Nuova sede Fanuc in Italia

Rapidità progettuale, contenimento costi e interoperabilità fra i software: sono solo alcuni dei vantaggi riscontrati dalla società di progettazione Tekne nella progettazione integrata della nuova sede italiana Fanuc a Lainate, in Provincia di Milano. Un approccio BIM a 360 gradi che ha portato alla realizzazione di un progetto sostenibile e innovativo in soli 6 mesi grazie a un perfetto coordinamento tra le diverse discipline.

Il progetto
Oggetto dell’incarico è stata la realizzazione di un progetto integrato per la nuova sede della global corporate giapponese, leader nel mercato mondiale della automazione. La nuova sede italiana di Fanuc è la seconda per importanza nell’area europea e ospita uffici, un auditorium, uno spazio espositivo e un’area training, pensata per diventare un vero e proprio centro di formazione e sperimentazione. Il progetto, sta perseguendo la certificazione di sostenibilità ambientale LEED con un obiettivo di GOLD rating. L’edificio, oggetto di un percorso di progettazione integrata, ha raggiunto un’elevata performance energetica e idrica. L’impatto ambientale dell’edificio è stato analizzato tramite la redazione di un Life Cycle Assessment in fase di progettazione che ha permesso di ridurre le emissioni di CO2 legate alla costruzione di questo nuovo centro che è stato inaugurato a giugno di quest’anno.

Tutti i vantaggi del BIM
Tekne ha sviluppato la progettazione dalla a alla z della nuova sede Fanuc di Lainate
, occupandosi della progettazione definitiva ed esecutiva integrata (civile, impianti e strutture), del coordinamento della sicurezza e della direzione lavori. A raccontarci nel dettaglio il processo progettuale e i vantaggi del metodo di lavoro è l’amministratore delegato della società Laura Rusconi Clerici: “In questo progetto siamo riusciti a utilizzare al meglio la piattaforma BIM costituita da diversi software e a lavorare sull’interoperabilità fra discipline e fra sistemi. Questo approccio ci ha permesso un maggiore coordinamento tra le diverse discipline, meno clash detection in fase di cantiere e un netto contenimento dei costi e dei tempi. Il progetto infatti è stato molto rapido, sviluppato in soli 6 mesi con un cantiere di 13 mesi. Oltre alla maggior velocità, la metodologia BIM si è rivelata fondamentale anche perché, in fase di progettazione, abbiamo potuto aggiornare costantemente il modello a seconda delle esigenze della committenza, verificando simultaneamente i costi e i tempi di realizzazione dell’opera (4D e 5D). Nell’ambito del Facility Management, abbiamo previsto la manutenzione della struttura grazie al set di parametri inseriti nel modello tridimensionale che potranno essere implementati in futuro per l’intero ciclo di vita dell’edificio”. Un altro aspetto fondamentale riscontrato da Tekne riguarda l’affidabilità dello strumento. “La certezza relativa all’utilizzo dei riferimenti progettuali come coordinate, quote e assi, genera una minore possibilità di confusione rispetto ai sistemi tradizionali” – spiega Rusconi Clerici che ci tiene anche a elogiare la possibilità di integrare il BIM con strumenti di analisi – “come dimostrano le analisi energetiche (IER Virtual Environment) e le analisi LCA (One Click LCA) effettuate in questo progetto”.

L’interoperabilità fra i software
La realizzazione del progetto BIM della sede di Fanuc Italia è stato possibile grazie all’uso di diversi programmi. “In base alle esigenze rilevate” – spiega Laura Rusconi Clerici – “si è deciso di utilizzare Revitper la progettazione definitiva ed esecutiva civile, strutture e MEP; Dynamo per la creazione dei parametri e il popolamento dati; Navisworksper la verifica delle clash hard e soft. Per il controllo dei costi è stato molto utile l’uso combinato di Revit, Dynamo ed Construction Project Management  (ex STR Vision CPM): un metodo che stiamo implementando, con il controllo dei tempi e la produzione dei SAL, basato sulla WBS di progetto e CPM che utilizza i modelli in formato IFC. Il controllo dei tempi in questo progetto è invece stato gestito con MS Project e Navisworks. “Per lavorare al meglio in ambiente BIM” – sottolinea Rusconi Clerici – “è necessario che i software dialoghino tra loro e che ci sia la massima condivisione delle informazioni tra tutti i soggetti coinvolti nell’opera. In tal senso abbiamo potuto lavorare al meglio con l’impresa costruttrice che ha prodotto il modello As-Built e con cui abbiamo potuto condividere il progetto attraverso la piattaforma BIM 360

L’organizzazione del lavoro
Teke utilizza l’approccio parametrico dal 2013. “Ma negli ultimi 3 anni” – spiega l’amministratore delegato – “abbiamo implementato il metodo di lavoro integrato, strutturandoci maggiormente al cambiamento in atto. Il team di progetto per lo sviluppo della commessa era composto da un BIM Manager più un PM di commessa, un BIM Coordinator per ogni disciplina con tre progettisti capaci di utilizzare il software di authoring prescelto oltre ai rispettivi software di calcolo. L’Assistente alla Direzione Lavori infine si è occupato del controllo, della verifica e della validazione degli As Built. Questo team” – conclude Rusconi Clerici – “è riuscito a lavorare in modo coordinato raggiungendo il risultato nei tempi e nei costi che ci eravamo prefissati”.

La società di progettazione
Tekne spa è una società che opera nei settori dell’ingegneria, dell’architettura e della gestione delle costruzioni, nel settore pubblico e privato, a livello nazionale e internazionale. Forte di un’esperienza maturata in oltre 100 anni di attività aziendale, la società si è aperta alla progettazione integrata nel 2013 e oggi sviluppa ogni tipologia progettuale con un approccio BIM a 360 gradi. Lo staff multidisciplinare, formato da circa 80 persone, con esperienza e capacità di fornire soluzioni innovative nel rispetto dell’ambiente, ha permesso a Tekne spa di seguire importanti progetti in Italia e all’estero e di collaborare con architetti e ingegneri di fama mondiale.

 

Il progetto in breve
Località: Lainate (Milano)
Committente: FANUC Italia
Progettista: Tekne spa
Superficie: 7.500 m2 aree logistiche; 4.500 m2 uffici e facilities
Anno: 2017-2019

Laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 2011, giornalista della redazione di BIMportale, lavora come freelance presso il quotidiano torinese CronacaQui e il Giornale dell’Architettura. Si è formato nello studio dell’architetto Ricardo Bofill a Barcellona partecipando alla realizzazione di progetti internazionali. Si è occupato di progettazione esecutiva, pianificazione urbana, comunicazione grafica ed editoriale e della realizzazione di comunicati stampa presso lo studio Rolla di Torino e ha lavorato come designer, project manager e tecnico commerciale.


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