Con il progetto Horti a Milano, la città si dimostra sempre più BIM

I lavori di riqualificazione della storica area tra Via Orti e Via Lamarmora nel cuore della città di Milano, di proprietà di BNP Paribas Real Estate, sono realizzati interamente tramite processo integrato BIM. Il Coordinamento generale della progettazione costruttiva, infatti, così come il BIM Management del team ed il progetto costruttivo architettonico, sono stati affidati alla società Mpartner s.r.l., da parte di Horti scarl società costituita dal raggruppamento di Imprese Ediltecnorestauri S.r.l.e Grassi e Crespi S.r.l., aggiudicatarie dell’appalto. Il progetto, altamente esclusivo, sorge in una delle più belle zone storiche di Milano e più precisamente nell’area di Porta Romana, in un’area arricchita da un parco di oltre 10mila m². Il progetto, denominato Horti – Il Segreto di Porta Romana, nasce con l’intenzione di far rivivere la Villa e gli altri edifici che affacciano su via Lamarmora e via Orti, racchiudendo, come tipico della cultura architettonica milanese, all’interno della corte questo spazio segreto.

media itemIl progetto, disegnato dall’architetto Michele De Lucchi e da DFA Partners per gli interni, con il supporto in fase esecutiva di Starching s.r.l., Redesco Progetti s.r.l. e Ariatta Ingegneria dei Sistemi S.p.A.,  prevede la realizzazione di 5 edifici residenziali, distinti nei tagli e negli stili, ma accomunati da finiture e servizi di alto livello. Secondo il disegno progettuale verranno recuperati tre edifici storici, la Villa, la Lavanderia e il Casello. I fronti su via Orti e via Lamarmora saranno ricostruiti, il primo con la realizzazione di villette urbane indipendenti che richiamano l’architettura milanese, il secondo in stile più contemporaneo, per un totale di circa 80 residenze. La Villa, ex edificio religioso sottoposto a vincolo di tutela, posto al centro del parco, verrà riportata all’impianto originario ripulendola dai numerosi interventi che ne hanno alterato la struttura negli anni. L’edificio Orti racchiude il parco in continuità con il vecchio borgo ed è composto da villette urbane, rivisitate in chiave moderna, che beneficiano sia di terrazze verso il giardino sia di giardini privati. Molti appartamenti si sviluppano cielo – terra, con il recupero delle atmosfere del passato, attraverso l’uso di materiali che lo ricordano. Lamarmora, edificio con grandi vetrate e finiture moderne, ospita infine gli appartamenti più contemporanei.

Grazie al progetto Horti, l’area tra Via Orti e Via Lamarmora torna a vivere, attraverso un’imponente trasformazione residenziale, che può contare sull’utilizzo della metodologia BIM per una migliore gestione di un intervento davvero interessante per la commistione di temi legati al risanamento conservativo, al consolidamento e al recupero del pmedia itematrimonio esistente e delle nuove edificazioni, sfidando i processi di costruzioni con temi assai differenti che richiedono la gestione di due flussi informativi verso il cantiere dedicato al recupero e verso quello dedicato alle nuove realizzazioni, con un’attenzione sfidante agli obiettivi temporali per la realizzazione. L’impostazione di un flusso di lavoro condiviso tra i vari stakeholders, anche tramite l’utilizzo di una piattaforma di condivisione dati, garantisce uno scambio informativo efficiente e controllato. Inoltre, l’utilizzo di modelli informativi accurati degli edifici storici, realizzati sulla base di rilievi laser scan, permette ai progettisti di controllare la complessità del progetto, anticipare le criticità e ridurre al minimo il rischio di errori in fase di cantiere.

Horti rappresenta uno dei primissimi esempi, nel contesto italiano, di BIM applicato al patrimonio storico. Come racconta l’Arch. Daniela Franzosi di Mpartner “Il BIM e i programmi di modellazione paramedia itemmetrica consentono di sviluppare un progetto coordinato e di testare e riscontrare immediatamente le possibili interferenze e modificare il progetto in tempo reale. Per questo è molto importante un lavoro di coordinamento e condivisione di tutte le informazioni soprattutto in fase di costruzione, momento nel quale l’attualizzazione del progetto entra nel vivo sia per le risultanze derivanti dall’operatività su immobili storici esistenti, sia dagli adattamenti dei dettagli o dei nodi di coordinamento interdisciplinare e alla definizioni dei prodotti che effettivamente saranno posati in opera. Per questa ragione è importante che l’intero gruppo di lavoro sia operativo negli uffici di cantiere, dove grazie al preventivo coordinamento tecnico e progettuale dell’Arch. Elisabetta Allegri, il gruppo di progettazione e modellazione BIM può seguire quanto più tempestivamente possibile gli adeguamenti e sviluppi necessari in un cantiere con così tanti aspetti differenti”.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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