Ristorante aziendale del Joint Research Centre

Politecnica ha firmato il progetto del nuovo ristorante aziendale del Joint Research Centre di Ispra (VA), che ha vinto il BIM&Digital Award 2021 nella categoria Edifici Pubblici.

Il progetto
Il progetto per il nuovo Ristorante Aziendale del Joint Research Centre di Ispra ha rappresentato un’occasione straordinaria per dimostrare come un normale servizio di mensa può trasformarsi in vero e proprio intervento strategico. In occasione dei 60 anni di storia del JRC, il nuovo edificio si pone come risposta alle esigenze base di nutrizione degli utenti che operano nel Centro, diventando manifesto del progresso maturato in termini di efficienza, qualità e progresso delle infrastrutture a servizio della collettività. Il nuovo edificio sarà in grado di produrre e servire oltre 1.500 pasti al giorno e grazie a mirati criteri architettonici e di rispetto dell’ambiente, fornirà nuove modalità di fruizione del servizio basate sull’interazione e aggregazione della collettività di tutto il JRC.
Lo spazio interno della grande sala risulta circondato dal verde del paesaggio esterno e consente differenti modalità di consumo dei pasti (banconi con sgabello, tavoli a geometrie variabili, aree tematiche), insieme a punti di sosta comodi e di lettura funzionalmente divisi dalla sala mensa ma in continuità con essa. L’edificio è stato realizzato conformemente alle norme europee con conseguente adozione dei migliori standard di efficienza energetica e una consistente quota di produzione di energia da fonti rinnovabili. Il nuovo Ristorante, grazie anche ad una progettazione volta a garantire e implementare il valore ecologico di tutto il sito, è il luogo centrale per tutto il Centro, alterando al minimo l’impronta del costruito e proteggendo le caratteristiche di biodiversità, in linea con le direttive del protocollo BREEAM e nel rispetto dei CAM.

Il BIM nel progetto
“Per il nuovo ristorante aziendale del Joint Research Centre di Ispra l’approccio BIM è stato fondamentale perché ha consentito una verifica continua e specifica in tutte le fasi della progettazione integrata” – ha dichiarato l’Arch. Gianfranco Tedeschi di Politecnica, Coordinatore del progettoCon questa tecnologia abbiamo lavorato al “modello vivente” di quello che sarebbe stato il progetto una volta terminato, potendo quindi tenere in considerazione non solo gli aspetti strutturali ma anche tutti quei parametri tecnici – come la qualità della luce naturale, dell’areazione e del suono – funzionali a garantire un risultato ottimale per il benessere degli utenti finali. L’uso del BIM è stato inoltre un ulteriore elemento di valore per l’implementazione dell’impronta ecologica dell’edificio, in linea con le direttive del protocollo BREEAM cui è sottoposto”.
Dopo la redazione di un BEP condiviso, sono stati creati modelli BIM dedicati per ogni disciplina (livello LOD D). Il software per la BIM collaboration in cloud ha garantito l’allineamento tra i team di progettazione e ha permesso di anticipare e correggere le interferenze riscontrate. La strategia di rilievo delle interferenze (clash detection) hanno previsto verifiche hard type indispensabili per definire la posizione dei passaggi impianti e terminali molto complessi. Coerentemente alla linea di innovazione, la nuova mensa si configura come edificio di tipo “strategico” in grado di esprimere criteri architettonici e di rispetto ambientale che faciliteranno interazione, aggregazione e rappresentanza della comunità.

Le metriche
La metodologia adottata per la pianificazione e computazione dell’intervento è strutturata sulla logica della WBS, connessa all’organizzazione dell’intervento: ai livelli superiori si differenzia per parti d’opera, a quelli inferiori per categorie omogenee di lavorazione. I codici di WBS definiti sono attribuiti agli elementi dei modelli mediante parametri condivisi dedicati. Quantity Take Off (QTO) dai modelli, su base WBS, sono stati eseguiti settimanalmente per verificare le misure a progetto.

Impatto economico
Lo sviluppo progettuale è stato caratterizzato da costanti incontri con i referenti tecnici della committenza, valutando ogni ambito di rispettiva pertinenza. In questi incontri si è verificato l’avanzare del progetto e della stima economica aiutati dalla computazione basata sulla struttura di WBS e sui QTO mediante il riferimento agli stessi parametri dei modelli BIM. La connessione tra modello e computo ha permesso l’affinamento dei costi ed il controllo del budget. Le scelte dei materiali e degli impianti, le tecnologie di facciata, il loro assemblaggio e la loro gestione manutentiva, sono state analizzate attraverso verifiche dimensionali dirette sul modello BIM che, attraverso una attenta analisi costi/ benefici/durabilità/ciclo di vita dei materiali, hanno indirizzato le scelte nell’ottica del contenimento dei costi di esercizio dell’intero complesso.
Considerata le complessità spaziale dell’edificio e della componente impiantisca necessaria a funzioni quali la ristorazione aziendale per centinaia di utenti, era impensabile portare avanti il progetto con strumenti tradizionali. Ci si è presto accorti dell’enorme vantaggio di progettare su un modello tridimensionale in particolare nell’area della copertura tecnica, dove importanti canalizzazioni aerauliche dovevano convivere con una rete di montanti, traversi e soprattutto diagonali che stringevano le maglie dove poter passare.
Una piattaforma BIM integrata come Revizto ha avuto un ruolo fondamentale nel migliorare la qualità e lo scambio di informazioni tra le diverse parti coinvolte, Cliente incluso, proponendo una metodologia di lavoro partecipata e collaborativa. All’interno della piattaforma si è potuto tener traccia della assegnazione e risoluzione delle issues risultanti da processi di revisione progettuale, anche tramite Virtual Reality e di verifica del modello (Model Validation e Clash Detection).
La modellazione della copertura metalliche e delle armature sono state eseguite in Tekla Structures con scambio di modelli tramite formato aperto IFC 2×3.

 

Il progetto in breve
Ristorante aziendale del Joint Research Centre
Tipologia: Terziario
Luogo: Ispra (VA)
Committente: Commissione Europea Centro Comune di Ricerca
Progetto: Politecnica (progetto di fattibilità tecnico-economica, progetto definitivo, progetto esecutivo, sicurezza in progettazione, coordinamento)

 

 

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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