementare il progetto. Seguendo i criteri delineati in passato, l’intervento potenzia le aree di lavoro esterne attraverso la realizzazione di una pensilina in legno lamellare e zinco che protegge l’area di accesso alla cantina e l’ampliamento del portico pertinenziale adibito al ricovero dei macchinari agricoli. L’ingresso è stato inoltre ridefinito con l’inserimento di una cornice in legno che definisce il passaggio.

Salti di scala e interoperabilità del BIM
Il progetto di Cascina Adelaide riassume perfettamente i vantaggi della metodologia progettuale BIM soprattutto in termini di interoperabilità. Un approccio che si era dimostrato vincente già in tempi non sospetti. “Effettuare questo ampliamento è stato semplice e rapido” – spiega l’architetto Paolo Dellapiana titolare di Archicura“Abbiamo ripreso il modello di 20 anni fa realizzando il progetto in continuità con quello precedente”. L’ampliamento spicca particolarmente per la precisione di esecuzione con cui è stata progettata la pensilina circolare posta all’ingresso della zona di lavorazione. Un’opera ricca di particolari e dettagli che Archicura è riuscita a modellare tramite l’utilizzo del software Archicad di Graphisoft. “È una chiara dimostrazione che il BIM possa adattarsi senza problemi a ogni tipologia di progetto: dalla piccola scala come in questo caso, a quella più ampia, come nel caso delle Officine di Sancassiano e della centrale termotecnica a cui sto attualmente lavorando. Inoltre, anche gli ingegneri e gli artigiani ora iniziano ad aprirsi a tale metodologia”.
Il modello tridimensionale della pensilina di Cascina Adelaide è stato infatti estrapolato dal modello BIM dalla Falegnameria Leone. in provincia di Asti, che ha realizzato le varie parti della struttura, mentre lo studio statico è opera dell’Ing. Massimo Cirio . “È stato un lavoro condiviso” – sottolinea Dellapiana – “che ha visto la collaborazione di figure professionali differenti che parlano però lo stesso linguaggio”.

I trucchi del mestiere in 20 anni di esperienza
Se ormai la metodologia BIM si sta affacciando in tutte le discipline che gravitano attorno al mondo delle costruzioni, vent’anni fa non era certo così. “Acquistai una delle prime versioni di Archicad all’inizio degli anni Novanta, quando si chiamava ancora Radar/Ch e all’epoca nessuno avrebbe scommesso su questa tecnologia perché era Autocad a farla da padrone” – ricorda l’architetto Dellapiana -. “Io però avevo già intuito i vantaggi che oggi sono sotto gli occhi di tutti: dalla qualità progettuale alla rapidità di esecuzione, dalla precisione al risparmio di risorse.

Lo studio Archicura si può definire “BIM nativo”. Dal 1996, anno di nascita, realizza infatti tutti i progetti con approccio integrato. “Certo ci vuole un po’ di tempo per diventare padroni dello strumento ma è ormai un percorso obbligato e indispensabile. Per poter gestire al meglio tutto il processo però” – fa presente l’architetto – “è importante imparare a pensare in tre dimensioni fin dall’inizio”.
La metodologia parametrica inoltre non agevola soltanto il lavoro dei progettisti ma anche la fruizione da parte della committenza. “Grazie al BIM” – conclude il direttore di Archicura – “si può mostrare il progetto in tempo reale al cliente tramite smartphone e tablet per concordare facilmente eventuali modifiche. Un altro metodo utile in tal senso, utilizzato anche per l’ampliamento di Cascina Adelaide, è la stampa 3D: esportiamo direttamente il modello BIM nella nostra stampante e realizziamo così un modello materiale che ci consente di capire ancora meglio la bontà del nostro progetto”.

Lo studio di progettazione
Archicura nasce a Torino nel 1996 dall’ingegno dell’architetto Paolo Dellapiana che ha deciso di puntare sulla tecnologia BIM fin dagli esordi. Nello studio lavorano complessivamente quattro progettisti esperti di Archicad. Tra i progetti più significative di Archicura si ricordano: Cascina Adelaide a Barolo, le Officine Sancassiano a Roddi, la Chiesa della Trasfigurazione ad Alba e la sede direzionale di Banca Sella a Biella.

 

Il progetto in breve
Luogo: Barolo (CN)
Tipologia: ampliamento
Committente: Amabile Drocco
Area: 1.500 m2
Anno: 2016
Costo: 250.000 euro
Progettisti: Arch. Paolo Dellapiana – Studio Archicura; Ing. Massimo Cirio; segheria Leone Legnami

Photo credit: Corrado Morando, Fiorenzo Calosso

 

Laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 2011, giornalista della redazione di BIMportale, lavora come freelance presso il quotidiano torinese CronacaQui e il Giornale dell’Architettura. Si è formato nello studio dell’architetto Ricardo Bofill a Barcellona partecipando alla realizzazione di progetti internazionali. Si è occupato di progettazione esecutiva, pianificazione urbana, comunicazione grafica ed editoriale e della realizzazione di comunicati stampa presso lo studio Rolla di Torino e ha lavorato come designer, project manager e tecnico commerciale.


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