Roberto Ferrazza, Provveditore OO.PP. Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria: con il BIM dobbiamo recuperare il tempo perso

Il Provveditorato alle Opere Pubbliche per il Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria si sta impegnando per portare i processi organizzativi e di realizzazione delle opere di propria competenza verso una maggiore digitalizzazione. Il punto di partenza è la formazione e aggiornamento del personale come ci racconta l’Arch. Roberto Ferrazza, Provveditore interregionale alle opere pubbliche di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.

Qual è l’importanza del Decreto 560/2017 (noto come “decreto BIM”) nel mondo degli appalti e delle committenze pubbliche?
Introduce, rendendolo progressivamente obbligatorio per classi di importi, l’obbligo dell’utilizzo di uno strumento di controllo della progettazione che nel mondo anglosassone è in uso almeno dalla seconda metà degli anni 80. Per le committenze in generale, e per quelle pubbliche in particolare,  consentirà di rendere più controllabili gli obiettivi di qualità, durabilità e riduzione dei costi di gestione e di manutenzione. Consentirà, infine, di disporre di archivi di opere pubbliche facilmente consultabili senza ricorrere a faticose ricerche.

Come avviene l’implementazione del BIM in una stazione appaltante?
In principio, in sede di progettazione, ovvero di affidamento dell’incarico di progettazione a soggetti esterni alla P.A. In questo, il punto di partenza è la fissazione dei requisiti e dei fabbisogni a cui il progetto deve offrire soluzione. In questa fase l’ approccio al BIM è rappresentato dal “disciplinare di gara” e dal relativo bando, con il quale la P.A. si rivolge al mondo delle professioni. In questo processo il Provveditorato alle opere pubbliche svolge un ruolo di demiurgo, cioè di  interprete delle richieste che vengono dalle “amministrazioni usuarie”, spesso molto disparate per tipologia e natura, e le convoglia in una serie di parametri chiari e oggettivi su cui si dovranno valutare  le soluzioni proposte. Durante l’esecuzione dei lavori, il BIM può offrire la possibilità di gestire ed eliminare le interferenze e apportare correttivi in corso d’opera, sempre documentando  i processi logici che hanno portato alla necessità di variare le previsioni iniziali.

Quali vantaggi può portare l’implementazione del BIM a tutta la filiera delle costruzioni?
Una maggiore chiarezza e linearità nei rapporti tra committente e impresa esecutrice e una trasparenza nella determinazione del costo finale dell’opera.  Auspicabilmente, una minore lunghezza del contenzioso nel settore degli appalti pubblici.

Quali sono i principali passi che una committenza pubblica deve fare per approcciare al BIM?
Prima di tutto è assolutamente fondamentale formare il proprio personale. Stimolare il processo di apprendimento continuo è una forma di investimento che si ripaga nel tempo, producendo funzionari pubblici motivati e preparati.

Quali grandi opere avete già avviato seguendo il processo di digitalizzazione? Quali invece avvierete nel prossimo anno?
Stiamo già lavorando alla realizzazione di un grosso complesso per la Polizia di Stato e avvieremo diversi interventi di recupero del patrimonio appartenente all’ex Demanio Militare in Piemonte, che riguardano in particolare sulla dismissione delle ex caserme.

Che cosa pensate dello sviluppo del BIM in Italia e quali possono essere le prospettive future?
Dobbiamo recuperare il tempo perso, essendo ormai gli ultimi ad avere introdotto il BIM nel pubblico. Le prospettive sono le stesse per ogni passaggio che ha visto l’affermarsi di sostanziali  cambiamenti della cultura, non solo tecnologica: un avanzamento nella capacità di soddisfare bisogni con maggiore qualità e minor spreco di risorse.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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