Hotel Porta Mascarella a Bologna

Il nuovo Hotel Porta Mascarella a Bologna progettato da Open Project intende rivoluzionare il concetto tradizionale di albergo, sovvertendo la suddivisione abituale degli spazi e la loro fruizione. Un’architettura pensata come landmark urbano, che crea un’identità forte, riconoscibile e definisce il territorio, ricomponendo il rapporto fra aree da riqualificare e centro.

Il progetto
Il concept del progetto vede invertita la gerarchia degli spazi dal ground floor alla terrazza, che abitualmente vedrebbe al piano terra gli ambienti comuni e di accoglienza mentre ai piani superiori, con gli attici e gli ambienti panoramici, collocherebbe gli spazi destinati a un’élite di utenti. L’Hotel Porta Mascarella, invece, ha una struttura capovolta, il cuore del progetto è al 10° piano, con la Sky Square, un livello terrazzato, completamente aperto alla vista sul centro storico della città, grazie al parapetto vetrato, in cui si trovano numerosi servizi destinati alla collettività, non solo agli ospiti dell’hotel: bar, ristorante, lounge con una grande fontana e spazi per il coworking e lo smartworking, oltre alla reception per il check-in degli ospiti dell’hotel mentre al piano immediatamente inferiore, il 9°, troviamo una palestra attrezzata e l’area congress.
Abbiamo immaginato quest’hotel come una finestra panoramica” – spiega Francesco Conserva, alla guida di Open Project insieme a Maurizio Piolanti“che svela una Bologna inedita e la rende accessibile a tutti, con a sud la grande piazza che traguarda i colli e a nord una parte sommitale in lamiera retroilluminata, che di notte diventa una lanterna luminosa. Uno spazio di grande bellezza e ricercatezza ma non per questo elitario, che manifesta il suo valore nella capacità di includere e di essere accessibile a tutti”.
Il nuovo albergo dispone di 305 camere, 12.000 m² fuori terra e 2.500 m² di superficie interrata per una struttura di 12 livelli più uno interrato, dotata di numerosi servizi dedicati al leisure, allo sport, alle esperienze gourmet così come al lavoro, che ne denotano l’uso ibrido. Soprattutto al 10° piano, punta di diamante del progetto, dove si trova la Sky Square, uno spazio panoramico aperto verso l’esterno con vista sul centro storico, in cui diversi esercizi e realtà commerciali coesistono in armonia. Dal lato sud una facciata dinamica, che vede l’alternarsi di riquadri di colori e opacità differenti, preludono alla grande apertura del piano terrazzato, rendendo la struttura trasparente e leggera, mentre dal lato nord di notte è possibile ammirare la parte superiore dell’edificio illuminarsi come una grande lanterna.
Il progetto fa da anello di congiunzione fra due aree urbane molto differenti fra loro, due volti della città dal segno opposto: una zona da riqualificare e il centro storico, in un punto nevralgico di Bologna finora poco valorizzato, nel quadrante nord della città, tra Borgo Masini e il fascio di binari, a pochi passi dalla stazione centrale.
Il lato sud dell’edificio guarda al centro storico di Bologna, con la sua bellezza stratificata nel tempo, cristallizzata nelle sue origini medievali mentre si affaccia a nord sul raccordo ferroviario, che porta alla stazione centrale, a un chilometro di distanza, e alla Fiera; è questa una delle più importanti aree di snodo di Bologna, che ogni giorno vede la circolazione vivace e rapida di migliaia di passeggeri.
Lentezza e velocità trovano, così, un punto d’incontro nel progetto di Open Project, che unisce due parti della città diverse per topografia, identità e ritmi di vita.
Progettato per diventare un posto di ritrovo per la comunità locale, l’hotel collega lo snodo ferroviario alle piste ciclabili, che portano in centro, con l’obiettivo di valorizzare l’identità del luogo, intercettando una clientela business che si muove in treno con l’alta velocità e in bici per l’ultimo miglio. Proprio quello della mobilità dolce è un focus importante del progetto, che al piano terra offre la possibilità di noleggiare delle biciclette e di raggiungere la pista ciclopedonale, un percorso continuo e car-free che dalla stazione centrale porta al centro. È possibile in questo modo visitare Bologna passando dal treno alla bicicletta, azzerando tempi di percorrenza e impatto ambientale.

L’approccio BIM al progetto
Negli ultimi anni Open Project ha creato un workflow di lavoro per lo svolgimento delle commesse in BIM standardizzando i processi e per questo motivo l’approccio al progetto dell’Hotel Porta Mascarella di Bologna è lo stesso che Open Project mette in pratica per seguire le sue commesse.
Il nostro workflow di progetto” – spiega Ivan Cincotta, BIM Manager di Open Project – “prevede la creazione di uno o più modelli dedicati alle differenti discipline progettuali, un modello per la gestione degli abachi e un modello federato che racchiude tutte le informazioni presenti negli altri modelli che è sempre aggiornato in tempo reale ad ogni cambiamento che viene effettuato sui singoli modelli delle diverse discipline. Il modello per la gestione degli abachi contiene tutte le informazioni necessarie al coordinamento dei team di progetto, e grazie all’utilizzo del software Dynamo abbiamo la possibilità di automatizzare e controllare il processo di aggiornamento e revisione dei modelli. Il progetto dell’Hotel Porta Mascarella è stato gestito fin dalla fase definitiva e autorizzativa mediante i modelli BIM e questo ci ha permesso di progettare l’esecutivo tenendo conto delle interferenze tra gli impianti e la progettazione architettonica e strutturale”.
In questo progetto il team era composto da un coordinatore di progetto un responsabile di progetto un BIM Coordinator e due o tre BIM Specialist dedicati alla modellazione BIM più una squadra di progettisti e collaboratori esterni per questo motivo molto è importante è stata la collaborazione tra le diverse professionalità e la condivisione dei dati.
Una caratteristica particolare di questo progetto” – continua Ivan Cincotta – “è rappresentata dallo spostamento di tutti i servizi agli ultimi livelli dove è stato necessario integrare le strutture in cemento armato con strutture in acciaio. Il BIM ha permesso un’analisi attenta delle soluzioni migliori per evitare le interferenze tra le strutture e gli impianti. La possibilità di avere sempre ogni fase del progetto sotto controllo è stata fondamentale per gestire anche i tempi e i costi di consegna”.

Efficienza energetica e sostenibilità ambientale
Da sempre al centro della ricerca e della pratica progettuale di Open Project c’è l’unione di innovazione tecnologica e di sostenibilità ambientale per realizzare spazi a misura umana, dalle elevate prestazioni energetiche e a basso impatto. “Come in tutte le nostre realizzazioni” – afferma Marco Capelli, LEED AP Building Design+Construction di Open Project– “anche in questo progetto un elemento centrale è l’attenzione alle tecnologie edilizie e ai materiali, che consentono di ridurre le emissioni di CO2 legate alla costruzione. Quando progettiamo un edificio vogliamo che consumi poco, che sia duraturo e flessibile per adattarsi ai cambiamenti nel tempo, che riduca al minimo l’impatto ambientale, di questi elementi è fatta la sostenibilità concreta, reale di un progetto”.

La società di progettazione
Fondato a Bologna nel 1984, lo studio di architettura e ingegneria Open Project conta numerose realizzazioni per grandi aziende nazionali e multinazionali, assestandosi fra gli studi di maggiore attività in Italia con tipologie edilizie differenti, che comprendono il residenziale, il ricettivo, lo studentato, il culturale, il commerciale, i workspaces e gli uffici. Un percorso di continua crescita ha portato Open Project –guidata oggi da Francesco Conserva e Maurizio Piolanti– a riunire un team multidisciplinare di 50 professionisti altamente qualificati in ambiti distinti, che permettono di ideare e portare a termine progetti complessi, accompagnando il committente dal concept iniziale, attraverso la realizzazione e fino ai dettagli conclusivi.

 

Il progetto in breve
Hotel Porta Mascarella
Location: Via Muggia, Bologna
Progettazione: Open Project
Cliente: Value One
Area di progetto: 12.000 m² fuori terra; 2.500 m² interrati; 1.000 m² aree esterne
Rendering: Engram
Schizzo di progetto: Open Project
Periodo lavori: 2021-2023

 

 

mm

Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


Social media & sharing icons powered by UltimatelySocial