Nuovo headquarters UMC a Riyadh

Il progetto della nuova sede centrale UMC a Riyadh (Arabia Saudita), sviluppato e gestito interamente da Studio ARSARC e premiato al “BIM&DIGITAL AWARDS 2017”, introduce un processo innovativo all’interno della società committente, in quanto coniuga la rispondenza alle linee guida FCA Fiat-Chrysler (edifici “come vetrine” con grandi ed alti spazi vetrati, in cui è necessario il sovradimensionamento degli impianti HVAC) con la razionalizzazione dei costi di costruzione e di gestione richiesti, affrontando l’aspetto della sostenibilità energetica in un ambiente climaticamente sfidante attraverso un approccio LEED.
L’edificio progettato si sviluppa su 4 livelli iù un livello interrato destinato a parcheggio e locali tecnici, per un totale di circa 13.000 m² e un’altezza di circa 21 m. Al piano terra, mezzanino e parte del primo è destinata la parte espositiva/commerciale della concessionaria, parte del primo piano e dell’attico ospita gli uffici della società.
Il design è connotato da elementi dettati dalle linee guida FCA (grandi vetrate al piano terra, “riconoscibilità aziendale” di elementi verticali inseriti in facciata e colori dei pannelli, ecc.) ma anche da quelli apportati autonomamente dai progettisti nella forte impronta delle geometrie e dei volumi: la rampa a forma di ellisse cuspidale che dal piano terra si eleva con la funzione sia di spazio espositivo che di connessione con i piani superiori ed il grande parallelepipedo, pensato per ospitare impianti, servizi e locali tecnici, che taglia l’edificio orientato verso La Mecca.
Sono state introdotte misure innovative ed ecosostenibili per mitigare la natura energivora dell’edificio (2.647 m² di vetrate a sud e 35.473 m³ a tripla altezza da raffrescare) che comporteranno una notevole riduzione di consumi e costi di manutenzione dell’edificio nel suo ciclo di vita: vetri selettivi, sistema HVAC alimentato da 44 sonde geotermiche, pannelli fotovoltaici in facciata, sistemi a secco di facciate ventilate, copertura a tetti giardino con piante macroterme, illuminazione a LED, trattamento e riciclo delle acque grigie.

L’apporto del processo BIM
L’obiettivo perseguito fin dall’inizio è stato quello di realizzare quindi un edificio SMART, compatibile con i protocolli LEED e certificabile in una seconda fase. L’unico strumento in grado di perseguirlo era il processo BIM (Building Information Modeling), con la realizzazione di un unico modello, condiviso tra i vari soggetti, in cui sono confluiti tutti i dati e le informazioni progettuali. “Ciò ha permesso un totale controllo del progetto nella fase preliminare e definitiva, una riduzione degli errori e delle interferenze tra le differenti discipline progettuali” – afferma l’Arch. Massimiliano Benga, BIM Manager e amministratore dello studio – “che ha permesso di individuare ed eliminare infinite criticità molto prima della cantierizzazione, e una tempistica più rapida per l’ottenimento delle autorizzazioni”.

La committenza ha richiesto genericamente un modello BIM LOD 300 e uno studio di prefattibilità della certificazione LEED. Di conseguenza è stato eleborato un BEP (BIM Execution Plan) in cui lo studio di progettazione, conoscendo i requisiti necessari al progetto per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti, ha ritenuto il LOD 300 non sufficiente ed ha proposto un LOD 350 per tutti i componenti edilizi realizzati in opera ed un LOD 400 per gli elementi prefabbricati, con un DOD (Depth of Detail) G2.
Archicad, il software di progettazione utilizzato dallo studio, ha permesso di creare un “edificio virtuale” utilizzando elementi strutturali “reali” e una grande varietà di oggetti parametrizzati, consentendo inoltre una rappresentazione sia 2D che 3D con aggiornamenti degli elaborati in tempo reale.
La piattaforma utilizzata ha inoltre consentito, tramite il software EcoDesigner Star, l’elaborazione della modellazione energetica dell’edificio basato su analisi dinamica: l’edificio è stato scomposto in zone volumetriche omogenee per destinazione d’uso ed esposizione, delimitate da gruppi di componenti edilizi con prestazioni termiche note dal modello BIM, le quali vengono analizzate separatamente ed il calcolo viene ripetuto per ogni ora. L’analisi dinamica è stata effettuata con l’utilizzo di un motore di simulazione energetica dinamica interno (VIP-Core Dynamic).

“La progettazione BIM” – sottolinea Massimiliano Benga – “ha consentito in pochi mesi di ultimare il modello 3D LOD 350/400 con preliminari del BEM (Building Energy Model), dello strutturale e degli impianti, con la validazione del progetto e l’ottenimento delle autorizzazioni amministrative. Il Clash Test, interno al software di modellazione, ha risolto interferenze per $ 2.458.000 pari al 23% dell’appalto di $10.687.000 e, nonostante l’edificio sia comunque energivoro, il suo consumo energetico è di solo 401.606 KWhel/anno, con un rapporto costi-benefici più che soddisfacente”.

Lo studio di progettazione
Studio ARSARC svolge la sua attività sia in Italia che all’estero e da molti anni lavora con il processo BIM ottenendo anche significativi riconoscimenti (Premio BIM&Digital Awards 2018 categoria “Piccoli progetti”; Premio BIM&Digital Awards 2017 categoria “Edifici commerciali”) ed assumendolo come approccio costante per la progettazione architettonica integrata.
Lo studio si avvale della collaborazione di uno staff di professionisti specializzati per gestire le complessità di ogni singolo progetto, sia nel settore pubblico che privato, offrendo inoltre supporto e consulenza a società e imprese che si approcciano con il mondo del BIM.

Il progetto in breve
Committente: United Motors Company
Luogo: Riyadh (Arabia Saudita)
Team di progettazione: Studio Arsarc (Arch. Massimiliano Benga – Arch. Maria Antonia Russo)
Consulenti: Ing. Giovanni Santini, Ing. Riccardo Tognarini, Dott. Agr. Franco Milito
Area di progetto: circa 13.000 m2
Anno: 2015 (in corso)

 

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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