Digital Twin: le norme e gli standard nazionali e internazionali volontari in materia

Il digital twin si sta affermando sul mercato come una delle tecnologie chiave dell’industria 4.0, soprattutto nel settore edile: secondo i dati di Straits research, quasi il 75% delle aziende globali che utilizzano o stanno iniziando a utilizzare l’Internet of things fa uso di digital twins o ha in programma di farlo entro i prossimi 12 mesi; questo segmento che ha chiuso il 2022 con un valore, su scala mondiale, di 9,7 miliardi di dollari è previsto raggiunga un valore di 185,78 miliardi di dollari entro il 2031, con un Cagr del 38,8% nel periodo 2023–2031.

Tra alcuni dei principali vantaggi di tale tecnologia, troviamo:

  1. Il miglioramento dell’efficienza produttiva: il Digital Twin consente di modellare e simulare un gemello di un edificio, di un prodotto o di un processo in modo virtuale, fornendo una comprensione approfondita delle prestazioni e della dinamica del sistema. Ciò consente di individuare potenziali problemi e di ottimizzare le operazioni in modo più efficiente rispetto alle tecniche tradizionali.
  2. La riduzione dei costi e dei tempi di sviluppo: utilizzando un Digital Twin, è possibile testare diversi scenari e varianti di progetto in modo virtuale, evitando la necessità di costruire prototipi fisici costosi.
  3. Il miglioramento della qualità: con i gemelli digitali, è possibile simulare l’intero ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione alla realizzazione, sino ad arrivare alla manutenzione. Ciò consente di identificare e correggere potenziali difetti e problemi di qualità prima che il prodotto raggiunga il mercato o, nel caso del settore edilizio, prima che un edificio venga costruito.
  4. Il monitoraggio e la manutenzione predittiva: grazie ai sensori IoT e alle analisi dei dati in tempo reale, il Digital Twin può fornire un’immagine precisa dello stato di un sistema, consentendo il monitoraggio in tempo reale delle condizioni di funzionamento. Ciò consente di rilevare eventuali problemi in modo tempestivo e di intervenire prima che si verifichino guasti costosi.

Da un punto di vista giuridico non esiste ancora una norma specifica a livello internazionale o nazionale che lo regoli in modo dettagliato. Tuttavia, ci sono alcune iniziative e standard che si stanno sviluppando per aiutare a guidare l’adozione e l’implementazione dei Digital Twin.

Alcune delle iniziative internazionali più rilevanti includono:

  • ISO/IEC JTC 1/SC 42: è un comitato tecnico con il compito di sviluppare standard internazionali per l’intelligenza artificiale (AI) e per le tecnologie correlate, compresi i Digital Twin.
  • Digital Twin Consortium: è un’organizzazione industriale globale senza scopo di lucro, fondata nel 2020, che si propone di sviluppare e promuovere le migliori pratiche per l’uso dei Digital Twin nell’industria e nell’edilizia.
  • Negli Stati Uniti, il National Institute of Standards and Technology (NIST) sta sviluppando linee guida per l’implementazione dei Digital Twin nell’industria manifatturiera.
  • In Cina, il governo ha lanciato una strategia chiamata “Made in China 2025” che incoraggia l’adozione di tale tecnologia nell’industria interna.

In Italia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) ha creato un gruppo di lavoro per lo sviluppo di una normativa sui Digital Twin nell’ambito dell’industria 4.0; inoltre, l’associazione buildingSMART, che ha sul territorio nazionale una branch italiana,. contribuisce alla diffusione della cultura e degli standard openBIM, dando la possibilità alle stazioni appaltanti e pubbliche amministrazione italiane di confrontarsi su tavoli internazionali, e contribuisce alla scrittura dei formati di interscambio software.

Sicuramente da un punto di vista normativo uno degli aspetti centrali di cui ci si è occupati parallelamente a questa innovazione tecnologica è la questione relativa alla sicurezza dei dati e con essa la necessità di garantire sistemi di security e di privacy per tutte le informazioni sensibili che nel sistema vengono rilevate e processate, soprattutto nell’ottica di collaborazione con partner e soggetti esterni. L’utilizzo dei Digital Twin deve essere necessariamente conforme alle normative sulla protezione dei dati personali e sulla privacy, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea. In particolare, le organizzazioni che utilizzano i Digital Twin devono garantire che i dati personali siano raccolti e trattati in modo trasparente e legittimo, in linea con le finalità specifiche per cui sono stati raccolti, e solo per il tempo necessario a raggiungere tali scopi. Inoltre, le organizzazioni devono garantire che i dati personali siano protetti da accessi non autorizzati e da qualsiasi altra forma di trattamento illecito.

Da un punto di vista degli incentivi a livello comunitario, un ulteriore importante aspetto è legato alla Missione 2 del PNRR che finanzia misure di sostegno ai processi di innovazione e di trasferimento tecnologico. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha riconosciuto l’importanza del Digital Twin come tecnologia abilitante per promuovere l’innovazione e la competitività dell’industria italiana 4.0; gli interventi previsti mirano a promuovere la diffusione di tale tecnologia in diversi settori, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, la sostenibilità e la sicurezza delle attività produttive e delle infrastrutture.

(Articolo di Riccardo Pagani, CEO di BIMon)

I’m an architect based in Rome (Italy), with 9 years of experience in BIM; I started working in 2009 as a consultant and finally I founded BIMon in 2015, one of the first BIM consulting company in Italy. After two years I founded React Studio, and today we work on BIM design and management at an international level. I’m experienced on BIM transformation and implementations, BIM divulger and tech-enthusiast. I put all of myself into communicating because I do what I do and I love doing it. During my spare time I still continue dealing with BIM (I still love it), playing basketball and go out with Axel, or he comes to the office with me.


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