La nuova Scuola media Panzacchi di Ozzano dell’Emilia

La Scuola media Panzacchi di Ozzano dell’Emilia (BO) è stata il battesimo del fuoco per lo studio Archisbang che per la prima volta ha deciso di adottare la metodologia BIM. Un approccio innovativo che ha permesso allo società torinese di sviluppare il progetto in soli due mesi di lavoro. Il risultato? Un campus avveniristico con auditorium, laboratori e  palestra fruibili dalla comunità in orario extrascolastico, e spazi aperti pensati come aree pubbliche di relazione.

Il progetto
Progettata dal raggruppamento temporaneo tutto torinese formato da Archisbang e Area Progetti, la nuovo scuola media Panzacchi è il frutto di una visione condivisa che parte da due presupposti: creare un nuovo polo culturale attrattivo per il Comune e valorizzare la posizione baricentrica del sito come elemento di ricucitura urbana. Tre volumi innestati su una maglia modulare definiscono un fronte pubblico con palestra e auditorium da 250 posti aperti alla comunità. Il volume più grande, che ospita le 21 aule scolastiche, è collegato da un foyer flessibile ed è arretrato rispetto agli altri volumi per creare una dimensione più raccolta.
L’ingresso a sud-est è caratterizzato da un largo corridoio arredato, studiato per valorizzare la vocazione aggregativa della scuola. A nord-est l’edificio affaccia su un grande giardino, mentre, in asse con l’ingresso, il distacco dagli altri blocchi traccia una via interna su cui si affacciano i laboratori, apribili ad attività extra-scolastiche.
La nuova scuola è pensata come un campus, con ambienti disposti attorno a un’ampia corte centrale a tripla altezza illuminata dall’alto, dove un sistema di ballatoi e scale diventa il cuore della comunità scolastica. Anche qui, spazi flessibili polivalenti interrompono la cadenza regolare degli ambienti, con volumi aggettanti nel corridoio e pareti scorrevoli che modulano gli spazi a seconda delle esigenze didattiche. Una passerella aerea infine collega il tetto giardino della palestra al secondo piano dove sono previsti orti didattici. L’applicazione di una pelle metallica esterna permette di caratterizzare architettonicamente l’edificio in un complesso unitario. La costruzione della nuova scuola, che sorgerà dalla demolizione della preesistente struttura, inizierà a giugno 2020.

Il nuovo approccio progettuale
“Progettare in BIM non è stata una passeggiata”: ci tiene a mettere le cose in chiaro l’architetto Marco Giai Via, socio fondatore di Archisbang che ha seguito la progettazione architettonica integrata della scuola Panzacchi. Dopo la vittoria del concorso, lo studio ha elaborato i progetti definitivi ed esecutivi con il software ARCHICAD. “Con questo progetto abbiamo deciso di cambiare approccio, ma avevamo soltanto due mesi per imparare a usare ArchiCad e consegnare gli elaborati”. Nonostante la complessità della sfida, il team è riuscito nel suo intento, probabilmente perdendo qualche ora di sonno in più del normale. “L’impegno è stato notevole, ma grazie al BIM abbiamo potuto gestire al meglio la grandezza e la complessità del progetto.” – afferma Giai Via -. “La data di consegna ravvicinata è stata inoltre un incentivo per apprendere più rapidamente la metodologia progettuale BIM: un passaggio per certi versi agevolato dal nostro approccio progettuale. Dal 2009, anno di fondazione dello studio, gestiamo ogni fase progettuale soltanto con il software SketchUp e quindi eravamo già abituati a pensare in 3 dimensioni fin da subito: caratteristica indispensabile per poter lavorare in ambiente BIM”.

La scelta dei software e l’organizzazione del lavoro
Dopo il progetto della scuola media Pascoli, recentemente inaugurata a Torino, Archisbang ha sentito l’esigenza di rivoluzionare i propri strumenti. “Il BIM rappresenta il futuro del mondo delle costruzioni” – afferma l’architetto Giai Via – “e dato che il cambiamento doveva essere affrontato, abbiamo  deciso di vagliare tutti i software sul commercio per trovare quello più simile alle nostre esigenze. La scelta è caduta su ARCHICAD perché è per certi versi più simile a SketchUp, ci consente ad esempio di visualizzare sempre il progetto in prospettiva. Le librerie di oggetti inoltre sono molto ricche e, secondo vari test, ArchiCad è in assoluto il software che ha il maggior grado di compatibilità con gli altri programmi, perdendo meno elementi in fase di importazione ed esportazione”.
Nonostante Archisbang utilizzi da poco tempo il nuovo applicativo, “Abbiamo gia riscontrato vari vantaggi.” – evidenzia l’architetto – “Grazie al BIM infatti abbiamo potuto focalizzare da subito gli obiettivi e gestire i tempi. Con l’acquisto del nuovo software, lo studio ha dovuto necessariamente riorganizzarsi internamente. “In questo progetto” – spiega Giai Via – “ho messo per la prima volta il cappello del BIM Manager, figura fondamentale che deve avere una buona esperienza di progettazione per poter coordinare al meglio il team e capire quali sono i problemi da risolvere. E’ stato un lavoro di squadra che ha visto un’altra persona occuparsi concretamente della gestione del modello e altre due dello sviluppo di tutti gli abachi (murature, solai, serramenti, pavimenti, controsoffitti), del computo e della gestione dei file di interscambio IFC degli impianti, oltre che della grafica degli elaborati e della compilazione automatica dei testalini”.
Il prossimo step? “Di certo ci struttureremo maggiormente in ottica BIM, certificando le varie figure professionali. Ma la cosa fondamentale” – ci tiene a sottolineare l’architetto – “è avere bene in mente l’obiettivo che si intende raggiungere e la progettazione deve seguire il percorso prestabilito a priori”.

La società di progettazione
Archisbang è una società torinese che dal 2009 si occupa di progettazione architettonica e direzione lavori di edifici ex-novo e ristrutturazioni, con forte attenzione alla rifunzionalizzazione nel contesto in cui gli edifici sono inseriti. Lo studio è particolarmente attivo nella progettazione di edifici scolastici, come le medie Pascoli e Panzacchi, nella realizzazionie di ville e nell’ambito dell’interior design.

Il progetto in breve
Luogo: Ozzano dell’Emilia (Bologna)
Tipologia: scuola
Committente: Comune di Ozzano dell’Emilia (BO)
Progettisti: Archisbang (Silvia Minutolo, Marco Giai Via, Alberto Perino, Alessio Lamarca, Mario Daudo, Gueorgui Djarov, Eugenio Chironna) – Area Progetti (Giorgio Gazzera, Raffaella Magnano, Domenico Racca, Marco Cuccureddu, Sergio Cerioni, Gabriele Pisani, Michelle Vecchia, Laura Lombardo)
Superficie: 7.000 m2
Costo: 8 milioni di euro
Anno: 2019

 

Laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 2011, giornalista della redazione di BIMportale, lavora come freelance presso il quotidiano torinese CronacaQui e il Giornale dell’Architettura. Si è formato nello studio dell’architetto Ricardo Bofill a Barcellona partecipando alla realizzazione di progetti internazionali. Si è occupato di progettazione esecutiva, pianificazione urbana, comunicazione grafica ed editoriale e della realizzazione di comunicati stampa presso lo studio Rolla di Torino e ha lavorato come designer, project manager e tecnico commerciale.


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