Nel mese di gennaio 2019 i valori del mercato della progettazione sono in calo sia rispetto a gennaio 2018, -28,0% nel numero e -6,5% nel valore, sia rispetto a dicembre 2018, -43,7% nel numero e -66,7% nel valore. Nell’ultimo mese sono infatti state bandite 188 gare per servizi di sola progettazione (41 sopra soglia), per un valore di 28,9 milioni di euro (20,0 sopra soglia). Da notare che il confronto con il precedente mese di dicembre, mese record del 2018, è tutto negativo, mentre rispetto al mese di gennaio 2018 il calo si concentra nei bandi sotto soglia (-36,6% in numero e -34,4% in valore), invece i bandi sopra soglia continuano a crescere: +41,4% in numero e +15,4% in valore.
Secondo l’osservatorio OICE-Informatel, aggiornato al 31 gennaio, per il totale dei servizi di ingegneria e architettura nel primo mese dell’anno sono state bandite 338 gare per un importo complessivo di 77,0 milioni di euro che, confrontati con il mese di gennaio del 2018, mostrano il calo del 25,1% nel numero (+38,0% sopra soglia), ma l’aumento del 41,0% nel valore (+71,5% sopra soglia). Anche tra questi bandi il calo è concentrato in quelli sotto soglia che calano del 32,9% in numero e dell’8,3% in valore.
“Nel mese di gennaio si confermano i dati altalenanti che hanno caratterizzato l ‘andamento del mercato negli ultimi mesi”, ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE, “ma ci sembra interessante notare, nel confronto con gennaio 2018, che il calo riguarda essenzialmente le gare sotto soglia, mentre quelle sopra soglia hanno un trend sempre positivo. C’è qualche segnale di rallentamento dei bandi di progettazione, ma continua la crescita del complesso dei servizi di ingegneria e architettura. Abbiamo qualche timore per una inversione di tendenza legata ai tentennamenti sulla riforma del Codice, che a nostro avviso, deve toccare pochi temi, salvaguardando la centralità del progettista e del progetto esecutivo, mirando alla velocizzazione delle procedure e alla certezza dei tempi. Per questo proponiamo che si aggiudichino le gare in un tempo non superiore al doppio del tempo chiesto per predisporre le offerte e che si riducano drasticamente i “tempi di attraversamento”, spesso frutto di duplicazioni di ruoli e di inutile burocrazia. Non serve a nulla fare bandi con richiesta di BIM se poi le gare si aggiudicano in un anno. E’ tutto inutile. Così come occorre fermare la deriva dello Stato-progettista per non innescare un pericoloso meccanismo di rallentamento della spesa pubblica. Chiediamo con forza che si abbandoni l ‘idea della Struttura di progettazione perché pensare che 300 tecnici possano soddisfare il fabbisogno progettuale del Paese è fantascienza. Si faccia al più presto marcia indietro, o si eviti di dare corso a questo disegno del quale non si sentiva il bisogno”.