Capitolato Informativo: un oggetto in via di identificazione

L’annuale rapporto OICE sulle gare BIM 2019 nelle opere pubbliche conferma le analisi che gli osservatori del tema dell’adozione dei metodi e strumenti di modellazione elettronica, come regolati da Decreto Ministeriale 560/2017, continuano a misurare. Da una parte si conferma infatti la progressiva crescita in termini assoluti di bandi pubblicati da Stazioni Appaltanti ed Amministrazioni Concedenti, valutato intorno a + 60% in termini di numero assoluto, dall’altra emerge un dato che evidenzia quanto sia ancora lunga la strada per una consapevole adozione della gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni da parte dei committenti pubblici: su un totale 2019 di n. 478 procedure “BIM” solo 110 sono state corredate di un Capitolato Informativo. L’evenienza, pure se in presenza di uno specifico obbligo previsto dal citato decreto Baratono, si presta a diverse interpretazioni ma, se non governato, rischia di tramutarsi in fonte di disorientamento in questa incipiente fase di trasformazione digitale del settore costruzioni. La prima potrebbe essere riconducibile a motivi di scarsa conoscenza degli aspetti legislativi che regolano le procedure pubbliche allorché ci si riferisca all’adozione di metodi e strumenti digitali. Se questa fosse la ragione tutto sommato potrebbe essere considerata,pure nella sua rilevanza, una criticità comunque colmabile da approfondimenti formativi per il personale della P.A. L’impressione che si ricava invece, dalla mancanza di questo documento regolatorio della domanda di dati strutturati definibile Capitolato Informativo, è ben più profonda e purtroppo negativa. La sensazione che predomina  è quella di una ancora assoluta inconsapevolezza delle premesse da cui partì la direttiva europea di riforma degli appalti 24/2014 in tema di strumenti di modellazione elettronica e che risiedono in una profonda revisione dei modelli organizzativi dei centri di spesa per approvvigionamento di opere pubbliche che facilitino processi di conoscenza e management del proprio patrimonio in fase di realizzazione/trasformazione e/o gestione su dati strutturati e che possano generare supporto alla decisione. D’altra parte la trasformazione digitale di un settore come quello dello costruzioni, nella sua componente di domanda pubblica, non è affatto banale e passerà per la motivazione delle SS.AA più virtuose che in questi anni pure si stanno segnalando come early adopter, e probabilmente anche per un ricambio generazionale della classe dirigente politica ed amministrativa.

In uno scenario che impone dunque delle riflessioni importanti, appare ancora più strategico lo sforzo di UNI CT033/SC05/ , presieduto da Alberto Pavan. Il GL05 “Capitolato Informativo” di cui il provveditore interregionale Lombardia ed Emilia Romagna,  Pietro Baratono ci ha affidato il coordinamento, ha infatti l’obiettivo di riallineare le previsioni normative UNI 11337:2017 a quelle previste dalle ISO 19650:2018. Dei lavori del GL05 s, del cui avvio si dette notizia in un precedente articolo  , si delineano di seguito le principali direttrici su cui si sta operando:

  1. Information Requirements. La definizione di requisiti informativi categorizzati e sviluppati per tassonomie ha lo scopo di  supportare la parte committente nello sforzo di valutazione di quali dati ed indicatori ritenere utili per migliorare in efficacia ed in efficienza i processi gestionali della propria organizzazione relazionati alla natura dei cespiti e al tipologia di progetti;
  2. Uses and Purposes. La disponibilità di Usi ed Obiettivi strutturati supporta la consapevole richiesta , in un Capitolato Informativo, di uno sforzo da parte degli aggiudicatari coerente con il soddisfacimento dei requisiti da soddisfare e calibrato sui flussi informativi resi operativi nell’ambiente di condivisione dei dati proprietario della stazione appaltante o della amminisrazione concedente.;
  3. Containers and Deliverables. L’esplicazione di matrici che strutturino le modalità di produzione e consegna di modelli informativi multidimensionali basati su contenitori informativi renderebbe meno narrativo e maggiormente computazionale la verifica degli adempimenti contrattuali da parte degli operatori.
  4.  Competencies e Responsability matrix. Nel Capitolato Informativo dovrebbe trovare adeguato spazio la richiesta in fase di gara di competenze in tema di gestione digitale dell’Organizzazione cui si affidano i lavori o i servizi di progettazione o gestione. La recente pubblicazione della parte 7 della norma UNI 11337 “Requisiti di conoscenza, abilità e competenza dei professionisti del BIM ” ha infatti generato un certo disorientamento in stazioni appaltanti che riconducono invece  la valutazione di competenze in capo alla presenza di questa o  quella figura professionale, a volte anche atttribuendo premialità ma mai riconducendo responsabilità e penali in caso di inadempienti nella gestione informativa digitale.
  5.  LOD/LOIN. La disponibilità di indicazioni coerenti che colleghino il perseguimento di usi ed obiettivi  al livello di sviluppo dell’informazione relazionata alla fase di processo informativo, supporterebbe la qualità generale del capitolato Informativo ed ottimizzerebbe di molto il risultato del Committente e lo sforzo dell’operatore. Sullo specifico tema è attivo il GL 03 “LOIN, struttura per il mercato nazionale” coordinato da Marzia Bolpagni;
  6. CDE. La strutturazione di regole utili alla realizzazione di ambienti di condivisione di dati che possano essere interoperabili e che, a prescindere dai diversi fornitori di tecnologie, potessero supportare il settore costruzione in una gestione dei flussi informativi maggiormente integrata gioverebbe ai metodi di gestione delle informazioni dell’intera catena di fornitura con un netto miglioramento di efficienza ed efficacia dei processi aziendali di ognuna delle parti interessate. Sullo specifico tema è attivo il GL 04 “”Ambienti di collaborazione e condivisione e strumenti di gestione” coordinato da Claudio Mirarchi.

Lo sforzo del GL05 è quindi quello di supportare l’azione dei committenti pubblici e privati delle costruzioni digitali fornendo indicazioni operative strutturando un template di Capitolato Informativo revisionato alla luce della ISO 19650:2018 ma soprattutto quello di trasformare la consapevolezza del così detto CI  da mero adempimento documentale “di facciata” in un set di regole strutturate utili alla parte committente e coerente con la documentazione di indirizzo strategico  OIR – Organizational Information RequirementsAIR – Asset Information Requirements, PIR – Project Information Requirements, AIM – Asset Information ModelOIM – Organizational Information ModelAIM– Asset Information Model, PIM – Project Information ManualAIB – Asset Information Handbook, PIB – Project Information Handbook del progetto con quella di natura operativa già noti come OGI – Offerta di Gestione Informativa, PGI – Piano di Gestione Informativa, che, sistematizzati possano consentire una gestione informativa coerente e condivisa da parte delle organizzazioni mediante quello che si potrebbe definire “Manuale di gestione informativa dell’organizzazione; Organization Information HandBook (OIB)”.

 

Francesco Ruperto è Architetto laureato alla Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma e Dottore di Ricerca in Rappresentazione e Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente Università “G.D’Annunzio di Chieti-Pescara” , iscritto all’ Ordine degli Architetti di Roma e Provincia. Profilo Linkedin



  • Responsabile del progetto OpenCortina – Ambiente di Condivisione dei Dati delle opere Cortina 2021. Supporto al Commissario straordinario di Governo per applicazione ed utilizzo del metodo e delle tecnologie BIM-building information modeling nella realizzazione degli interventi ricompresi nel Piano degli interventi per il progetto sportivo dei Mondiali di sci Cortina 2021;

  • Coordinatore UNI CT033/SC05/GL05 “Capitolato Informativo” – norma UNI 11337;

  • Responsabile per conto di CITERA – Centro Interdipertimentale Territorio Edilizia Restauro ed Ambiente del progetto di ricerca per l’implementazione del BIM nelle organizzazioni complesse. ENEL Ingegneria e Costruzioni;

  • Coordinatore scientifico del Master BIM Sapienza Università di Roma;

  • Docente del Corso di Laurea di Gestione del Processo Edilizio. Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma;

  • Supporto al RUP per la progettazione e verifica della Pianificazione Informativa del Concessionario Opera Strategica Provincia Autonoma Bolzano;

  • Supporto al RUP per redazione di capitolato informativo, criteri a base di gara, validazione, verifica e coordinamento dei modelli BIM, per Presidenza del Consiglio dei Ministri, Struttura di Missione per gli Anniversari di Interesse Nazionale;

  • Coordinatore Scientifico del Master BIM Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma;

  • Coordinatore Scientifico del Workshop 3D Modeling&BIM organizzato dalla Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma;

  • Ha svolto attività di Ricerca presso Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Tecnologie Applicate ai Beni Culturali ed Istituto Applicazioni per il Calcolo;

  • Ha supportato Stazioni Appaltanti e Amministrazioni Concedenti, quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Provincia Autonoma di Bolzano nella definizione delle azioni necessarie alla adozione di metodi e strumenti BIM negli Appalti di progettazione e di esecuzione lavori e nelle Concessioni;


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