Il BIM e i vantaggi dal punto di vista legale nell’applicazione agli appalti privati: riflessioni

La forza del BIM, come è noto, sta nella condivisione delle informazioni tra tutti i soggetti che intervengono nella realizzazione dell’opera, consentendo di creare un modello condiviso su cui gli operatori coinvolti nella commessa possono intervenire contestualmente, individuando sin da subito le eventuali interferenze che l’intervento di ognuno può avere su quello degli altri, senza dover attendere, quindi, la conclusione del lavoro altrui.

A differenza delle tradizionali metodologie, infatti, con l’approccio BIM, i dati generati già a partire dalla progettazione preliminare possono essere condivisi tra tutti gli operatori tipicamente coinvolti nella realizzazione della commessa.

Tale condivisione delle informazioni relative all’opera sin dal momento in cui questa viene pensata e per tutta la sua vita consente indubbi vantaggi anche nella fase di gestione e di manutenzione.

Il BIM permette, grazie al modello condiviso a disposizione degli operatori, di meglio individuare le interferenze, non solo in fase di progettazione ma anche in fase di gestione e di manutenzione dove vi sia la necessità dell’intervento di più soggetti contestualmente.

Ne deriva che, davanti ad opere complesse e dagli elevati costi di manutenzione, potrebbe risultare conveniente implementare un modello con l’approccio BIM anche per la sola gestione e manutenzione.

Ed invero, difronte ai costi iniziali per l’implementazione del BIM, sia in termini di strumenti che di personale, i benefici che potrebbero derivarne quanto al risparmio nel corso del tempo, potrebbero rivelarsi di gran lunga superiori rispetto all’applicazione dei metodi tradizionali, in cui i dati continuano a rimanere diffusi e non ordinati in un unico ambiente di condivisione (ACdat o CDE che dir si voglia) come nel caso del BIM.

Quindi pensare al BIM, non solo per le opere di nuova realizzazione ma anche per manufatti già esistenti, potrebbe nei prossimi anni rivelarsi come la scelta più indicata per la gestione ordinata dei dati, oltre che conveniente in termini di risparmio di tempo e denaro con significativi risvolti anche per quanto attiene alla massa dei dati “burocratici” dell’appalto e ciò non solo per il settore delle opere pubbliche ma anche per il settore privato.

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L’avvocato Cristian Barutta ha maturato pluriennale esperienza sa nel campo giudiziale in diritto amministrativo e civile, sia nel campo della consulenza legale per società private e organismi di diritto pubblico. Ha curato numerosi contenziosi davanti ai tribunali amministrativi competenti assistendo società concessionarie di rilievo nazionale ed imprese sia in materia di appalti, sia di espropri e di problematiche inerenti all’applicazione della Legge n.241/1990, prestando la propria assistenza relativamente ad opere quale la “Variante all’abitato di Zogno (BG)” e la “Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM)”. È tra i relatori del Master di II Livello “BIM Manager frontale/online” organizzato dal Politecnico di Milano – Scuola Mastre Fratelli Pesenti, e del Master di II Livello “BIM Manager” organizzato dal Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara.


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